mercoledì, ottobre 07, 2009

Cronache dal futuro


CRONACHE dal FUTURO

1 GENNAIO 3000

Tutta l'area mediterranea è oramai, dalle Alpi alle Piramidi - come raccontava in una ode civile risalente all'epoca arcaica un tal Alessandro Manzoni – un'immensa distesa desertica,un Sahara – dall'arabo Sah'ra, il vuoto - senza confini territoriali.

L'effetto serra ha svolto, aiutato dall'ottusità dei politici del tempo che fu, il suo compito senza essere mai stato contrastato convenientemente.

E dire, viene raccontato dai nostri avi, che qualcuno di buona volontà c'era ma i protocolli stipulati ad acta, nessuno li ha mai rispettati e molte nazioni, tra le quali gli USA, non li avevano neanche sottoscritti.

Il protocollo di Montreal del 1987 :

si dice che avesse, quale dichiarato scopo, la protezione ed il mantenimento nella stratosfera dello strato di ozono, gas necessario per la sopravvivenza del genere umano e di ogni altra forma di vita terrestre, le cui molecole erano formate da tre atomi di ossigeno, di cui uno derivato da una molecola biatomica dello stesso ossigeno.

Una barriera creata come propria autodifesa dalla stessa natura atta a costituire un invalicabile ostacolo alle radiazioni dei raggi ultravioletti ( UV) provenienti dal sole.

Politici scellerati hanno fatto con i progetti e disposizioni tutto un fascio per gettarlo, quali fosse un insieme di carta straccia, nelle discariche assieme a tonnellate di rifiuti inquinanti; il tutto in nome di un egoismo nazionale ed in omaggio ad un certo progresso economico che, col senno di poi, ebbe a rivelarsi un vero e proprio sconvolgimento di ogni regola del vivere civile e democratico.

Valore dominante era riconducibile al paradigma secondo il quale un alto livello di potenza economica garantiva il dominio sulle popolazioni dell'intero mondo anche a causa della possibilità dell'uso di armamenti sofisticati in grado di terrorizzare la gran parte del resto dell' universo.

Il Protocollo di Kyoto,

sottoscritto nel 1997 da 84 Paesi, ma entrato in vigore solamente nel 2005, ebbe a trovare altri aderenti sì da raggiungere il numero totale di 146 Stati, USA esclusa.

Avrebbe voluto, con le su

e normative, combattere il c.d.

“ effetto serra”,

prevedendo delle soglie limite ai gas-serra - anidride carbonica, metano, fluorocarburi, protossido di azoto - sprigionati nell'atmosfera terrestre da attività produttive.

Un mix di elementi chimici che, mischiati al vapore acqueo, producevano dei combustibili fossili che, al contatto dell'umidità, si ritrasformavano in carbonio che a sua volta contribuiva ad aumentare l'effetto serra; un c

iclo continuo distruttivo dimostratisi alla fine, come irreversibile.

Infatti, anno dopo anno, secolo dopo secolo, ecco i risultati: un arido deserto che ricoprì tutto o quasi l'intero continente europeo ed africano.

Alcune popolazioni si salvarono, traslocando tempestivamente sui molti satelliti artificiali lanciati nello spazio, ma quelle più povere perirono inesorabilmente a causa di ricorrenti carestie e mancanza d'acqua.

Sono da allora trascorsi circa mille anni ed alcuni sopravvissuti si decisero di rimettere piede sull'oramai invivibile pianeta Terra per effettuare dei sopralluoghi.

Ebbero alcuni la fortuna di riscoprire le bellezze egizie, la Sfinge, i sarcofaghi dei Faraoni con tanto di corpi mummificati, tesori ancora intatti in monete e gioielli.

Altri furono meno fortunati perchè il territorio da loro esplorato conteneva solamente rovine; erano sul punto di ritornare indietro allorchè un urlo di gioia richiamò l'attenzione degli altri sfortunati esploratori.
Ritornarono sui loro passi e, non credendo ai loro occhi, ebbero la ventura di vedere un mausoleo più volte decantato in passato, per lo più ironicamente, da alcuni storici del tempo quali Indro Montanelli, Marco Travaglio e Vittorio Feltri.

Scavarono, ancora increduli della fortunata scoperta, con una certa sollecitudine e riportarono alla luce l'intero insieme di loculi; aprirono il più grande per dimensioni e maestoso ed ecco cosa si presentò ai loro occhi: la salma imbalsamata di un italico personaggio più volte arrivato sulla soglia di un trono da imperatore senza mai riuscire, per fortuna, a superarla.

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