NOTIZIE ASCA
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MESSINA
ARCIVESCOVO,
BASTA STRUMENTALIZZAZIONI DATECI SERENITA'
''Si e' voluto, come avviene sovente in circostanze simili, polemizzare, giudicare e condannare con sufficienza e presunzione.
Cio' che tuttavia non riusciamo a tollerare e' il reiterato tentativo di strumentalizzare per l'ennesima volta
il dramma di questa nostra terra e di questa nostra amata gente''.
Questo uno dei passaggi piu' toccanti dell'omelia di mons. Calogero la Piana, arcivescovo di Messina,
durante l'omelia dei funerali delle vittime dell'alluvione.
La Piana, nel ricordare il lavoro dei volontari e la compostezza delle famiglie delle vittime e degli sfollati, sottolinea che
''la parola piu' bella che abbiamo ascoltato e' quella pronunciata attraverso gesti concreti ed eroici,
parola gridata silenziosamente da numerose forze umane dal loro faticoso e massacrante lavoro,
dalla loro grande generosita' e dal loro coraggioso e ammirevole impegno''.
L'arcivescovo ha puntato anche il dito contro gli amministratori e gli imprenditori senza scrupoli ricordando che
''quello messinese e' un territorio bello, ma troppo spesso sfregiato, violentato dal peccato dell'uomo,
da interessi privati ed egoistici, noncuranza, logiche perverse e speculazioni di ogni ordine e grado''.
Monsignor La Piana, concludendo, ha chiesto cosa bisogna attendere dalle istituzioni e dalla collettivita'
affinche' si ponga rimedio a cio' che e' avvenuto affermando:
''Il vostro silenzio, mie cari fratelli defunti e' il grido piu' eloquente di cio' che tutti noi oggi osiamo sperare,
chiedere e gridare ai responsabili della cosa pubblica: restituiteci la serenita', dateci la garanzia di un piano di sicurezza,
fatto di opere concrete e non di carte o di parole vuote e di circostanza, perche' simili tragedie non abbiamo piu' ad accadere''.
GRANATA (PDL),
DOPO I PROCLAMI ANCORA NIENTE CAMBIA
''Dispiace registrare come si stia avverando cio' che temevamo per Messina e la Sicilia:
dopo il dolore e la partecipazione istituzionale nessun segnale concreto e' arrivato da Stato e Regione,
ne' per quanto riguarda un organico piano di prevenzione idrogeologica,
ne' per quanto concerne le auspicate azioni di lotta all'abusivismo ed alla devastazione del territorio a partire dalle demolizioni a Pizzo Sella''.
Con questa dichiarazione il vicepresidente della Commissione nazionale Antimafia, Fabio Granata, rilancia il grido d'allarme gia' espresso all'indomani della tragedia di Messina sullo stato del territorio siciliano e sull'assoluta mancanza di ogni misura organica di tutela e prevenzione.
''Se necessario, il governo regionale commissari i Comuni che non ottemperano alle demolizioni dei manufatti abusivi,
a partire proprio da Palermo e dallo scandalo di Pizzo Sella - prosegue Granata - cosi' come e' dovere del governo nazionale
revocare ogni certificazione antimafia alle imprese che si rifiutano di operare le demolizioni
o che realizzano costruzioni in spregio alle regole urbanistiche,affidando ai Prefetti strumenti straordinari, fino alla cancellazione
delle stesse dagli albi professionali.
L'invito lo rivolgo anche alle associazioni di categoria, a partire da Confindustria,
affinche' siano coerenti ed emarginino quanti,con i loro rifiuti, oltreche' con le loro attivita', agevolano ogni forma di atteggiamento mafioso in Sicilia''.
*****
Passa un giorno, passa l’altro ma i conti, non il prode Anelmo, non tornano mai.
Non cambia nulla.
Tutto è ancora come prima per volere di un qualcuno legato mani e piedi con certi soggetti che della intera Sicilia, e non solo,
ne hanno fatto il loro dominio, il centro dei loro intrallazzi,
scambi reciproci di “cortesie” che, guarda caso, finiscono poi per trasformarsi in denaro contante spedito poi all’estero.
2 commenti:
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