venerdì, ottobre 30, 2009

Fatti di casa e cosa nostra

QUANDO DUE PIU’ DUE FA QUATTRO

anche da noi

NELLA CONCLAMATA

REPUBBLICA delle BANANE

PROCESSO IN GRADO D’APPELLO

a carico del

sen. MARCELLO DELL’UTRI

imputato già condannato in primo grado per

“concorso esterno in associazione mafiosa”.

Accade di rado che in un procedimento penale in grado d’Appello venga riaperta la fase istruttoria.

Ciò avviene, di norma, allorchè vengono “a galla” novità probatorie ritenute di un certo rilievo dalla Corte ai fini di meglio inquadrare, anche con l’ausilio di nuovi strumenti probatori, la colpevolezza o meno dell’imputato e decidere, quindi, di conseguenza, con una maggiore certezza, attraverso una sentenza maggiormente sorretta da prove inoppugnabili.

La svolta del processo è stata originata dalla richiesta del Procuratore Generale, dr. Nino Gatto, di sentire in aula la testimonianza del pentito, collaboratore di giustizia, che risponde al nome di

Gaspare Spatuzza.

Tale richiesta, avvenuta prima della conclusione della sua requisitoria, è basata sul verbale di interrogatorio reso da Spatuzza in data 06 ottobre u.s. ai P.M. di Palermo; deposizione il cui verbale è stato prodotto ed acquisito agli atti del processo.

Come mai ?

Perché nel corso del suddetto recentissimo interrogatorio Spatuzza avrebbe indicato in

DELL’UTRI E e BERLUSCONI

i referenti politici di Cosa Nostra dopo le stragi del 1992.

Il pentito in questa occasione ha precisato d’aver appreso questa circostanza da tale Giuseppe Graviano in ben due occasioni; il primo durante un incontro nel quale presenziava anche il boss Cosimo Lo Nigro ed il secondo durante un colloquio avuto successivamente in carcere nel 2003 col fratello di quest’ultimo di nome Filippo.

La difesa Dell’Utri si sono vivacemente opposti a che l’istruttoria venisse riaperta ed alla sospensione della fase finale di discussione.

Ma la Corte ha ritenuto di riaprirla.

Vedremo cosa salterà fuori in prosieguo.

Ricordate cosa ho scritto ieri con il post dal titolo

MAFIA – STATO ?

Per comodità riporto qui quello più interessante, il finale:

La trattativa fra mafia e Stato proseguì anche nel 1993, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio.

Lo stesso Giovanni Brusca ha riferito di una missione affidata a Vittorio Mangano per poter mettersi in contatto con sue vecchie conoscenze al Nord”

Due più Due fa quattro, ed il gioco è fatto !

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