lunedì, marzo 31, 2008

IL GIORNALE
dello
USATO

periodico mensile a distribuzione gratuita
particolarmente consigliabile a tutti coloro che, pur sapendo leggere e scrivere, non riescono più a ragionare con il proprio cervello.
OFFERTA del MESE
a costo zero

UN UNTO e BISUNTO
che intenderebbe divenire un
TRISUNTO
di padana stirpe,
intrattenitore universale
quale cantante e barzellettiere
nonché super esperto
in
IMITAZIONI di PERSONAGGI STORICI
- alti prelati compresi -
SOGNI ad OCCHI APERTI
GIUOCHI di PRESTIGIO
ARTE di ARRANGIARSI
COLLEZIONISTA di SPIRITOSAGGINI
di
BASSA LEGA
-NORD COMPRESA-
SCORTESIE UMANE
LEGGI VERGOGNA
e
PROFITTI
- idem come sopra-
IPNOTISMO

Da uomo alla page non disdegna frequentare circoli creatigli da un suo caro amico siculo, con gli anni ingobbitosi per un carico di condanne penali da portarsi sulle spalle, alcuni gazebo acchiappa merli, nonchè tutte le piazze d’Italia meno la sua che ha voluto rigenerare con l’ausilio di peli di dubbia provenienza, anche se….
Alcune voci maligne parlano di autodonazione, dando per scontato che il trapianto pilifero sia avvenuto espiantando i peli dai milioni che crescono spontaneamente sullo stomaco del nostro unto e bisunto e trisunto in pectore, almeno così crede lui, sin dalla sua prima “giovinezza”- giovinezza primavera di bellezza cantava prima Fini ed ora Storace assieme a Ciarrapico, Mussolini e Santachè ( che tanta santa poi non è ), con la controvoce in falsetto de Er Pecora. Come per miracolo, e non poteva essere altrimenti visti i legami che intrattiene con il cardinale Ruini, più invecchia e più peli si ritrova sulla sua oramai prosperosa pancetta, più glieli espiantano è più gli risorgono.
E’ questo l’unico miracolo che gli riesce ancora bene, gli altri, alludo a quelli che aveva promesso agli italiani alcuni anni addietro, sono subito svaniti in quanto erano solamente dei sogni che, come si sa, svaniscono alle prime luci del giorno.
Laureato con laude, pur avendo comprato una grande casa editrice, e non solo, ebbe a dichiarare di non leggere un libro da moltissimi anni, così divenendo un analfabeta di ritorno.
E si vede e si sente.
Chi riterrà, nonostante quanto sopra detto, di accaparrarselo avrà il suo bel da fare per rieducarlo, anche se…..
Lamenta, con estrema evidenza, anche una scarsità di memoria .sì che incorre facilmente in palesi contraddizioni con quanto afferma ore prima; sebbene abbia avuto dal suo Padre putativo la penitenza di recitare non meno di cento bugie al giorno lui vuole strafare, raddoppiandone la dose.
I merli acchiappati riesce, dopo le sue lezioni, a trasformarli in pappagalli – non solo Bondi e Bonaiuti, i due suoi gioielli BB ma adesso c’è anche il Fini che gioca di fino – compresi quegli allocchi che, ridendo e saltando di gioia - allo stato demenziale - , credono ancora nella sua possibilità di far miracoli; non sanno i poveretti che lui ha di già esaurito il bonus concessogli dal Padre con quelli già fatti a favore della sua stessa persona.
Certamente è un difettuccio l’essere egoisti; ancor peggio è però il vizietto di promettere cose che poi non mantiene, anche le più semplici; ricordate l’ometto piangente che nel campo si sterminio di Mauthausen aveva promesso che ci sarebbe ritornato assieme ai suo figli e che avrebbe prenotato subito le stanze in albergo ?
Dopo tre anni e passa lo stanno ancora aspettando.
Ovvero quando in prossimità della scadenza del semestre di sua presidenza europea aveva detto che aveva l’asso nella manica per fare approvare dai Paese membri la Costituzione europea ?
N.N. niente di niente, come se nulla fosse, per lui lo sparare menzogne di astronomica portata è normale, tanto lui può e guai a ricordargli le sue palesi inadempienze.
Difetti non più emendabili ma per renderlo inoffensivo una volte per tutti basta molto poco.
All’interno della cabina elettorale basterebbe non porre il segno sul simbolo entro il quale c’è stampigliato il suo cognome.
Sarebbe questo un segnale decisivo per renderlo innocuo; nella contraria ipotesi statene certi che del cainano – definizione affibbiatagli da Marco Travaglio – non riusciremo più a liberarci ed a sottrarci dalla sua voracità nonché dalla sua inutile e spesso stolta logorrea ripetitiva di molti concetti che non stanno né in cielo né in terra.
Che chi scrive abbia ragione su quello che ci toccherebbe sta, a mo' di prova, la circostanza che il nostro ometto ha incominciato a dire che non può fare miracoli, che dovremo affrontare un duro avvenire, che venderà per risolvere la situazione economica – riequilibrata dal governo Prodi con la più ampia approvazione dell’UE – i beni demaniali, cosa che non gli era riuscita nel suo precedente mandato – spiagge, case locate ai militari da anni e anni, e perché no, anche il Colosseo, come riuscì a fare Totò, ma solamente in un film.
Lui ci riuscirebbe davvero in uno dei suoi primi giorni di governo.
Dio non voglia !
Il comico che è in lui riesce sempre ad avere il sopravvento, per nostra enorme sfortuna.

domenica, marzo 30, 2008

Il nostro BEL PAESE - 3

Il nostro
“BEL PAESE” 3
(parte terza)
così come previsto dal
PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA
della
PROPAGANDA 2
meglio nota come
P2

Allorché alcuni giornalisti chiesero a
LICIO GELLI
un parere in ordine al programma che Silvio Berlusconi aveva preparato e divulgato al momento della sua prima candidatura a Palazzo Chigi,
il “venerabile” di questa loggia massonica rispose candidamente:
“l’ha copiato in gran parte dal mio piano”.
Vediamo, sua pure per sommi capi, quale fosse la sua articolazione di modo che ciascuno possa verificare quali di questi punti sia stato applicato - o quanto meno tentato di applicare senza tuttavia riuscirci - dal leader dell’allora Forza Italia, una volta tradotto in legge, nella vita della nostra Repubblica.
Si tenga conto che l’elaborazione di questo Piano della P2 viene fatto risalire attorno al 1976.
1- i partiti politici da “coltivare e contattare”: PSI, PRI,DC e PLI; Alleanza Nazionale era da tenere sotto osservazione per verificare quali tra i politici di quel partito potesse essere utile alla causa della Rinascita democratica del paese;
2- la stampa attraverso l’acquisizione editoriale attraverso alcuni giornalisti di assoluta fede dei seguenti quotidiani: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Il Mattino, Giornale di Sicilia; per i periodici L’Europeo, L’Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente e Famiglia Cristiana.
3- i Sindacati sia confederali che autonomi attraverso la loro scissione in caso di disaccordi onde riportarli nell’alveo di una libera associazione dei lavoratori;
4- il Governo da ristrutturare nella sua organizzazione con a capo di ogni ministero persone di qualità;
5- la magistratura da ricondurre attraverso una diversa organizzazione generale alla funzione di garante delle leggi;
6- il Parlamento la cui efficienza non poteva che essere subordinata al successo dell’operazione sui Partiti, Stampa e Sindacati.
Per l’attuazione dei primi tre punti venne ipotizzati un investimento dai 30 ai 40 miliardi di lire (valore del 1976) onde consentire ad “uomini di buona fede” e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo.
Sistemata la premessa, i successivi obbiettivi sarebbero stati di facile “conquista”: ci si riferisce al Governo, Magistratura e Parlamento.
Per l’attuazione di questo Piano occorreva la nascita di un movimento- si parla di costituzione di un club di non più di 30- 40 unità – in cui si ritrovassero i migliori livelli di operatori imprenditoriali e finanziari, esponenti delle professioni liberali, pubblici amministratori e magistrati nonché “pochissimi e selezionati uomini politici”.
Ai politici l’attuazione del Piano e tutti gli altri con funzioni di garanti sulla bontà delle operazioni in fieri.
Raccomandata è l’istituzione di un collegamento valido con la massoneria internazionale.
Segue la scelta degli uomini politici ed i modelli operativi da istituire
CONTINUA

