sabato, ottobre 17, 2009

Logica femminile colpisce nel segno

DEDUZIONE INOPPUGNABILE

Più che sugli articoli pubblicati sui quotidiani, il cui tenore è abbastanza prevedibile a seconda dell’appartenenza politica della testata, mi soffermo più volentieri a leggere quelle che vengono definite normalmente

LETTERE AL DIRETTORE

ovvero

DIALOGHI

perché la risposta viene data da altri.

In questi giorni ne ho letta una, scritta da tale Maura Marini, che nella sua semplicità, senza ricorrere a paroloni roboanti ed a quant’altro di simile, spiega un qualcosa che oggi è sulla bocca di tutta l’attuale maggioranza, premier in testa.

Titolo:

LA LEGGENDA DELL’ACCANIMENTO

“Ho sentito il giornalista Giannino ( Oscar, di estrazione PRI) ripetere che un certo accanimento verso Berlusconi c’è.

Vorrei rispondergli con un esempio.

Se Tizio rapina una banca una volta e viene sospettato di averla fatta lui quella rapina, dovrà fare una sola volta i conti con la giustizia.

Se Caio rapina una banca 100 volte e viene sospettato di essere stato lui l’autore di quelle rapine, dovrà fare i conti con la giustizia 100 volte per eventualmente dimostrare che lui non c’entra con quei reati.

Cosa vuol dire ?

Che c’è un accanimento verso Caio?”.

Su questa lettera non c’è alcun commento da parte del quotidiano; immagino per la circostanza che il ragionamento non fa proprio una grinza.

La logica femminile quasi sempre è perfetta e mai come in questo caso anche perché al di sopra di tutti c’è la

GIUSTIZIA

cui tutti, nessuno escluso, dobbiamo sottostare, piaccia o non piaccia.

Sul Palazzo di Giustizia di Milano si trova, a caratteri cubitali, questo scritto:

IURIS PRAECEPTA SUNT HAEC:

HONESTE VIVERE

ALTERUM NON LEDERE

SUUM QUIQUE TRIBUERE.

Chi vuole intendere intenda.

Questo scritto è sopravvissuto al fascismo; non vale più oggi per il solo fatto che il tizio in questione sia il

Presidente del Consiglio ?

Ci hanno tentato con due lodi entrambi incostituzionali; adesso chiamano a raccolta il popolo: un tentativo maldestro che già una volta diede agli stessi personaggi una clamorosa sconfitta.

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