Reporters sans Frontieres
I meriti del sig. Berlusconi sono sotto gli occhi di tutto il mondo.
Infatti
l'Italia perde 14 posizioni in due anni.
Bel colpo ! Da record mondiale.
La prima è la Danimarca, ultima l'Eritrea.
L'Italia è nel mezzo, ma non si può dire che la nostra sia un'aurea mediocritas.
Reporters sans frontiers ha pubblicato oggi l'annuale rapporto sulla libertà di stampa nel mondo.
E l'Italia risulta scesa dal 44° al 49° posto della classifica:
dal 2007 il nostro Paese ha perso 14 posizioni.
Dall'altra parte dell'Oceano guadagnano terreno invece gli Stati Uniti: dopo l'insediamento del primo presidente nero alla Casa Bianca gli Usa risalgono la china dal 40° al 20° posto.
Nella lista nera ci sono i soliti nomi.
Peggiora la situazione in Iran (73°) e resta preoccupante quella dell'Iraq e dell'Afghanistan, dove i segnali di miglioramento continuano a essere troppo deboli e scarsi.
Per il terzo anno consecutivo il Turkmenistan, la Corea del nord e l'Eritrea (rispettivamente al 173°, 174° e 175° posto) chiudono la lista.
Un dato preoccupante riguarda però l'Europa, che una volta era
«in una posizione esemplare nel rispetto della libertà di stampa» e oggi si trova a retrocedere con «solo 15 paesi» nei primi venti posti della classifica
(erano 18 appena un anno fa).
Nel vecchio continente diversi Paesi come Francia (43° posto), Italia (49°), Slovacchia (46°) mostrano un progressivo restringersi degli spazi per la libertà di stampa e perdono progressivamente posizioni.
Come possiamo denunciare le varie violazioni nel mondo se non siamo irreprensibili noi stessi in prima persona?",
ha chiesto il presidente di Rsf, Jean-François Julliard.
Avanti così !
L’Eritrea si avvicina, è oramai a tiro, ma non per suo demerito bensì per il nostro.
Ci siamo accovacciati sotto i piedi di un ras che sta tarpando, uno dopo l’altra, le ali della nostra stampa un tempo libera.
Nessun commento:
Posta un commento