sabato, marzo 29, 2008

Il nostro BEL PAESE - 2

Il nostro
“BEL PAESE” 2
(parte seconda)
In particolare
SUI METODI ED I FINI
della
PROPAGANDA
“Dei metodi della propaganda non può giudicare un esteta qualunque.
Un giudizio decisivo può essere dato solo sulla base del successo.
Perché la propaganda non è fine a se stessa ma un mezzo per raggiungere uno scopo.
Se con questo mezzo abbiamo raggiunto lo scopo , vuol dire che il mezzo è buono; se poi corrisponda in ogni caso a criteri estetici è indifferente.
Se però lo scopo non è stato raggiunto vuol dire che il mezzo era cattivo.
Lo scopo del nostro movimento era quello di mobilitare uomini, organizzarli e conquistarli alla nostra idea………… .
Questo scopo – neanche il più maligno potrebbe contestarlo – è stato raggiunto; con ciò è stato pronunciato anche il giudizio sui nostri metodi propagandistici.
Il nuovo ministero non ha altro scopo che mettere la nazione compatta dietro l’idea della …………… nazionale.
Se lo scopo verrà raggiunto si potranno condannare pure i miei metodi , ma sarebbe completamente indifferente, perché il ministero in questo caso avrebbe raggiunto con il suo lavoro i suoi obbiettivi.
Se però lo scopo non verrà raggiunto, potrei sempre dimostrare che i miei metodi di propaganda corrispondevano a tutte le regole estetiche; in tal caso però avrei dovuto diventare regista di teatro o direttore di una accademia d’arte piuttosto che ministro per l’……………...
L’allineamento tra il governo……………… e il popolo richiederà un lavoro instancabile: non potrà essere ultimato in due settimane , in due mesi o in due anni.
Sono però convinto che questo allineamento si compierà in misura crescente.
I metodi che noi adottiamo, alla fine, dovranno convincere anche i più resistenti ed i peggio intenzionati che la nostra linea è la linea giusta.
Il governo nazionale non ha intenzione di stare a guardare.
Non vediamo nella …………. una truppa a protezione della politica interna ma una difesa e un’arma per i confini nazionali.
La lotta politica interna la conduciamo attraverso il movimento popolare che sta dietro a noi e con il potere statale che sta sopra di noi.
Nessuno potrà più mettere in dubbio che sia vano fare opposizione , moderata o radicale, contro questo governo.
Questo governo non se ne andrà, è deciso a restare, ma realizzerà anche il suo progetto di trovare la necessaria risonanza nelle masse popolari.
Nel corso del tempo in tutti i campi, specialmente nella tecnica, si sono verificate trasformazioni rivoluzionarie.
Noi viviamo oggi nell’età della……., delle grandi manifestazioni di massa: parate di masse di 100-200-300mila persone non sono più irraggiungibili.
I compiti più importanti ……………. devono essere i seguenti:
in primo luogo bisogna centralizzare in una sola mano tutte le imprese propagandistiche e tutti gli enti di informazione popolare ……………...
Deve essere, inoltre, nostro compito dare a queste istituzioni propagandistiche un impulso moderno, in conformità con il nostro tempo.
Non deve essere la tecnica a sopravanzare il ……, ma il ….. deve andare di pari passo con la tecnica.
I mezzi più moderni sono i più adeguati .
Noi viviamo in un’età in cui le masse devono schierarsi dietro una politica.
Il movimento ………… e il governo della ……….. nazionale capeggiato da esso si basano esclusivamente sul
principio della personalità.
Il principio della massa e quello dell’individuo non devono contraddirsi.
Al contrario la vera personalità non si subordinerà mai alla massa ma si verificherà il rapporto inverso.
I moderni capi di popolo devono essere dei moderni re popolari, essi devono capire le masse, ma non devono adularle.
Essi hanno il dovere di dire che cosa vogliono e spiegarlo in modo che le masse lo capiscono”.
Firmato…………..?????
DOMANDE:
chi e quando ha firmato, dopo averlo scritto, questo documento ?
Intravedete nel documento di cui sopra una qualche somiglianza con la nostra situazione attuale e, andando in proiezione futura, un qualcosa di preoccupante per il a danno della nostra nazione e di tutta la sua collettività ?
Ricordiamoci alcuni passi del pensiero di Baget Bozzo, integralmente riportati nel precedente post avente lo stesso titolo del 24 marzo scorso:
“la stessa democrazia parlamentare punta verso la democrazia diretta che non si riconosce in un programma ma nel volto di un leader, scelto per gusto (come se fosse un gelato od un dolce- ndr) e affinità (onesti con l’onesto ed i mariuoli con il mariuolo- il figlio dell'operaio faccia l'operaio e quello del rofessionista il professionista- ndr)….
Ha creato un personaggio che è dentro e fuori dalle regole (definizione impropria perché avrebbe dovuto scrivere dentro le sue regole e fuori da quelle giuridiche che ogni cittadino degno di tal nome dovrebbe rispettare- ndr) ….
Ma lasciamo perdere il don di famiglia – ma quanti ne ha ancora ! Un fiume di Don e tutti appartenenti al fior fiore del clero italiano: Gelmini ex don,, don Verzè con allegato il San Raffaele, don Mangano, no questo no, scusate l‘errore perché effettivamente quello apparteneva ad un’altra famiglia sia pure temibile ed importante.
Glissiamo…..
Con la sua devolution, cui era particolarmente interessato con altre motivazioni anche il presunto cittadino italiano, perché si sente straniero, che risponde al nome di Umberto Bossi, l’idolo del don Baget Bozzo s’era preparato con le norme sul presidenzialismo, un bel ruolo, quello di imperatore d’Italia e della Padania.
Fortunatamente il popolo italiano riuscì a respingere questo suo disegno dittatoriale , bocciandolo attraverso il referendum costituzionale popolare resosi necessario perché il disegno di legge era stato approvato da entrambe le camere senza tuttavia superare il quoziente dei 2/3 dei parlamentari, così come stabilito dalla nostra Costituzione all’art.138.
La situazione non è ancora del tutto chiara ma, qualora molti tra gli italiani, riferendomi sia a coloro ancora indecisi se andare a votare o meno che a coloro che non hanno ancora scelto per chi votare, di ragionare un po’ con la loro testa

E sarebbe il momento giusto per poterlo fare.

P.S.: Solamente dopo le elezioni dirò, a favore di coloro che nel frattempo non l’avessero individuato, chi è stato a scrivere il pezzo da me riportato all’inizio del post.
Forse sarà troppo tardi per recriminare ma è giusto che sia così perché ritengo che ogni espressione di voto deve essere il frutto di un personale convincimento che non deve assolutamente essere condizionato da pressioni emotive di qualsivoglia tipo.
Ognuno di noi è libero di scegliersi il proprio domani. Per tale motivo ho riempito con dei puntini lo spazio occupato nel testo originale da parole che avrebbero chiaramente indicato l’autore dello scritto o, quanto meno, la sua nazionalità.

venerdì, marzo 28, 2008

Il politico amato da Baget Bozzo

LA SOLITA FACCIA DI PALTA

“ Dopo i quarant’anni ciascuno è responsabile della faccia che ha”
Fedor Dostoevskij

PROMESSA NON MANTENUTA
così come tutte le altre del resto.

BERLUSCONI CITATO PER DIFFAMAZIONE
In data
20 dicembre 2007
a Roma, presso un locale pubblico del quartiere Parioli,
il nostro sparapalle ebbe a dire coram populo, presenti anche parlamentari e giornalisti:
"Lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certe situazioni in Rai si lavora soltanto se ti prostituisci oppure sei di sinistra.
Tutti in Rai, nessuno escluso, sono dei raccomandati a cominciare dal direttore generale".
Una cinquantina di dipendenti della Rai – una specie di class action - hanno intentato contro di lui una causa civile avendo ritenuto come gravemente diffamatorie nei loro confronti le due frasi di cui sopra..
La richiesta di risarcimento per il danno morale da loro subito ammonta a ben 50.000 euro pro capite.

Ma il sig. Saccà non gli ricorda nulla ?
Nemmeno la famosa telefonata intercettata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli in data
21 06 2007
Il cui resoconto integrale venne pubblicato dai giornali di tutto il mondo ?
O forse pensava, in quel mentre, proprio a Saccà ed alla persona che aveva dovuto raccomandargli per fare un piacere ad un senatore presuntivamente corruttibile ?
Per chi se lo fosse dimenticato:

P (presidente) “io sto cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...” .S (Saccà): “capito tutto ...”.
Ma questi sono i politici che piacciono a don Baget Bozzo, l’Unto per esempio, che è riuscito a spezzare la sacralità della politica !
Gli altri ……solo spazzatura.
I programmi ? Il legame tra la politica ed il Paese ?
Bazzecole !
E’ l’uomo che conta, la sua personalità e la sua immagine che attraverso la TV conquista la gente.
Vedremo meglio questa storia.
Voglio solo anticipare adesso che sin dagli inizi del secolo scorso questa sua a prima vista stravagante concezione della “nuova politica” berlusconiana veniva definita come
CULTO della PERSONALITA’
fondamento basilare ed indispensabile sia per la creazione della dittatura nazista che di quella stalinista;
anche di quella fascista, tenendo però conto come questa, rispetto alle prime due, era in mano ad un fantoccio sottomesso a poteri altrui.
Berlusconi tenta per la quinta volta di fare il tris – per due volte non gli andò bene - rifacendosi ad alcuni programmi che la Storia ha condannato da sempre e per sempre.
Parlo della Storia, quella con la lettera maiuscola e non a quella con la lettera iniziale minuscola: quella delle calunnie, dei raggiri, delle imposture a contorno di un giro di affari privati, con qualche briciola lasciata, obtorto collo, ai sudditi affamati ma onesti.


