Don Ciotti:
"Il ponte? Unisce due cosche"
CASALECCHIO (BOLOGNA) –
"Quel ponte non unisce due coste ma due cosche".
Don Luigi Ciotti, presidente di "Libera", ha chiesto di posticipare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina per dedicare quelle risorse ad altre opere.
Lo ha fatto dal palco di "Politicamente Scorretto", la Tregiorni alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno in cui l'ideatore della rassegna, lo scrittore Carlo Lucarelli, ha rilanciato il suo appello per destinare alla cultura una parte dei beni confiscati alla mafia.
"Non ci sono soldi?
E allora perché non destinarli ad altre priorità?
- ha chiesto il sacerdote, in collegamento telematico con il Mei, il meeting delle etichette indipendenti in contemporaneo svolgimento a Faenza -.
Quel ponte rinviamolo un attimo. Perché unisce due cosche".
Ed invece servono asili, scuole, ferrovie, strutture che diano il senso della comunità, perché
"quella meravigliosa gente del sud non deve girare il mondo per lavorare, ma deve stare là".
PAROLE SANTE !
Ma, caro Don Ciotti, attento a quello che dici perché, secondo il verbo sacrilego del purtroppo nostro Premier, meriteresti di essere strozzato !
Non si sa mai, visti i venti impazziti che tirano in Italia.
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