giovedì, ottobre 08, 2009

Aveva cominciato col dire...

Gasparri:

"Se bocciano il Lodo Alfano?

Ci inventeremo un cavillo"

In fondo ha usato parole sincere.

Gasparri, presidente dei senatori Pdl, ha spiegato alla Summerschool del partito, cosa succederà se e quando la Corte Costituzionale dovesse bocciare il lodo Alfano, la legge voluta da Berlusconi per allontanare ogni possibilità di essere giudicato durante la permanenza a palazzo Chigi.

"Non so cosa farà la Consulta ma in qualche modo troveremo la soluzione.

Avendo un consenso forte supereremo un eventuale vizio negativo.

Troveremo un avvocato, un Ghedini o un Ghedoni, che troverà un cavillo".

A suo modo, chiarissimo.

Attualmente sono tre i procedimenti a carico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sospesi in attesa che la Consulta decida sulla costituzionalità dello scudo:

il processo Mills,

quello sui diritti televisivi Mediaset

e

la vicenda della presunta compravendita di alcuni senatori la scorsa legislatura.

In tutte e tre le cause sono state sollevate eccezioni di costituzionalità e quindi la decisione è stata sospesa in attesa che la Corte Costituzionale si esprimi.

Questo tempo addietro, il 03 settembre 2009.

Oggi, anzi sin da ieri sera, sappiamo tutti quale sia stata la sentenza della Consulta.

Nonostante le tonnellate di immonde accuse, del tutto prive di un sia pur minimo indizio, lanciate contro tutto e contro tutti, anche contro il nostro Presidente della Repubblica che in questa occasione non ha avuto ruolo alcuno, i giudici non hanno fatto altro che basare il loro giudicato su due articoli della nostra Costituzione.

Anche se citato per ultimo ma è il primo che venne leso dall’ex Lodo Alfano,

l’art. 3

che così letteralmente recita:

“TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA’ SOCIALE E SONO PARI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA,

DI RELIGIONE, DI OPINIONI POLITICHE, DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI”.

Credo che questa norma sia di una chiarezza tale che anche chi è a digiuno di ogni cognizione giuridica può comprenderla senza ulteriori spiegazioni.

L’altra motivazione, quella relativa all’art. 138, ha certo avuto una specifica e solida valenza ma si tratta di una norma cogente avente un carattere prettamente procedurale da lasciare, come commento, ai giuristi e non ai quei pseudo tali che ieri hanno sparato cretinate e nient’altro.

Io avevo, sin dal momento della sua promulgazione, una netta convinzione circa l’incostituzionalità di questo Lodo, così come quello “varato da Schifani”;

mi ero posto non come cultore del diritto ma come uomo della strada il seguente interrogativo attraverso una ipotesi scolastica:

“ Uno dei quattro beneficiari della normativa Alfano commette un omicidio.

Avremmo dovuto tenercelo in quello che sarebbe stato il suo posto sino alla scadenza del mandato ?”-

Certo, non si sarebbe potuto fare altrimenti.

Basterebbe questo per tacitare chi si sta lavando la bocca con insulti inconsulti.

GASPARRI,

a noi !

Oramai più che con un cavillo il tuo capo potrebbe cavarsela con un cavallo, discendente di quello “accudito” dalla pessima- anima di Mangano.

Ma non da accudire bensì per andarsene fuori dai piedi e rifugiarsi in uno dei suoi tanti paradisi fiscali a fare carriera come

“l’utilizzatore finale”

Ruolo, almeno questo, dove pare si sia comportato sempre al meglio delle sue residue possibilità.

Leggi ad personam ne sono state fatte tante, una delle quali non è ancora legge perché sta seguendo il suo iter parlamentare .

Mi riferisco a quella che impedirebbe ad una sentenza passata in giudicato di avere la sua valenza in altro processo a carico di altro imputato.

In buona sostanza tutte le prove raccolte nel processo di primo grado sfociato con la condanna dell’avv. Mills non varrebbero nell’altro ramo che vede coinvolto la presunta parte corruttrice, nella specie il nostro premier.

Il popolo c’è a destra, al centro ed a sinistra.

C’è chi sta bene e chi sta male ma occorre stare attenti a non spazientirlo; lo si può ingannare per un certo tempo ma poi reagisce inviperito.

Anche Hitler e Mussolini vennero eletti dal popolo ma questo non bastò loro per evitare la fine che fecero.

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