giovedì, marzo 27, 2008

La villa romana del Tellaro - Noto

gli articoli di Cetty Amenta
dal sito
www.cettyamenta.com
La villa romana del Tellaro, da ieri pomeriggio ha aperto i battenti
La sede naturale dei mosaici risalenti al IV secolo dopo Cristo da ieri pomeriggio ha aperto i battenti.
La città ha accolto con felice incredulità la notizia, attesa da oltre quarant’anni. La storia dei mosaici in questi anni è stata costellata di battaglie appassionate da parte dei cittadini che ne esigevano il rientro a Noto.
“Sono felice di avere potuto finalmente partecipare all’inaugurazione della villa romana - dichiara Salvatore Bufalino, presidente del Comitato permanente di azione civica per lo sviluppo di Noto che dalla mtà degli anni 80 si è battuto per riportare i mosaici nella villa- .
Dopo tanti anni di lotte fatte insieme a Pino Iuvara, Libero D’Agata ed altri, finalmente vedo coronare un sogno.
Il mondo della cultura e dell’arte si arricchisce di un tesoro inestimabile e potrà finalmente ammirare i nostri mosaici rimasti nascosti per tanti anni nei depositi della soprintendenza”.
Il comitato di azione civica a cui confluirono cittadini e politici di ogni estrazione, intellettuali e presidenti di associazioni, ha avuto il merito di avere sensibilizzato l’opinione pubblica sull’importanza di riavere i mosaici.
Esso cominciò a fare sentire la sua voce quando si sparse la voce che i mosaici già restaurati potessero essere esposti al museo Paolo Orsi di Siracusa.
“La nostra battaglia è riuscita a fugare il pericolo ed a farci assicurare che essi sarebbero tornati nella villa romana, non appena fosse stata ultimata”.
Grande la soddisfazione di Pino Iuvara:
“Il risultato raggiunto è della gente di Noto alla quale va il merito di avere rafforzato le azioni promosse dal comitato, impegnato in tantissime iniziative”.
Iuvara ricorda l'eclatante azione di protesta che culminò nell’invio di 10 mila cartoline raffiguranti i mosaici e la villa romana già indirizzati alla presidenza della regione, all'assessorato regionale ed alla soprintendenza, quando nonostante lo stanziamento regionale di 200 milioni per un primo intervento di sistemazione della villa, anch’esso frutto di forti azioni, non si muoveva foglia. “Le cartoline furono stampate dal Comitato e distribuite ai cittadini che le affrancarono e spedirono, dando vita al più grande "bombardamento" pacifico a cui Noto abbia mai partecipato.
Negli ultimi anni- prosegue Iuvara- è stata meritoria anche l’azione del club Unesco che si è fortemente impegnato nella causa per il ritorno dei mosaici.
La loro fruizione è un altro tassello che conferma come nel nostro territorio ci sia posto soltanto per uno sviluppo sostenibile e per un turismo di qualità.
Sicuramente l’apertura della villa romana attirerà un turismo non invasivo ma attento alle problematiche del territorio”.
Non mancano tuttavia le perplessità legate alla capacità di trasformare l’apertura della villa romana in un volano per l’economia e per il turismo:
“E’ importante che adesso gli enti preposti diano la giusta visibilità all’evento.
Sarebbe un vero peccato sprecare una risorsa preziosissima in termini di sviluppo economico, occupazionale e turistico.
La villa del casale
dovrebbe insegnarci qualcosa!”
Noto, marzo 2008


Vi chiederete a questo punto il perché abbia ritenuto di pubblicare sul mio blog questo articolo.
Presto detto.
Una gran massa di italiani segue le mode che altri tentano di imporci, sbandierando l’esistenza all’estero di paradisi terrestri che, in realtà, alla resa dei conti, risultano poi dei luoghi comunissimi come ce n’è a centinaia e centinaia in tutta Italia.
Molti miei amici e conoscenti si sono lasciati trascinare dalle offerte degli operatori turistici, sperimentano viaggi in luoghi esotici, per poi pentirsene amaramente al ritorno.
Il più spiritoso di tutti alla fine del suo racconto mi ha detto:
“Senti, non è andato bene quasi nulla ma siamo sollevati perché oramai pensavamo anche al peggio,l’assalto dei pirati alla barcaccia – altro che traghetto- che ci portava in giro di qua e di là”.
Non si conosce il bello dell’Italia, rileviamo solamente le nostre brutture, ma si corre all’estero senza avere precise garanzie di come andrà a finire.
Per questo prendo lo spunto dall’articolo che ho riportato in apertura di questo post, copiandolo integralmente dal sito della giornalista, che viene seguito da tutti i netini sparsi in tutta Italia e nel mondo (USA,CANADA, AUSTRALIA nonché in quasi tutte le nazioni europee), per tentare di far capire che anche nel nostro tartassato Paese abbiamo tanto di cui sentirci fieri; in Sicilia, in particolare, relativamente al patrimonio ambientale ancora incontaminato, di quello culturale ed artistico, dello storico legato a tempi a noi lontanissimi, a molti secoli addietro.
Noto e la Valle che porta il suo nome, come ho già detto in un altro mio post, sono stati dichiarati dall’UNESCO come un
PATRIMONIO dell’UMANITA’
e
LEGA AMBIENTE
già da alcuni anni ha attribuito al suo mare ed alle sue molte e spaziosissime spiagge
il riconoscimento più alto:
quello delle
5 vele.
Territorio difeso tenacemente dai tentativi di aggressioni da parte di politici senza scrupoli – vedasi la giunta regionale Cuffaro con la concessione alla PANTHER OIL americana di procedere alle trivellazioni per la ricerca di gas naturali e petrolio.
Ma la reazione è stata veemente da parte degli abitanti, e non solo, di questo prestigioso lembo di terra piena di meraviglie artistiche che non hanno eguali in alcuna altra parte della terra: credetemi, non è un’esagerazione.
Attorno agli anni ’70 laboriosi scavi portarono alla luce le vestigia di una villa che occupava uno spazio di circa 6.000mq. la cui costruzione venne fatta risalire da alcuni studiosi attorno al 300 dopo Cristo.
Ogni stanza era pavimentata con dei mosaici rappresentanti scene mitologiche, di caccia e di danzatrici.
Parrebbe che questa villa di stile romano sia stata distrutta interamente perché divorata da un incendio; le conseguenti ceneri, seppellendo i mosaici, contribuirono alla loro conservazione in uno stato decente.
Ma quello che non era stata capace la natura venne realizzato dall’uomo che, costruendo nel 1700 lì vicino una fattoria, riuscì a danneggiare i mosaici seppellendoli sotto una coltre di pietre e di terra di notevole spessore.
Alcuni scavi archeologici praticati in anni recenti- 1971- riportarono alla luce i mosaici in parola che furono subito portati in alcuni laboratori di restauro.
Oggi i mosaici, per le lotte dei personaggi e delle istituzioni di cui all’articolo della Prof.ssa Amenta, hanno trovato la loro giusta e naturale collocazione: nella
Villa romana del Tellaro.
Questa in sintesi la storia.
Prima di chiudere questa prima parte – nella seconda cercherò di postare le immagini di alcuni pezzi di questi mosaici – per chi non ne fosse a conoscenza preciso che:
- la villa prende Il nome dal fiume Tellaro che scorre nel territorio di Noto, vicino a questa villa romana;
- quella del Casale, invece, citata alla fine dell’articolo, presumo che sia la villa romana che si trova in Piazza Armerina (EN)- altra stupenda città - anch’essa munita di preziosi mosaici tanto da autodefinirsi la
CITTA’ dei MOSAICI
oltre che del
PALIO dei NORMANNI.
segue

Ipse dixit - 3

AVEVA CONTINUATO A DIRE- 3
29 marzo 1994
“Alla RAI NON SPOSTERO’ NEMMENO UNA PIANTA”
Probabilmente si riferiva alla sola RAI e non alla RAI- TV ovvero, molto più plausibilmente, alle sue piante ornamentali e non alla
PIANTA ORGANICA
del personale ma, soprattutto, quella dei dirigenti.
Infatti……..!!!!!
Che giri di walzer !
MIMUN
DEL NOCE
MARANO
SACCA’
( quello dl fammi un favore…….perchè mi serve per far cadere Prodi)
che grande politico, pulito solo nei capelli, non perché se li lava tutti i giorni, ma perché non sono i suoi.
E poi, dulcis in fundo, l’Editto bulgaro emanato per interrompere l’uso criminoso che facevano della TV di Stato:
SANTORO
I fratelli GUZZANTI
LUTTAZZI
ed altri tra i quali anche
CELENTANO
divenne uno dei tanti desparecidos
ed infine anche
ENZO BIAGI
uno dei più grandi giornalisti che l’Italia abbia mai avuto.
L’ho tenuto per ultimo, anche se è stato il primo ad essere cacciato via perché il nostro omettino ha avuto il coraggio di dire che tutti questi allontanamenti non li ha ordinati lui ma altri; in effetti lui aveva bisbigliato, con tutte le forze che aveva nel suo miniscolo corpo,che non potevano più fare e dire quello che andavano raccontando contro di lui ed altri hanno prontamente, da servitori attenti e fedeli, hanno ritenuto nella loro autonomia condizionata di cacciarli via a pedate nel sedere.
Ma ecco l’altra versione del capataz sul benservito ad Enzo Biagi:”Nessuno ha cacciato via Biagi ma è stato lui a volersene andare via per incassare la liquidazione”!!
Vecchio incorreggibile bugiardone, la toppa per riparare il suo misfatto è stata peggiore del male che ha fatto.
Biagi non aveva certamente bisogno dei soldi, che comunque gli sarebbero spettati per proprio diritto e non per altrui mecenatismo, tanto che quelli che ricevette ebbe a devolverli in beneficenza.
E’ proprio vero che il pensar male della gente è innato in chi mal si comporta nella vita.

