martedì, ottobre 13, 2009

S.P.Q.PDL

LA FAVOLA RACCONTATA DAL BASSO DEI BOSS

CIRCA LA SUA ELEZIONE DIRETTA DAL POPOLO

UNA LEGGENDA COSTRUITA A SUO USO E CONSUMO

PER GIUSTIFICARE TUTTI I SUOI COMPORTAMENTI

NON COERENTI CON LA NOSTRA COSTITUZIONE.

E, quand’anche rispondesse al vero tale sua affermazione, cioè ricalcasse il suo dire una qualche regola costituzionale vigente, dovrebbe specificare da quale popolo sarebbe stato eletto: è compreso anche quello dei rossi galli già di Vercingetorige ed ora di esclusiva proprietà, sia pure a parole, del suo amico leghista ?

Su la Repubblica di domenica 11 ottobre u.s. il

prof. ILVO DIAMANTI

con un suo eccellente articolo mette a nudo il refrain berlusconiano, tirandone poi le dovute coerenti conclusioni.

Tanto per intenderci Ilvo Diamanti, oltre ad avere il merito (scherzo) di essere nato nel mio stesso giorno e mese, ma 17 anni dopo di me, è un valente sociologo, politologo, saggista ed insegna come Professore Ordinario presso la facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino – di cui è anche prorettore -“Scienza Politica”.

Ma passiamo al dunque.

Le ultime esternazioni del basso boss contro tutto e tutti, a difesa del proprio intoccabile io, sono state:

1- Io non sono un “ primus interpartes”- semmai si sarebbe dovuto dire “milan-partes”- bensì un super partes tra i miei ministri perché io e solamente io sono stato eletto direttamente dal popolo.

Napolitano è stato invece eletto dal Parlamento (lo dice espressamente la Costituzione), anzi da una parte di esso, la sinistra.

2- Tutte le altre istituzioni dello Stato, Corte Costituzionale e Magistratura comprese, sono anch’esse tutte di sinistra.

Osserva il prof. Diamanti come l’ affermazione di essere stato eletto direttamente dal popolo sia solo frutto della mente di chi lo va blaterando da giorni in quanto questa affermazione contrasta con la nostra Carta Costituzionale, non essendo la nostra una Repubblica presidenziale.

Mi sembra a questo punto doveroso puntualizzare che se avesse ragione il bass boss ci sarebbe da chiedersi cosa ci starebbe a fare l’art. 92 della Costituzione che, al comma 2, così recita:

“Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”.

Una cerimonia pro spettacolo televisivo od un atto essenziale perché sia legittimamente costituito in tutti i suoi membri, Presidente del Consiglio compreso, il Governo della Repubblica italiana ?

Ma per Berlusconi basta ed avanza il voto dei suoi, punto e basta !

Infatti aggiunge il prof. Diamanti che oggi come oggi si vota per un partito od una coalizione ma non direttamente il premier anche se,

attraverso riforme non proprio “regolari”, dal 1994 il nome del candidato a tale carica risulta sulla scheda.

Però votiamo per il partito e/o per la coalizione.

Da ciò ne deriva che Berlusconi è stato eletto sì da un popolo ma limitatamente al Popolo della Libertà, e cioè da una maggioranza molto relativa.

Viene doveroso, per meglio comprendere l’ analisi sull’esito dell’ultima tornata elettorale del 2008 puntualizzare come le

statistiche dei risultati elettorali tengano conto:

- dei voti validi ottenuti da ogni lista;

- del numero effettivo dei votanti;

- del numero degli aventi diritto al voto, iscritti cioè nelle liste dei votanti di ogni sezione.

Ciò precisato, ecco l’analisi del prof. Diamanti.

Il PDL nelle ultime elezioni politiche del 2008 ha ottenuto il 37,4% dei voti validi ma solo il 35,9% dei votanti ed il 28,9 % degli aventi diritto al voto.

In verità, quindi, solamente 1/3 del “popolo nella sua generalità” ha votato il suo popolo.

Osserva infine il prof. Diamanti come sino al 2006 e prima di unirsi con AN Forza Italia non aveva mai superato il 30 % dei voti validi.

Nelle ultime elezioni europee, col voto proporzionale e con le preferenze, il PDL ha ottenuto il 35,3% dei voti validi ma il 33% dei votanti ed il 21,9 degli aventi diritto.

Berlusconi ha avuto 2.700.000 preferenze corrispondente al solo 25 % dei voti assegnati al PDL ma meno del 9 % dei votanti.

Tale risultato personale è il più basso dal 1994 ad oggi.

La conclusione è lapalissiana e cioè che Berlusconi non ha alcun diritto per parlare, o meglio nascondere le sue “porcate” dietro il nome del

POPOLO ITALIANO !

Che la smetta, quindi !

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