sabato, giugno 24, 2006

Ipse dixit

Scampoli di vita contemporanea - 1


E' un berluscotto ?




Visto l’ennesimo insulto rivolto dal leader del centrodestra a tutti quegli italiani che non la pensano, fortunatamente, come lui occorre chiedersi se esista oggi in una Italia, nonostante tutto ancora democratica, un qualcuno che possa arrogarsi il diritto di esternare impunemente, a più riprese, frasi altamente infamanti nei confronti di milioni e milioni di italiani.
Il ledere la loro dignità con frasi contenute nel contesto di discorsi ampiamente e dettagliatamente riportati dai media potrebbe anche integrare un evento penalmente perseguibile ma non è certo questa la sede più adatta per dissertare su questo tipo di argomentazioni; infatti, quello che ai più interessa è il taglio politico che ad esse si debbono attribuire e, soprattutto, se chi l’ha pronunciate abbia o meno quella personalità etico-morale che potrebbe, al limite, giustificare o addirittura legittimare questo suo ricorrente ricorso ad epiteti e frasi considerate universalmente come infamanti.
Ma veniamo al nocciolo della questione e chiediamoci se il Cavaliere disponga o meno di quel carisma etico-morale per dare lezioni comportamentali ai “coglioni” o a quelle persone “indegne di chiamarsi italiani” che voteranno NO al prossimo referendum confermativo della c.d. “devolution”.
La storia è lunga e piena di episodi “storici” che la dice lunga su questo personaggio, politico pro domo sua e dei suoi amici leghisti e destrorsi.
Montanelli diceva di lui: “Silvio Berlusconi è un mentitore professionale; mentisce sempre anche a se stesso , al punto da credere alle sue stesse menzogne”; e Montanelli non era certo un comunista.
Berlusconi diceva di se stesso: “Io dico sempre cose sincere, anche perché non ho buona memoria e dimenticherei le bugie. Ci si può fidare di chi usa la menzogna nel corso della lotta politica ? La gente deve fidarsi di chi dice la verità”.

22 ottobre 1990, la Corte d’Appello di Venezia lo riconosce colpevole di falsa testimonianza per aver dichiarato avanti il Tribunale di quella città il falso per aver negato la sua iscrizione alla Loggia massonica P2; reato dichiarato estinto dal provvedimento di amnistia approvato nel 1989.
In un Paese di cui questo personaggio si è dimostrato “fedele servitore” il reato di falsa testimonianza da parte di una qualsiasi Autorità pubblica comporta un impeachment: il reo viene cacciato via mentre in Italia il reo amnistiato entra a palazzo Chigi.
Berlusconi entrò a far parte della P2 nel 1978 e pagò regolarmente, nonostante le sue contrarie dichiarazioni, la quota – tessera ammontante a £. 100.000.

…………..la carriera continua a puntate ...............ed intanto:

NO alla devolution se ci riteniamo veramente dei degni italiani

domenica, giugno 18, 2006

I boomerangs del Cavaliere


Dalla serie: i boomerangs del Cavaliere e la guerra portatrice di “democrazia” in Iraq.

Aveva cominciato col dire:

"'Già da settembre cominceremo una progressiva riduzione del numero dei nostri soldati in Iraq'. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della trasmissione televisiva 'Porta a Porta': 'Ne ho parlato con Tony Blair, ed è l'opinione pubblica dei nostri Paesi che si aspetta questa decisione'" (comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio, 16 marzo 2005)."Abbiamo annunciato un piano progressivo di ritiro delle nostre truppe che si concluderà entro la fine dell'anno: un piano concordato con gli alleati e con il governo iracheno" (Silvio Berlusconi, Ansa, 28 febbraio 2006).
Conclude oggi col dire:

"Il ritiro delle truppe italiane dell'Iraq è una fuga ingloriosa, che rischia di apparire come una vittoria dei terroristi, una resa al ricatto criminale. Non è solo un errore, ma un'evasione di responsabilità per compiacere la sinistra antiamericana. L'Italia con la sinistra al governo torna a essere l'Italietta del passato" (Silvio Berlusconi, 7 giugno 2006).

Da “Carta Canta” – Rubrica tenuta da Marco Travaglio su La Repubblica.it

Che coerenza ! Dette da lui andava tutto bene, ripetute dagli attuali governanti, dagli agli untori ! Un’altra “spallata” andata miseramente a vuoto
Certo che, sparando centinaia di minchiate al giorno, risulta al nostro “fine dicitore” alquanto difficile raccapezzarsi a fine mese e costruire un discorso serio e coerente, in sintonia con le precedenti dichiarazioni.
I nostri avi ci hanno tramandato molta della loro saggezza attraverso molti detti divenuti proverbiali; uno di questi afferma che “al bugiardo occorre buona memoria”.
Ma se la testa è completamente vuota, che fare ? Sopportare, sopportare, sopportare ?

sabato, giugno 03, 2006


BUTTIGLIONE, la faccia di pietra filosofale del centrodestra


Dalla serie: ultime parole famose/2
"E' possibile vincere contro Chiamparino, perché Torino è stanca di lui, del sistema di potere del centrosinistra e in tanti sono già pentiti di aver votato Unione alle politiche di aprile" (Rocco Buttiglione, Udc, candidato per il centrodestra a Torino, Il Giornale, 28 maggio 2006).
Risultato: Chiamparino rieletto al primo turno col 66,6 % dei voti.da “Carta Canta” – rubrica tenuta da Marco Travaglio su La Repubblica it.