mercoledì, marzo 26, 2008

Balle su balle

SENZA PUDORE

ALMUNIA
ed il
PROGRAMMA
del PDL
Il commissario europeo per gli Affari economici Joaquin Almunia ha smentito di aver ricevuto e approvato il programma economico del Popolo della libertà come sostenuto da Silvio Berlusconi.
"Non ho ricevuto nulla e di conseguenza, se non ho ricevuto nulla, non posso decidere nulla"
ha detto Almunia in una conferenza stampa a Bruxelles.
Venerdì scorso, ospite della trasmissione Tv7 del Tg1 Rai, Berlusconi aveva detto di aver presentato il suo programma al commissario Almunia in vista delle elezioni anticipate del 13 e 14 aprile.
"Tra lui e il ministro Tremonti c’è una bella relazione e il nostro programma è condiviso anche da Almunia",
aveva detto Berlusconi al direttore del Tg1 Gianni Riotta.
Niente di male raccontare balle, però………se non si vergognano lui ed i suoi accoliti si vergognano altri, specie quelli che all’estero hanno trovato lavoro o temporanea ospitalità.
Quando un italiano racconta qualcosa gli ridono in faccia e giù battute pesanti sul nostro personaggio.
Fini aveva torto allorché dalla fogna in cui l’aveva ributtato il suo ex premier ebbe, osando come mai aveva osato nel passato,ad affermare che Berlusconi era sì un comico ma di quelli che non facevano ridere !
ERRORE COLOSSALE
Adesso, ripescato, anche se puzza un po’, è ritornato giulivo al suo fianco a fare da comparsa e limitarsi a cacare sentenze su questo e su quello come da canovaccio da altri preparato.
Qualcuno ricorda la favola del pastore che al pascolo con le sue pecore soleva ogni giorno gridare
“AIUTO, AIUTO AL LUPO, AL LUPO”.
La gente del villaggio accorreva in soccorso ma il lupo non c’era; se ne tornavano tutti a casa indispettiti per essere stati presi in giro.
La cosa durò per vari giorni sino a che nel villaggio si decise di non andare più in soccorso del gregge.
A distanza di qualche settimana di pausa il pastore tornò a lanciare il suo grido di aiuto ma la gente non si mosse nemmeno stavolta; purtroppo il lupo era effettivamente era arrivato sul posto, il pastore se la diede a gambe levate, ed il lupo famelico, indisturbato, fece scempio del gregge.
Le favole sono delle parabole laiche che sono state scritte a scopo didattico per dare ai bambini, ma vedo che ne hanno bisogno anche i grandi – d’età –, un cultura sulla necessità di comportarsi su basi etiche e morali.
La menzogna, infatti, fa facilmente breccia sugli stolti e sui plagiati ma, all’opposto, diviene uno strumento d’intolleranza nei confronti di chi le dice in modo che nessuno di costoro è propenso a credergli anche se avesse la ventura di dire, anche se in rarissime volte, la verità.
All’estero hanno capito l’antifona ma qui in Italia ancora no.
Ci vorrà forse ancora del tempo prima che venga tolto ogni velo che funge, assieme al lifting, da maschera alla faccia del bugiardone italico in modo che lo si possa vedere per quello che è in realtà e non attraverso quello che lui dice di essere.


martedì, marzo 25, 2008

Ipse dixit - 2


AVEVA CONTINUATO A DIRE- 2
28 febbraio 1994

Sono assolutamente intenzionato a vendere le mie televisioni .
Ma non posso perchè la legge Mammì non me lo consente oltre il 40%.
Si fa di tutto perché io non trovi dei compratori”.
La surrichiamata legge Mammì
“Sul sistema radiotelevisivo pubblico e privato”
6 agosto 1990, n. 223
è antecedente a questa esternazione fuori luogo del nostro cavaliere per cui il suo “…si fa di tutto perché…..” altro non è che una delle sue solite boutade ad effetto ma sonoramente false: tanto, avrà pensato, chi è che, tra i miei elettori, va a prendersi la briga di andare verificare quanto ho detto, andando a spulciare uno per uno i 41 articoli di questa legge che, pur importante, è estremamente complessa e, soprattutto, alquanto difficile da interpretare se non si conoscono alcuni dati cui fa riferimento l’articolo che riporto qui di seguito integralmente.
Ma prima di tutto è mio desiderio indicare quelli che erano gli obbiettivi di questa legge, ben scolpiti nel suo preambolo; una vera e propria dichiarazione politica di rinnovamento:
“Il pluralismo, l’obbiettività, la completezza e l’imparzialità dell’informazione, l’apertura delle diverse opinioni, tendenze politiche, sociali, culturali e religiose, nel rispetto della libertà e dei diritti garantiti dalla Costituzione, rappresentano i principi fondamentali del sistema radiotelevisivo che si realizza con il concorso di soggetti pubblici e privati ai sensi della presente legge”.
Oggi tali principi sono stati cancellati o misconosciuti; si vende spazzatura spacciandola per verità, con tanto di taroccamenti anche sonori, spezzoni tagliati, ecc…un po’ come la TV in Cina.
La gente non sa e crede in quello che alcune emittenti fanno sentire e vedere; lo stesso cavaliere che vedono è, relativamente al fisico, l’esempio di un taroccamento mentre quello che dice…lo si sa è spesso falso ed incongruente.
“Art. 15. Divieto di posizioni dominanti nell'ambito dei mezzi di comunicazione di
massa e obblighi dei concessionari. -
1. Al fine di evitare posizioni dominanti nell'ambito dei mezzi di comunicazione di massa é fatto divieto di essere titolare:
a) di una concessione per radiodiffusione televisiva in ambito nazionale, qualora si abbia il controllo di imprese editrici di quotidiani la cui tiratura annua abbia superato nell'anno solare precedente il 16 per cento della tiratura complessiva dei giornali quotidiani in Italia;
b) di più di una concessione per radiodiffusione televisiva in ambito nazionale,qualora si abbia il controllo di imprese editrici di quotidiani la cui tiratura superi l'8 per cento della tiratura complessiva dei giornali in Italia;
c) di più di due concessioni per radiodiffusione televisiva in ambito nazionale,qualora si abbia il controllo di imprese editrici di quotidiani la cui tiratura complessiva sia inferiore a quella prevista dalla lettera b).
2. Gli atti di cessione, i contratti di affitto o affidamento in gestione di imprese operanti nel settore delle comunicazioni di massa, nonché il trasferimento tra vivi di azioni, partecipazioni o quote di società operanti nel medesimo settore sono nulli ove, per loro effetto, uno stesso soggetto, anche attraverso soggetti controllati o collegati realizzi più del 20 per cento delle risorse complessive del settore delle comunicazioni di massa o più del 25 per cento delle predette risorse nel caso in cui il medesimo soggetto consegua entrate nel settore della comunicazione di massa per almeno due terzi dei propri introiti complessivi.
3. Ai fini dell'applicazione del comma 2, per risorse complessive del settore della comunicazione di massa si intendono i ricavi derivanti dalla vendita di quotidiani e periodici, da vendite o utilizzazione di prodotti audiovisivi, da abbonamenti a giornali, periodici o emittenti radiotelevisive, da pubblicità, da canone e altri contributi pubblici a carattere continuativo”.
Non c’è altro.
E poi, volendo, avrebbe potuto cedere parte della sua orgia mediatica a spezzatino, cedendola a più imprenditori del ramo ovvero cedendo Rete 4,i da lui detenuta in maniera poco legale ma frutto di uno sfacciato favoritismo contra legem nonostante la sentenza 20 novembre 2002 n. 466 della Corte Costituzionale – estensore il giudice Chieppa -.
Sta di fatto che lui, per merito di un Presidente del Consiglio a lui amico e di un suo ministro dopo,
la
POSIZIONE DOMINANATE LA DETIENE DA UN’INFINITA’ DI TEMPO ANCHE A DANNO DI UN ALTRO IMPRENDITORE,
FRANCESCO DI STEFANO,
EUROPA 7
CHE SI E’ RIVOLTO AL NOSTRO CONSIGLIO DI STATO PER POTER REALIZZARE IN CONCRETO, CON TANTO DI IMPIANTI COSTOSISSIMI, PRONTI ALL’USO GIA’ DA MOLTI ANNI, LE DUE FREQUENZE TELEVISIVE
LEGALMENTE ATTRIBUITEGLI.
Il giudice amministrativo adito ha chiesto lumi alla Corte di Giustizia Europea che ha bollato in maniera totale la Legge Gasparri che andrebbe rivista immediatamente.
Da questo punto partiva la riforma Gentiloni che è rimasta al palo per la caduta del governo Prodi, con la complicità di un ministro e dei suoi, meno uno, e di uno sparuto gruppetto di voltagabbana.
Gli strilli di quella Casa che della Libertà se ne fa un gran baffo, sono di ieri; accuse miserevoli tali e quali la dignità e moralità di chi le urlava ad ogni angolo delle Tv padronali e pubbliche.
Ma l’inizio della storia delle TV berlusconiane la conoscono in pochi; la riscriverò quanto prima perché è bene che la si sappia onde tirarne poi le dovute conseguenze
Ma si può dare ancora credito ad un simile fanfarone ?
domani la prossima

lunedì, marzo 24, 2008

Ipse dixit - 1


AVEVA COMINCIATO COL DIRE

il
19 09 1993
"Un partito di Berlusconi non c’è e non ci sarà mai"
Infatti in un breve lasso di tempo ne ha creati ben due !
Ma si può dare ancora credito ad un simile fanfarone ?
domani la prossima

Il nostro BEL PAESE - 1

Il nostro
“BEL PAESE”
per antonomasia
ridotto in ogni campo a colabrodo da un cavalierotto il quale, pur beffeggiato all’estero non solamente per le sue “alquanto chiacchierate e discutibili azioni in campo economico” ma anche per le sue estemporanee e ridicole esternazioni, riesce a trovare in Italia, nonostante tutto, molti estimatori.
PARTE PRIMA
La lista di costoro è lunga anche perché le laudazioni a lui rivolte vengono ben ripagate, anche se non in denaro contante, con la loro collocazione in posizioni di prestigio che influiscono nel determinare il corso delle nostre istituzioni e, di riflesso, della vita dell’intera nazione.
Coloro che, invece, hanno il coraggio di opporsi a questo suo andazzo, ritenendolo estremamente dannoso per la vita del nostro Paese, vengono matematicamente espulsi da qualsiasi consesso economico e sociale con pesanti campagne denigratorie scatenate a tempo debito attraverso tutti i mezzi soggetti al suo controllo diretto o per interposta fidata persona.
Ci sono, però, anche personaggi che indorano il nostro cavaliere del tutto gratuitamente, o quasi, per i due seguenti motivi:
- vedono in lui il mezzo per riuscire ad ottenere tutto ciò che loro non sono riusciti con le loro forze a raggiungere nella vita: potere, fama, ricchezza.
- per stupidità congenita ovvero perché lentamente plagiati da una ossessiva campagna pubblicitaria.
Queste due ultime categorie di persone sono i più pericolosi.
In aggiunta ce n’è qualcuno che stravede oltre ogni limite della decenza perché lo ritiene come
UNTO DEL SIGNORE
tanto che anche l’ometto l’ha creduto subito e si è compiaciuto ad affermarlo
in data
25 novembre 1994
“ Io sono l’unto del Signore, c’è qualcosa di divino nell’essere scelto dalla gente.
E sarebbe grave che qualcuno che è stato scelto dalla gente, l’unto del Signore, possa tradire il mandato dei cittadini”.
Come battuta non c’è male ma se l’avesse pronunciata qualcun altro si sarebbe ritrovato subito in una certa casa di cura specializzata in psicanalisi.
Ma chi è colui che ha tirato fuori dal cappello questa sacrilega definizione ?
GIOVANNI BAGET BOZZO
detto
GIANNI

