mercoledì, ottobre 28, 2009

Le giuste reazioni della magistratura

Il pm Robledo replica al premier:

«Rossi, ma per il sangue versato».

Anm: «Accuse ridicole»

L'ultimo attacco, in ordine di tempo, di Silvio Berlusconi ai giudici nel corso della trasmissione Ballarò ha provocato reazioni indignate.

L'Associazione nazionale magistrati ha risposto, per l'ennesima volta, al Presidente del Consiglio ricordando che i magistrati rispondono

"solo alla legge e alla Costituzione"

e chiedendo che cessino le intimidazioni:

"E' ridicolo descrivere i tribunali come sezioni di partito".

"Se le nostre toghe sono rosse, lo sono per il sangue versato dai magistrati che hanno pagato con la vita la difesa della legalità e dei valori costituzionali, a cominciare da Falcone e Borsellino",

e di tutti gli altri che

"hanno perso la vita in nome della difesa della legalità",

ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo.

Il magistrato fu titolare di alcune inchieste su Berlusconi (tra cui quella sulle irregolarità nell'acquisto di diritti televisivi da parte di Mediaset).

Tra rabbia e indifferenza le altre reazioni al Tribunale di Milano, peraltro da sempre al centro degli attacchi di Silvio Berlusconi.

Nel corso della trasmissione, proprio nel giorno in cui la Corte d'Appello confermava la sentenza per l'avvocato inglese Mills accusato di aver ricevuto soldi dalla Fininvest per testimoniare il falso,

il premier aveva straripato con le affermazioni di sempre:

"l'anomalia italiana non sono io, ma i giudici comunisti, che rappresentano, insieme ai giornalisti di sinistra, la vera opposizione nel Paese".

E poi:

"Ma davvero Silvio Berlusconi è l'imprenditore più criminale della storia del mondo?".

***

Domanda proveniente dal suo subcosciente.

Ma proprio per questo del tutto retorica.

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