Commento.
Il coro dei buggerati; ed in qual misura !
Le solite spacconate dettate dalla supponenza di essere i migliori di qualsiasi loro avversario.
Il buon Rocco è un tizio tosto però, bisogna pur riconoscerlo; dopo essersi presentato a Bruxelles nelle vesti di designato, anche lui dall’Unto del Signore, a rappresentante l’Italia nella Commissione Europea, ce lo hanno rimandato indietro per direttissima dopo alcune risposte date alle domande degli esaminatori, ritenute parecchio meschinelle.
Ma l’uomo dalla pietrosa faccia non demorde e va, indomito ad affrontare a Torino il sindaco uscente sicuro di farcela alla grande; di cipiglio ce ne mette tanto che però nulla gli è valso, anzi, quantunque non ce ne fosse stato ancora bisogno, il suo spocchioso comportamento non ha fatto altro che rimarcare la sua pochezza politica allorquando è lontano dalle tonache della Curia vaticana.
Avesse accennato un qualcosa sul programma preparato dagli esperti della destra, ma forse non l’aveva nemmeno letto perché da lui non ritenuto necessario per battere hiamparino; infatti, secondo lo stile berlusconiano, quelli del centrodestra presumono di vincere solo parlando male del candidato avversario e di tutto il centrosinistra, il resto è tempo perso: bisogna andare sempre al sodo senza badare ai fronzoli dialettici ! Questo è l’imput del capo padrone..
Così adesso abbiamo un altro trombato, anzi pluritrombato sia a livello europeo che a livello della città della Mole; poveretto lui, e Torino che piange….dalla gioia d’averla scampata alla grande.
Forza forzisti, fascisti neo ed ex, leghisti, udiccini casinisti, diccini, tavvisti, neo socialistidestrorsi, continuate così per favore che ci fate godere enormemente!
Dai Rocco che prima o poi la sorte sarà benigna anche per te e per tutta l’Italia, se …..ti ritirerai in un convento.

venerdì, giugno 02, 2006

L'ultima cena di Moggi


Ma che fine ha tatto il Cenacolo di Leonardo ?
Sempre di fretta,era da molti anni che non mettevo piede nella basilica di santa Maria delle Grazie di Milano per poter rivedere il Cenacolo di Leonardo.
Uscendo giorni fa dalla Cattolica, dove mi ero recato per salutare un vecchio amico, ancora sulla breccia come docente,mi venne l'idea di farvi una capatina , disponendo di qualche ora libera.
Ma appena, entrato nella sala del grande refettorio, fui letteralmente colpito dallo stupore nel vedere che al suo posto, sulla vecchia parete spesso umida, tromeggiava un'altra "ultima cena" , di ignoto autore, che sottopongo adesso alla vostra attenzione :

I nostri antichi avi dicevano che "de gustibus non est disputandum" ma, con tutto il rispetto, mi sembra che a tutto ci debba essere sempre un limite, anche alla decenza!

giovedì, giugno 01, 2006

Perle elettorali


dal sit0:






Alemanno: Roma sara' il nuovo "laboratorio del centrodestra"
Una vittoria di Pirro. La frase di Francesco Storace per definire la vittoria alle elezioni politiche del centrosinistra sintetizza in maniera efficace l’inconsistenza di un risultato che sicuramente non riuscirà a garantire la governabilità del Paese per più di un anno. Dalle urne è spuntato un esito che non si aspettava nessuno, frutto di un lavoro di cinque anni lungo e difficile e sintomo di un sentire comune: l’Italia non vuole consegnare se stessa nelle mani del centrosinistra. A livello regionale la vittoria della Cdl è ancora più significativa: dopo nemmeno un anno l’egemonia di Marrazzo comincia già a mostrare i primi segni di cedimento e il tanto decantato “Modello Roma” si è rivelato in realtà più fragile di come lo si dipinge. Dopo che Alleanza Nazionale si è confermata come il primo partito del Lazio, ci attende una sfida ancora più ardua: riconquistare la città di Roma. Fondamentale, a questo scopo, è il ritrovamento dell’unità interna nello schieramento di centrodestra. Gli alleati devono mettersi attorno un tavolo e ritrovare la coesione, lo slancio vitale che permetterà di sconfiggere l’egemonia di Veltroni. I romani hanno dimostrato che non si rassegnano facilmente, recuperare la convinzione e la voglia di cambiamento sarà il primo passo per scrollarsi di dosso trent’anni di predominio della sinistra nella nostra città. Roma è la capitale del Cattolicesimo e necessita di un Governo che mantenga saldamente l’attaccamento ai valori ed alle tradizioni che la sinistra vorrebbe invece cancellare con un colpo di spugna. Proprio per questo l’impegno di Alleanza Nazionale sarà rivolto a fare della capitale il nuovo “laboratorio del centrodestra”, la vera fucina di idee e di iniziative da cui ripartiranno la rivincita e la voglia di riscatto fondamentali per incassare una nuova vittoria nell’appuntamento del 28 maggio.
Inserito il 14/04/2006 da Gianni Alemanno

Grazie, perché non ne aprite altri di “laboratori” in ogni parte d’Italia visto il lusinghiero successo ottenuto a Roma nelle ultime elezioni comunali !

Da “Carta Canta” rubrica di Marco Travaglio su La Repubblica.it

Le ultime parole famose: "Roma non è una città strutturalmente di sinistra. E ha la nausea dell'Unione" (Gianni Alemanno, An, candidato sindaco di Roma per il centrodestra contro Walter Veltroni, Il Giornale, 24 maggio 2006).

Risultato: Veltroni eletto al primo turno col 60% dei voti.(1 giugno 2006)