Oggi conta 83 anni; ma anche da giovane prima e dopo essere stato ordinato sacerdote dal cardinale Giuseppe Siri di Genova all’età di 42 anni non è che abbia dato prova di un certo senso di equilibrio nell’apparentarsi con alcuni uomini politici non certamente di stampo democratico.
Da giovane fu un attivista della DC, vicino, oltre che a Paolo Emilio Taviani, anche a Fernando Tambroni.
Quest’ultimo nel marzo del 1960 viene incaricato di costituire un governo monocolore DC che ottenne la fiducia con 300 voti favorevoli contro 293 contrari.
Ma in quei 300 volti confluirono in maniera determinante i 24 SI dei deputati del Movimento Sociale Italiano (MSI) – in poche parole dei fascisti – e dai 4 indipendenti della Destra.
Anno buio il 1960

con i tragici antefatti e fatti dei mesi di giugno e luglio !
Tambroni dietro suggerimento di qualcuno del suo partito, la DC, e per la rinuncia di tre ministri, dà le dimissioni ma Gronchi, l’allora Capo dello Stato, le respinge.
Nel maggio dello stesso anno un commissario di Polizia fa sciogliere a Bologna un comizio dell’on. Giancarlo Pajetta del PCI per ragioni di ordine pubblico; avvengono le prime avvisaglie di quelli che saranno i successivi disordini di un popolo infuriato.
Nel frattempo viene messo sotto accusa da parte del ministro dello Spettacolo, Tupini, il film “La dolce vita” di Federico Fellini perché ritenuto infamante e scandaloso in quanto rappresentante un mondo di cui non si poteva andare fieri.
Arriviamo al famosissimo
30 giugno 1960
data in cui doveva svolgersi proprio a Genova il 5° Congresso del MSI che, poi, non si tenne a seguito di un imponente manifestazione, con in testa i “camalli ”e gli appartenenti e simpatizzanti del PCI e del PSI.
In questa occasione avvengono i primi scontri tra i portuali e la Polizia.
07 luglio 1960
Una manifestazione organizzata a Reggio Emilia dal PCI e dal PSI finisce in tragedia perché le Forze dell’Ordine sparano sulla folla in rivolta col risultato, alla fine, che si contarono ben 7 morti e moltissimi feriti.
Le sinistre chiedono in Parlamento le dimissioni del governo Tambroni che però le rassegna solamente il successivo
19 luglio 1960
a seguito di un pesante intervento degli on. Aldo Moro ed Amintore Fanfani.
TENETE BENE A MENTE QUESTI NOMI:
SIRI – BAGET BOZZO – ALDO MORO
I primi due, ma certamente non solo loro, osteggeranno in prosieguo di tempo il tentativo di Aldo Moro di realizzare il
COMPROMESSO STORICO
DC-PCI
per poter superare una fase assai delicata da un punto di vista economico dell’Italia che necessitava di un periodo di pace sociale onde poter applicare alcune norme di contenuto restrittivo da un punto di vista economico a danno anche dei lavoratori.
Ne riparleremo a proposito dei misteri che ancor oggi incombono sulla morte di questo nostro statista a distanza di 30 anni dalla sua esecuzione da parte di alcuni brigatisti.
In ogni episodio storico, così come in ogni delitto, c’è sempre da porsi una domanda, la stessa domanda:
CUI PRODEST ?
Qual è la motivazione ?
Ritornando al nostro don Baget Bozzo, passa sotto il cielo del craxismo, importante movimento anticomunista, dal cui partito viene presentato nel 1984 ed eletto al Parlamento europeo con conseguente sospensione a divinis; viene rieletto nel 1989 e sino al successivo 1994, anno in cui terminò la sua carriera dei parlamentare e riassunto nelle sue funzioni di sacerdote.
Ma la sua passione politica continuerà tra le fila di Forza Italia, partecipando alla stesura della Carta dei valori (?) di questo partito.
Come mai un tale spostamento repentino dalla sinistra socialista a destra ?
Afferma lui, in un articolo pubblicato sull’edizione del 23 marzo 2008 da
Il GIORNALE
di
FAMIGLIA
che vi riporto qui di seguito integralmente perché possiate gustarvelo sino in fondo.
La mia opinione in proposito ve la scriverò in un mio prossimo post in maniera di non influenzare le vostre determinazioni conseguenti alla seguente lettura del pezzo del nostro prete.
“ Così il cavaliere ha spezzato gli schemi della vecchia politica”
“Questa campagna elettorale dice cose molto interessanti.
Ci dice che il partito del Novecento è morto, sono finite le sue nobili funzioni di guida popolare che ha costruito le basi della democrazia.
Il partito è stato il precettore delle masse, ma il mondo delle telecomunicazioni, che ha reso nudo il re portandolo a essere soggetto ai colpi di manopola della televisione, ha distrutto la possibilità stessa del sacro ideologico.
La radio fu lo strumento caldo della voce dei dittatori: autorevole e imperiosa.
La telediffusione delle immagini ha demitizzato il potere, gli ha tolto il suo alone sacro. La stessa democrazia parlamentare punta verso la democrazia diretta che non si riconosce in un programma ma nel volto di un leader, scelto per gusto e affinità, non per obbligo e identità.Berlusconi ha già vinto le elezioni politicamente anche di là dei sondaggi e del giudizio sulle sue proposte.
L'ha fatto proprio perché ha usato la sua figura come essa è nella sua realtà di leader imprenditoriale e padre di famiglia, sbarazzino, allusivo, monarchico, anarchico.
Ha creato un personaggio che è dentro e fuori le regole, ma che infine toglie alla politica la sua sacralità, quella che gli viene dal fatto che un partito si pone come visione del mondo.
Laici e cattolici diranno che questo toglie alla politica il suo carattere etico: in realtà le toglie ciò che ha avuto nel Novecento di caratteristico e di drammatico, cioè la politica come guerra civile tesa alla distruzione del nemico.

L'elogio morale che si può rivolgere al leader del Popolo della libertà è quello che, togliendo alla politica il suo carattere di visione del mondo, è riuscito lentamente a spegnere i grandi conflitti tra fascismo e antifascismo, democrazia e comunismo, religione e laicismo che hanno segnato il Novecento italiano.
Naturalmente egli è stato accusato di tutte le cose peggiori, si è voluta usare contro di lui la maledizione che il sacro politico rivolge verso quelli che lo violano: antidemocratico, padrone del Paese, caimano, fascista, arretrato, incolto.
Ed egli le ha sopportate conservando un popolo lieto di essere liberato dal sacro politico, dalla politica come dovere.
È questa unità tra leader e popolo che fa vincere le elezioni. Il tempo della televisione e della comunicazione aveva permesso all'elettore di essere protagonista, di non dover essere ammaestrato, di non dover plebiscitare un'idea, ma scegliere un uomo.
La libertà di Berlusconi, quella che egli predica come dottrina e come valore, è la libertà dal sacro politico.
L'ideologia impone la scelta politica come un dovere. Berlusconi è riuscito a far sì che essa divenisse una scelta libera, non obbligata da un vincolo imprescrittibile.
E così ha distrutto sia il partito cattolico che il partito comunista, sia il partito socialista, che il partito fascista.
Le scorse elezioni vennero combattute in piena guerra civile contro di lui: queste elezioni vedono le stesse forze politiche che avevano gridato all'immorale Berlusconi, abbandonare il concetto di nemico politico e la guerra civile. Veltroni è la mimesi di una campagna elettorale, ma quanto di odio teologico c'è voluto per ottenere questo risultato in una campagna elettorale finalmente libera dal sacro politico e dall'odio che ne deriva.Ciò ha liberato il mondo cattolico dal configurarsi come ideologia e dall'essere un partito.
Le muffe del passato avvolgono Casini e Pezzotta che vogliono ancora il sacro cattolico nelle liste politiche.
Mentre un cattolico come tale si rallegra che la dissacrazione della politica possa esprimere finalmente la sua vera laicità e avviare il Paese verso la pace civile dopo la lunga guerra civile del Novecento.
Che Famiglia Cristiana non abbia capito che il liberalismo di Berlusconi è la liberazione della politica dal sacro ideologico che non è un fatto cristiano, sembra veramente strano”.
SEGUE



