Censure ma non solo

SILENZIO STAMPA,

inteso in senso lato

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Un vecchio adagio tramandatoci dai nostri padri ci fa presente come

“IL SE ED IL MA SIA PATRIMONIO DEI MINCHIONI”.

Se avessi saputo prima ma non lo sapevo altrimenti mi sarei comportato diversamente, per esempio nell’espressione del mio voto.

Ma in questo caso non ha proprie colpe, anzi subisce quelle di altri.

I tempi cambiano e con esso anche gli usi ed i costumi.

L’evolversi in senso lato della informazione e dei suoi mezzi di trasmissione mediatica affida alla stampa, ma soprattutto anche alla radio ed a quella audio-televisiva, il compito di informare, educare, intrattenere tutti i cittadini affinchè sappiamo quello che accade in primis nel nostro Paese e, se possibile, anche nel mondo.

Ogni cittadino poi valuterà, a seconda della propria formazione culturale, ogni notizia che poi, una volta appresa, potrà più o meno gradire con le diverse conseguenze che la sua decisione potrà avere .

Questo meccanismo serve a far crescere la cultura ed il senso critico del destinatario di ogni messaggio.

Ma cosa accade quando la notizia c’è ma non viene diffusa ?

Un atto di pirateria mediatica che, a vantaggio di un qualcuno cui la notizia potrebbe arrecare un danno alla sua immagine, scippa al cittadino una parte della realtà in cui vive.

In pochi giorni si sono accumulate molte notizie che tutti i mezzi di informazione del regime, hanno taciuto; solo pochissimi quotidiani hanno ritenuto di doverle pubblicare:

Meno male !

LA PRIMA

La si è letta nel primo numero del neonato quotidiano

del

23 settembre 2009

INDAGATO GIANNI LETTA

il vice-ministro

da 10 mesi e nessuno ne parla.

I reati ipotizzati sono:

abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa.

Il procedimento penale è stato affidato ad un magistrato di Lagonegro.

Siamo ancora agli inizi e quindi è tutta da vedere quella che sarà la conclusione della fase istruttoria.

Ma resta il fatto che una tale notizia, pur a conoscenza dei maggiori quotidiani italiani, non è stata riportata ai lettori.

Una autocensura inconcepibile che lede il fine stesso dell’informazione piena e corrette di ogni notizia.

1/segue