domenica, ottobre 11, 2009

Dire e poi disdire

SI, NI, SI e NO

forse

PIU’ SI CHE NO

o

PIU’ NO CHE SI

Chiedo venia.

A me capita oramai spesso di leggere o sentire una notizia X per poi rileggerla o sentirla smentita o camuffata bellamente onde farla intendere in maniera del tutto opposta alla prima versione.

Un noto giornalista ha definito questa strana procedura, che poi nulla ha di nuovo ma che si ripete ciclicamente a seconda delle fasi politiche,

LA REGOLA D’ORO DEL POPULISMO.

Ma vediamo quale sia il succo di siffatta regola.

LA STAMPA DEL REGIME

Relativamente alla

MAGISTRATURA

E’ una Giustizia che non sbaglia mai, incorruttibile, quando condanna Guido Boffo, ex direttore di Avvenire, con una sentenza risalente a molti anni addietro

“per molestie telefoniche”

mentre diviene un’accozzaglia di corrotti o di faziosi ( uso le parole del giornalista ) quando si interessa (doverosamente)

di un qualcuno piuttosto che di un altro per

“annullare il voto popolare”.

Relativamente alle

TASSE

Pagate le tasse perché sono necessarie allo Stato ( lo dice la Costituzione );

anzi, no, non pagatele, perché sono esose.

Relativamente al

TIPO DI VITA

Siate prudenti ma…….

abbiate il coraggio e gli estri della pazzia !

Cercatevi, rivolte alle donne, un buon marito,

anzi, meglio un miliardario.

SEGUIRE LE TENDENZE, ANCHE SE SPESSO EQUIVOCHE , DEL POPOLO SOVRANO

E’ LA MAGNA CARTA BERLUSCONICA ED ANCHE IL PREZZO DA PAGARE AL POPULISMO.

Relativamente alla

GUERRA

Al popolo non piace che si muoia in guerra.

Uno dei tanti sbrindellati capoccia della maggioranza propone il ritiro delle nostre truppe seduta stante dall’Afganistan.

Ma il capo dei capi deve tenere buoni rapporti con l’alleato americano ed allora, contrordine compagni, anzi camerati !

Forse c’è anche che questa guerra, dichiarata finita e vinta da Bush nel 2003,

finisca effettivamente e la pace porti milioni di antenne TV sui tetti, anche sui minareti.

Poi, tanto per non cambiare stile, ci si lancia contro l’opposizione disfattista ed antitaliana.

Relativamente al

DIRITTO DI CRITICA

Come se fosse il contenuto di una norma costituzionale non solamente mai scritta ma neppur ipotizzata prima d’ora,

tutta l’informazione deve essere regolata, disciplinata responsabilizzata, certamente quella degli altri,

mentre il gran sultano appiccica l’abbronzatura alla moglie del Presidente abbronzato americano.

Ma ce n’era bisogno visto che tutti hanno occhi per vedere che ha la pelle di colore diverso dalla nostra ?

O non per appagare con parole di stampo razzista in un sol colpo Lega e fascisti ?

Relativamente alla

OPPOSIZIONE

Un giorno la dà per morta ed il giorno dopo impedisce di governare.

Si potrebbe continuare all’infinito, parlando per esempio di moralità, di etica, e quant’altro, ma credo che non ne vale la pena.

Però oramai è regola fissa che dove va e va si becca sonori fischi.

Si sta cominciando a comprendere in giro che la politica di questo tizio fa acqua da tutte le parti; anzi si fa avanti il sospetto che la sua,

quanto meno nei confronti dei cittadini, è solo antipolitica in quanto mancante di concretezza, correttezza, responsabilità

( le colpe sono sempre degli altri)

di serietà.

E che il resto del mondo ci ride dietro per averlo imbarcato in un compito a lui del tutto improprio.

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