domenica, marzo 23, 2008

Buona Pasqua

Il vecchio saggio morente
ed
il monaco solitario



Un monaco viveva solitario vicino ad una capanna dentro la quale un vecchio, senza alcuna assistenza e compagnia, stava morendo.
Questo monaco, avendo intuito che al suo vicino restavano pochi giorni di vita, andava a trovarlo più volte al giorno cercando di dargli un’assistenza quanto meno morale.
Cercava di confortarlo parlandogli della Resurrezione di Cristo,tanto più che la ricorrenza della santa Pasqua era oramai prossima
Un dì, comprendendo che oramai il vecchio era prossimo a morire tentò di rasserenarlo dicendogli:
“Domani è Pasqua, è il giorno in cui Cristo è risorto.
Pregherò da questo momento anche per te affinché anche tu possa presentarti da vivo nel giorno del Giudizio Universale”.
Il vecchio non capì ma si assopì pensando a quello che aveva sentito dire da molti giorni dal monaco nonché ciò che aveva udito poco prima, ma non riusciva a comprendere ancora come un morto potesse ritornare a vivere.
Si svegliò di soprassalto e, vedendo il monaco chino ai suoi piede che bisbigliava una preghiera, gli chiese con l’ultimo filo di voce che gli rimaneva:
Non credo a quello che mi hai detto, è impossibile che si verifichi la resurrezione di un morto”.
“Eppure devi crederci”
rispose il monaco ed il moribondo di rimando:
“dammi la prova della tua resurrezione”.
E tra lo stupore del monaco il vecchio morì prima che potesse dargli una risposta.
Morale.
Che differenza passa tra i due, tra
Il credente e l’agnostico?
Il primo, non avendone una prova tangibile, crede per fede e per speranza mentre il secondo, invece, non crede perchè non hai mai tentato di lottare contro la sua stessa natura umana, così impedendo alla sua coscienza ed alla sua anima di andare oltre le miserie terrene per arrivare al trascendente, all’Essere che ha creato noi ed il nostro mondo.

AUGURO
A
TUTTI
UNA PASQUA DI SERENITA’




sabato, marzo 22, 2008

Sillogismi .....poco seri

Dove può arrivare la mente umana
Un sillogismo che, se logicamente accettabile, farebbe comodo a milioni di persone
Quando beviamo alcool in eccesso, finiamo ubriachi.
Quando siamo ubriachi, dormiamo.
Quando dormiamo non commettiamo peccati.
Quando non commettiamo peccati, andiamo in Paradiso.
Conclusione:
per andare in Paradiso bisogna essere ubriachi !!!

Forse l'ha ideato qualcuno mentre era brillo !


Il riciclaggio degli onorevoli rifiuti

CICLA E RICICLA
ovvero
la bella la vita
di alcuni parassiti della vita pubblica
I FREGOLI e le FREGOLE
di
alcuni parlamentari che non vogliono rimanere degli ex a vita, nonostante le cospicue pensioni a loro riconosciute.
In tempi elettorali fanno a gara per non perdere un seggio ottenuto con altri schieramenti politici.
Ognuno di loro ha dato motivo di scandali ma la faccia tosta è tale che, invece di andarsi a nascondere, si vendono al miglior offerente che, nella specie, è sempre il centro attuale (UDC) e la Destra (PDL & Soci).
L’unico che fa eccezione è don Clemente Mastella perché non l’ha voluto nessuno: ed è tutto dire perché l’altro Giuda ,
DINI


ha trovato momentaneo "asilo politico" ritornando all’ovile trasformatosi da anni, però, nella tana del lupo; un rifugio poco raccomandabile per una pecora: non vi pare ?.
Qui di seguito troverete un brillante articolo sulle mutazioni elettorali.
Val la pena di leggerlo e tenerlo a mente al momento opportuno.

" Gli impresentabili: candidati senza vergogna "
di
Massimo Franchi
Le corna di Barbato
Transfughi, trasformisti.
Tutti in lista senza alcuna vergogna.
La destra e l'Udc parlano di etica, ma poi quando si tratta di candidare gli impresentabili nessun problema.
In Campania il Movimento per l'Autonomia (MPA) che fa capo a Raffaele Lombardo, indicato dal Pdl come presidente della Regione Sicilia, candida al Senato l'ex capogruppo dell'Udeur Tommaso Barbato.
Per chi se ne fosse dimenticato si tratta di quell'oscuro figuro che nel giorno della caduta del governo Prodi diede spettacolo sputando contro il collega Nuccio Cusumano, reo di votare in sintonia con il mandato elettorale avuto per l'Unione.
Immortale rimane la foto che riproduciamo con Barbato che dà del cornuto a Cusamano,

trasformando il Senato della Repubblica nel mercato delle vacche.
Le candidature di quei senatori che più di altri si sono resi colpevoli di comportamenti indegni del Senato della Repubblica
«il primo esempio di promessa non mantenuta prima del voto».
Ironizza Walter Veltroni che da Udine, riferendosi ai senatori del centrodestra e dell'Udeur che alla caduta del governo Prodi avevano inneggiato in modo non consono ad un Parlamento, commenta così:
«conosco molte promesse non mantenute dopo il voto, ma questo è un caso di promessa non mantenuta prima del voto».
Dal palco infatti il leader del Partito Democratico aveva citato un'agenzia, che riportava le parole pronunciate da Berlusconi durante un "Porta a porta" in cui aveva dichiarato che il Pdl non avrebbe mai candidato quegli esponenti politici.
Per non farsi mancare niente, Lombardo davanti a Barbato in Sicilia schiera una cariatide politica come l'ex ministro degli Interni
(negli anni ottanta per la Democrazia Cristiana)
Enzo Scotti.
Come promesso anche Pier Ferdinando Casini non si sottrae a candidare Totò Cuffaro.
Come annunciato all'indomani delle sue dimissioni da presidente della Regione, dopo che i cannoli usati per festeggiare la condanna di primo grado a cinque anni nel processo per mafia sono finiti indigesti, Cuffaro è sicuro del posto nella Camera Alta: non farà rimpiangere la mancata candidatura di Cesare Previti.
Il salto verso il Pdl lo ha fatto anche l'ex sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi: la bella Daniela Melchiorre, compresa nella pattuglia di transfughi guidata da Lamberto Dini, accolto a braccia aperte come figliol prodigo da Berlusconi&company.
Una candidatura che fa andare su tutte le furie anche i sindacati di polizia penitenziaria.
«Se queste sono le persone nuove e affidabili che la destra propone, c'è da preoccuparsi su come gli attuali partiti politici intendano interpretare le Riforme in futuro»,
commenta il "salto" della Melchiorre il segretario generale dell'Organizzazione sindacale autonoma di Polizia Penitenziaria (Osapp), Leo Beneduci.
«Ci chiediamo - afferma Beneduci - quale esempio di coerenza e serietà possa offrire al proprio elettore, e al Paese, un rappresentante politico, che non ha saputo dimostrare i meriti di una qualsiasi azione di governo, e che fino all'ultimo, aspetta di licenziarsi da quell'esperienza che, invece, il proprio partito giudica ormai superata».
Secondo l' Osapp
«la realtà supera la fantasia quando al silenzio delle carceri, va ad aggiungersi il nulla di chi vuole riciclarsi nel panorama politico moderno, e agli occhi di quegli elettori che votano per un preciso schieramento politico-elettorale».
Come dargli torto?

venerdì, marzo 21, 2008

Il cavaliere che scherza col fuoco

DICE CHE SCHERZAVA
In molti si sono chiesti, così come me lo sono domandato anch’io, se sia lecito da un punto di vista morale scherzare su un tale problema di ampia portata, peraltro generato dal suo governo e dalla sua maggioranza con l’approvazione della Legge 30, che ha causato un vero e proprio terremoto sociale nel futuro dei nostri giovani; e non solo a loro ma a tutti coloro, uomini e, maggiormente, donne che si sono da poco tempo affacciati sul mondo del lavoro.
Per di più a pochissimi giorni di distanza dal suicidio per la disperazione di un giovane padre di famiglia cui non era stato rinnovato il contratto di lavoro da precario.
Lui ride, scherza e si dà a battute improvvide e di tale stupidità che neanche un comico di terz’ordine avrebbe acconsentito di fare, nemmeno a pagamento.
Ma lui può, vero ? Ma perché può ?
Perché ha rincoglionito milioni di persone, compresi anche coloro che la legge 30 ha messo in ginocchio.
Ma vediamo nei dettagli cosa è avvenuto.
Il precedente
CAMPAGNA ELETTORALE

PRECARIE DI TUTTA ITALIA, SE NON VOLETE MORIRE DI FAME, SPOSATEVI UN MILIARDARIO
E NON ROMPETEMI LE PALLE !
Sembrerebbe, a prima vista, che questa frase sia una di quelle che gli anziani usavano scrivere scherzosamente, sia pure in termini alquanto scurrili, sui famosi papiri che rifilavano alle matricole universitarie dietro pagamento di vari beveraggi.
Invece no; m’ero perso la diretta della scena e credevo che mia moglie, quando me l’ha raccontata, scherzasse; tanto il suo resoconto mi appariva inverosimile, anche se debbo onestamente ammettere che oramai, quest’ometto, ci ha abituati a tutto, anche al “ peggior peggio” di ogni umana immaginazione.
Ma mi sono dovuto ricredere allorché sono riuscito a vederla nottetempo in replay.
A coloro che il giorno dopo gli contestavano aspramente la frase, che troverete qui di seguito nella sua versione originale, lui ha affermato e riaffermato, ridendosela di gusto, che scherzava.
Ma, che il cavaliere mi consenta, appare pleonastico chiedergli se, almeno una sola volta nella vita, si sia mai chiesto
ad

pensa solo per sé, altro che popolo di qua e popolo di là, e se ne va per la sua strada, quella che lo porta alla tutela dei suoi interessi attaccati, a suo dire, dai quei comunisti che, invece, glielo hanno consentito non per deferenza nei suoi confronti ma perché, volere o volare, rappresentava la metà dell’Italia, anche se in gran parte turlupinata.
In qualsiasi altra nazione sarebbe già in galera da molto tempo, anche negli USA da lui tanto decantati.
Il problema dei problemi incombente su generazioni di giovani eccolo bello e risolto con una sua battutaccia che non è la prima e, purtroppo non sarà nemmeno l’ultima; l’ho girata ad alcuni amici stranieri conosciuti durante la mia attività lavorativa che l’avevano già sentita dai loro telegiornali, ed hanno tentato di tirarmi su il morale.
Il duetto tenuto a Roma, in TV, da Berlusconi è finito in farsa, a causa di una delle sue più stupide e volgari battute che sanno di tutto meno che di un briciolo di spiritosaggine.
Calato il sipario, gli addetti alle pulizie dello studio televisivo hanno il loro bel da fare.In particolare coloro cui è stato affidato il delicato compito di “risanare” l’intera sala e, soprattutto,
quello di portare subito fuori tutte le palle che sono uscite dalla bocca dell’oratore, ospite di turno.

Alla fine il leader del PDL appare più che felice perché ogni sua battuta era stata accolta da un boato d’entusiasmo e da una pioggia di applausi scroscianti; ma che bravo il tecnico del suono !Però il nostro personaggio, più giullare che statista, di ciò che aveva detto non ricordava più nulla, nonostante che le sue fossero state, nel loro complesso, tranne la frase più sotto riportata in rosso, le solite esternazioni che sentiamo da anni, frammezzate da insulti contro i suoi avversari, nessuno escluso.

Ha dovuto cambiare per necessità solamente alcuni nomi, perché questi passano ed in futuro passerà anche il suo- molto presto spero - ma per il resto è stata sempre la solita solfa, trita e ritrita, anche se il trascorrere del tempo, con il relativo ingresso dell’oratore nel periodo della senilità, con annessi e connessi ad essa collegati, incomincia a far intravedere alcuni segnali poco confortanti relativamente alle molte “crepe”che si intravedono sulla sua tonda faccia “inceronata” nonchè sulle sue facoltà non solo mnemoniche.Devo riconoscere, però, e tanto va a suo esclusivo merito, che stavolta, dopo un iniziale smarrimento, mi sono divertito, sia pure nel ritardo del replay, allorché è andato in scena sul palco quel “siparietto”del tutto diverso dal solito spettacolo; il botta e risposta intercorso tra l’auto-proclamatosi – precisamente sul predellino di un’auto - leader maximux di un nuovo partito di cui ancora non ne conosceva bene il nome – Partito della Libertà o Popolo della Libertà?- e la giovane ragazza di professione precaria, recente razza lavoratrice creata tempo addietro dallo stesso Berlusconi.
Una sua creatura, in definitiva, e questo l’ha fatto sentire oltre che padrone anche padre:
quello che poi è di fatto nella vita di tutti i giorni, un
PADRE PADRONE.

Ma, ripeto, stavolta ha stravolto ogni più rosea aspettativa, allorché ha voluto assumere paternamente un nuovo ruolo, quello diparaninfo,ovvero, detto tecnicamente, di prosseneta matrimoniale, colui cioè che, nella parlata volgare, viene definito come il sensale di matrimoni.Per chi si fosse persa la scena o non ne avesse letto li resoconto sui giornali, ripeto qui di seguito la risposta del cavaliere alla domanda della ragazza sul come avrebbe risolto il problema delle giovani coppie che intendono mettere su famiglia senza la sicurezza di un reddito fisso.Insomma, quello di due precari oggi e di due disoccupati domani.
Ipse dixit:

“ Lei mi dice dei problemi delle giovani coppie di precari.Io, da padre le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere”.

Ognuno è libero di pensarla come vuole e, quindi, è mio desiderio a questo proposito il poter dire liberamente anche la mia.
Non mi sono affatto stupito da una simile volgare risposta perché il finto, nell’occasione, padre ha impostato tutta la sua vita solamente sul valore dei soldi e, quindi, l’idea che qualcuno possa sposarsi o convivere per amore, per affinità di pensieri, perché si riconoscono l’un l’altro in ideali che li terranno sempre vicini anche nei momenti di difficoltà, non gli sfiora neanche l’anticamera del cervello.
Il rispetto di ogni persona, sia uomo che donna, non è solo uno fra i molti principi che la civiltà ci impone ma soprattutto un sentimento che è, almeno per alcuni dovrebbe esserlo, innato in ognuno di noi.
Quello era, è e sarà sempre il suo credo.Pace all’anima sua, ammesso che viva ancora in lui.
Ma il tutto non finisce qui.
Viene accertato che Berlusconi aveva conosciuto la giovane sua interlocutrice Perla Pavoncello, in uno alla sua famiglia benestante, nel corso di una sua visita ad una comunità ebraica romana per cui appare del tutto lecito pensare che il duetto sia stato preparato prima della trasmissione televisiva sin nei minimi particolari.
Se tale ipotesi rispondesse al vero il fatto assumerebbe dei contorni più disgustosi atteso che il padrone del PDL con quella battuta aveva offeso non la sua partner bensì tutte le precarie da lui stesso create.
Cornute e mazziate !
Inoltre la Pavoncello è stata presentata nella lista Alemanno che concorre per l’elezione del sindaco di Roma; dopo le polemiche suscitate dall’indegno duetto aveva deciso di non candidarsi più ma le liste erano già state presentate e lei figurava al 47° posto.
Ma tanto, replica il fascista candidato sindaco e con lui tutto il PDL in coro, la ragazza, studentessa universitaria nella facoltà di Scienza della Comunicazione, è troppo in basso per essere eletta, un nome riempitivo e basta; però nelle elezioni comunali non è stato ancora scippato il voto di preferenza per cui il nome della Pavoncello potrebbe ottenere, mi auguro di no, tutte le preferenze necessarie per essere eletta consigliera comunale.
La politica avanspettacolo da burini finisce qui.
Ma altre ragazze molto più intelligenti della “precaria” per modo di dire, si muovono;appartengono al Ministero dell’Ambiente e, guarda il caso, stavano compilando 581 domande di stabilizzazione di altrettanti precari che lavorano presso questo ministero.
Il fac-simile della domanda presentata da questi precari ebbe così ad essere la base della seguente
ISTANZA di MATRIMONIO
Roma, 13 marzo 2008

RACCOMANDATA A.R.
Egr. Sig. miliardario Pier Silvio BerlusconiVice Presidente Mediasetviale Europa, 4620093 Cologno Monzese MI
Sue proprie mani
Oggetto: Istanza di matrimonioai sensi delle dichiarazioni del candidato premier del PDL Silvio Berlusconi, equivalente all’offerta al pubblico nel corso del programma "Punto di Vista" del Tg2 del 13 marzo 2008.

La sottoscritta ____X Y__________________, nata a __Roma______ il 00/11/ 19XXresidente a ______Roma________, in Via Tal dei Tali _________________________, (Codice Fiscale_____________________), lavoratrice precaria della Repubblica italiana,facendo seguito alle seguenti dichiarazioni del candidato premier del PDL Silvio Berlusconi nel corso del programma "Punto di Vista" del Tg2 del 13 marzo 2008 a me paternamente rivolte :
"Io, da padre le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".
PREMESSO
che
SONO IN POSSESSO DEI REQUISITI COSI’ COME RICHIESTI ATTRAVERSO LE SUDDETTE DICHIARAZIONI :

1- STATUS DI LAVORATRICE PRECARIA ;

2- LODEVOLE SORRISO divenuto oramai a prova di bomba in quanto più volte sperimentato nel corso dei moltissimi colloqui volti ad ottenere il rinnovo del contratto di lavoro.
CHIEDE
di poter
CONTRARRE MATRIMONIO
con Lei e, nelle more dell’espletamento della cerimonia, di poter essere da Lei dotata di un congruo assegno di mantenimento.
Si allega a tal fine una foto attestante il requisito del lodevole sorriso che, in ogni caso, potrà anche meglio valutare visionando la cassetta contenente la registrazione della trasmissione in parola.
Si dichiara altresì di non aver inviato analoga istanza ad altro milionario.
In attesa di un Suo sollecito riscontro Le invio i migliori saluti.
SEGUE FIRMA ………….…….

Non è dato a noi poveri mortali di conoscere l’esito di questa iniziativa ma, come dice il proverbio, il tentar non nuoce e questo detto l’hanno fatto loro le nostre ragazze; alle volte anche le favole diventano realtà.
Ma chissà quante precarie tenteranno il colpaccio !
Infine, al di là dell’ironia, penso effettivamente al futuro di questa Perla di ragazza.
Interrogata da alcuni giornalisti alla fine della trasmissione su cosa ne pensasse della risposta dell’ipotetico padre ha risposto prima con un sorrisino e poi ha detto che, in ogni caso, stimava lo stesso Berlusconi.
Mi chiedo se:
- costei, che si è prestata al gioco, abbia la mente a posto ovvero si trovi in un evidente stato di sudditanza psicologica, in poche parole di plagio;
- quanti del “Popolo della Libertà”si trovino in tale stato di rimbambimento .
Ricordo tempi passati in cui appena un tizio dalla camicia nera si affacciava ad un qualsiasi finestra veniva acclamato da milioni di persone, quasi tutto il popolo italiano era ai suoi piedi e quelli che non abboccavano al suo amo erano inviati, per dirla alla Berlusconi, in “villeggiatura”e poi dai militi repubblichini nei campi di sterminio.
A questo suo predecessore nella carica di leader maximus, allora si usava chiamarlo DUCE, al cui grido è stato accolto giorni addietro dalla Destra di Storace e lui se la rideva compiaciuto, finì come finì e Fini lo sa bene.
L’intera nazione gli si ribellò.
Oggi in molti parlano di fascismo senza averlo provato in prima persona; va bene lo stesso ma il non aver respirato l’aria di allora,la polvere dei palazzi che cadevano colpiti dalle bombe sganciate dalle fortezze volanti USA, allora nemiche, chi non ha visto centinaia e centinaia di morti, vittime innocenti di una guerra voluta solamente da uno e dai suoi fedelissimi
- Martino non ti ricorda nulla tutto ciò-
estratti da sotto le macerie, le retate con cui SS e repubblichini assieme catturavano i giovani italiani per condurli nei campi di lavoro in Germania o addirittura nei campi di sterminio, chi non ha avuto parenti impiccati perché “partigiani”, chi non ha avuto il padre, facente parte dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, abbandonato a sé stesso da una specie di re datosi alla fuga, ricercato assieme ai suoi colleghi dalle SS, può avere anche la tentazione di parlar bene del fascismo.
Aggiungo infine che il fascismo si annida, spesse volte anche inconsapevolmente, nelle menti di molti perché non è solo l’appartenenza ad un partito che lo può distinguere facilmente bensì, più generalmente, nella maniera di pensare e di operare in ogni campo e non solo in politica.
Incurante di ogni norma di legge salvo che non appartenga ad una di quelle volute fortemente da lui; e guai a chi tenta di toccagliele.
Anche questo è fascismo !
MENO MALE CHE C’E’ BERLUSCONI
gracchiano i suoi camper in giro per l’Italia;
hanno proprio ragione perché, se proprio lo volete sapere,
è una persona unica al mondo.
FINI
spedito in una fogna e poi ripescato per interessi propri del capo
lo aveva definito settimane fa come un comico che non fa neanche ridere.
Aveva ragione, perché fa piangere milioni di persone.

giovedì, marzo 20, 2008

Confindustria

CONFINDUSTRIA
Alla presidenza del sindacato imprenditoriale verrà eletta per la prima volta una donna
EMMA MARCEGAGLIA

che ha ottenuto il 95% della dichiarazione di gradimento da parte dell’esecutivo. Prossimamente si terranno le votazioni per la sua effettiva nomina da parte del mondo imprenditoriale.
Nel frattempo, data la novità assoluta, si è deciso di cambiare per tutta la durata del mandato della Marcegaglia anche l’emblema dell’organizzazione che diverrà
da quello che è stato sino ad oggi
da così
a
così



mercoledì, marzo 19, 2008

Lotta alle droghe ed al fumo


LE BUONE NOTIZIE
Le ricerche atte a creare sicuri vaccini contro l’uso di droghe sono in atto da tempo ma sino ad ieri non si era riusciti a raggiungere tangibili risultati.
La lotta contro la tossicodipendenza non può non passare anche attraverso sistemi che immunizzino l’eventuale soggetto predisposto all’assunzione di sostante stupefacenti anche perché trattasi di un sistema “sicuro” che dà i suoi benefici effetti in tempi immediati.
E’ dal 1995 che negli USA, precisamente presso l’università di Houston, si sta lavorando alacremente al fine di realizzare un vaccino anti-cocaina che però, una volta esaurite positivamente le previste prove della sua efficacia su un certo numero di persone dedite all’assunzione di questa sostanza stupefacente, potrà essere immessa sul mercato non prima di due od al massimo tre anni.
Lo sperimentatore è un docente di neuroscienze che, dopo vani tentativi, si è reso conto come l’unico sistema per bloccare l’assunzione di cocaina sia la creazione di un siero contenente anticorpi capaci di aggredire le molecole dello stupefacente ed eliminarle prima ancora che le stesse raggiungano il cervello dove si generano gli effetti tipici della dipendenza ad ogni droga.
Anche in Europa vi sono studi paralleli per combattere l’uso di altre droghe e finanche della nicotina.
In una prima fase questo vaccino verrà sperimentato per uso terapeutico ma si ha fiducia di poterlo utilizzare anche in fase di prevenzione, incominciando per esempio ad iniettarlo alle cocainomani in attesta di un bambino in modo da preservare il feto dalla contaminazione della “polvere bianca” nonché sugli adolescenti ad alto rischio.
Ci vuole del tempo, certo, ma mi pare che si sia trovata la strada giusta per combattere questa piaga che miete vittime in tutto il mondo.

Tanto per non parlare sempre di politica

RICERCHE ORIGINALI

Un tizio, che si cela sotto uno pseudonimo, ha avuto una idea balzana, quella di voler ricercare via internet sulle

il numero di persone che in Italia posseggono determinati cognomi un po’ strani.
La ricerca, in ogni caso alquanto relativa perché non tutti intendono oggi far pubblicare le proprie generalità sugli elenchi telefonici per la difesa della loro privacy, ha dato comunque risultati divertenti.
Eccovi qui di seguito le voci richieste e le conseguenti risposte:
LADRI
in Italia non ci sono LADRI !!!
GAY
in Italia ci sono 347 GAY
RICCHI
in Italia ci sono 467 RICCHI
POVERI
in Italia non ci sono POVERI !!!
CAZZONI
in Italia ci sono 15 CAZZONI
AQUILE
in Italia non ci sono AQUILE !
BRUTTI
in Italia ci sono 532 BRUTTI
ma, in compenso,
in Italia ci sono 3801 BELLI
STUPIDI
ha in Italia non ci sono STUPIDI !!!!!!!
però
in Italia ci sono 31 ANIMALI
COGLIONI
in Italia non ci sono COGLIONI !!!!!!!
tuttavia
in Italia ci sono 15 CAZZONI
3 SCEMI
58 MASCALZONI
ma
in Italia non ci sono
né LADRI né ROMPIPALLE !!!!!!!!!!
MALATI e SANI
in Italia ci sono 8 AMMALATI
contro i 1117 SANI

meno male

martedì, marzo 18, 2008

I punti salienti del programma del PDL - 3

I PUNTI SALIENTI
del
PROGRAMMA ELETTORALE
del
PDL
Terza parte
Punto 11
MISSIONI MILITARI ALL’ESTERO

Invieremo in ogni zona già presidiata dai nostri militari altri contingenti e ritorneremo subito in IRAQ; è un regalo di buonuscita che tutti noi dobbiamo, al mio carissimo amico Bush.
Ma stavolta invieremo in sovrappiù anche un’armata altamente specializzata

munita di nuovi mezzi da combattimento ultramoderni.

Non sono carriarmati come quelli che prima dello scoppio della seconda guerra mondiale alcuni falsi gerarchi fascisti , che in realtà erano dei comunisti, fecero vedere a quel galantuomo di Mussolini ovunque egli andassi per ispezioni, sempre gli stessi che, nottetempo, venivano spostati di sede.

Questi diabolici comunisti, al soldo di Stalin, volevano, per incoraggiarlo a dichiarare la guerra al mondo intero, dargli la prova che l’Italia era una vera e propria potenza mondiale, anche se poi gli scarponi dei soldati, per via dell’autarchia resasi necessaria a seguito delle sanzioni inflitteci dalla Società delle Nazione, la vecchia ONU, avevano le suole di cartone.

Così, una volta crollato l'impero fascista e con esso la democrazia, potevano instaurare sulla nostra sacra terra la dominazione comunista.
Dovete fidarvi in proposito così come so che vi fidate delle mie parole perché io di balle non ne ho mai raccontate.
I mezzi di trasporto delle nostre truppe saranno poi ultracorazzati e ben mimetizzati rispetto a quelli attuali; pensate per esempio che quelli inviati dal ministro dell’Unione del centrosinistra erano piccoli e fragili come delle minuscole farfalle mentre ora manderemo dei veri colossi; avete presente gli elefanti ?
Beh, si assomigliano molto

Punto 12

LAVORO PER TUTTI
e
MENO PESANTE
perché è notorio come la maggior parte degli infortuni sia addebitabile alla stanchezza che arreca al lavoratore meno lucidità e, quindi, una limitata percezione dei pericoli che lo circondano


Uno staff per ogni chiodo piantato è il mio motto:
1- Capo applicatore targa
2- Tieni applicatore di primo grado
3- Guardone capo
4- Viceguardone
5- Addetto alla livella in capo
6- Addetto alla livella in seconda
7- Direttore di lavori
8- Direttrice dei lavori
9- Tieni scala in prima
10- Tieni scala in seconda
11- Tieni scala in prova
Credo che bastino per la sicurezza del capo applicatore e della targa ma se me lo chiedete ne metto ancora degli altri, tanto poi sarà il committente a pagare la troupe di lavoro, cioè voi stessi.

Punto 13
ATTIVITA’ RICREATIVE
e
TEMPO LIBERO

Anche se le mie televisioni con moltissimi programmi terresti, digitali e satellitari vi terranno compagnia per ben 10 ore delle 12 che vi rimarranno liberi dal lavoro,
le mie società off-short delle isole del Caimano offriranno agli appassionati di sci esperienze irripetibili
anche se ancora non hanno ancora risolto il problema del ritorno sulla terra.
Tuttavia posso assicurarvi che sono in trattative con il mio amico Putin per vedere di creare un’altra mia azienda di trasporto che consentirebbe anche il viaggio di ritorno a mezzo Sputnik.
Per chi ama il mare per ora dovrà fare, come sto ripetendo in giro, che dovrà per adesso rinunciare ad andarci e gli deve bastare di farlo in una vasca da bagno.
Chi avesse solo una doccia, una mia ditta potrà vendergli a rate settimanali una vaschetta con la quale potrà con un piede alla volta farsi un bel pediluvio.
Io, purtroppo, non posso più fare miracoli perché il numero che il Padreterno mi aveva assegnato in dotazione l’ho subito esaurito per tutelare i miei interessi dall’attacco famelico di quei maledetti comunisti.
Ma qualcosa farò ancora, i miei illusionisti sono già al lavoro per preparare qualche altra sorpresa.
segue