Mi telefona un amico di Mosca:
“Ho visto su Internet che Berlusconi invita gli imprenditori a boicottare Repubblica. Perchè non invitate a boicottare Berlusconi?”.
Una battuta? Forse sì. Forse no.
E’ sempre desolante leggere le cronache d’Italia dall’estero.
Ma è ancor più desolante dover giustificare le notizie sempre più inquietanti che dal nostro Paese arrivano all’estero.
Come in Russia, dove sto lavorando.
Ormai, non passa giorno che non mi venga chiesto: che sta succedendo in Italia? E’ vero che sta tornando il fascismo?
Perchè gli italiani non si ribellano?
Figuriamoci poi quando dico che lavoro per Repubblica: devo spiegare perchè Berlusconi ce l’ha con noi;
dire come Berlusconi non solo voglia dominare l’informazione ma abbia intenzione di neutralizzare ogni forma di critica mediatica che lo riguardi;
e che ormai dedica in modo sistematico parte del suo tempo ad attaccarci e ad intimidirci, direttamente e indirettamente.
Oggi, per esempio, dovrò per forza aggiungere alle mie spiegazioni che il primo ministro italiano ha invitato gli imprenditori a boicottare Repubblica, come peraltro mi è già toccato fare.
Traduco la minaccia: non date più pubblicità al nostro giornale, colpevole di rivolgergli da mesi dieci domande alle quali mai ha risposto (non sto qui a riassumerle).
Vuole strangolarci.
E tutto, nel silenzio di un Paese che lascia fare, un silenzio complice, vigliacco.
Mentre i giornali del premier e quelli a lui vicino incitano persino all’evasione e all’illegalità – penso alla campagna contro il pagamento dell’imposta tv – l’opinione pubblica, addormentata dall’idiozia delle televisioni che sono quasi tutte controllate da B., lascia smantellare l’informazione che si ostina a non arrendersi.
La libertà di stampa non solo è la premessa della democrazia, ma ne è la sentinella. Il mestiere dei media è il controllo dei poteri, quelli politici, economici, militari, religiosi,
“in nome e per conto dell’opinione pubblica”:
un compito che infastidisce i potenti.
Il controllo dei media in un certo senso è quasi istituzionale, fondamentale perchè si affianca agli altri organi di garanzia dello Stato, gli stessi che Berlusconi vorrebbe delegittimare: la Corte Costituzionale, il Parlamento, la Presidenza della Repubblica. Per questo i sistemi totalitari, i populisti, i demagoghi, i fascisti, i mafiosi e i clericali vogliono manipolare e addomesticare l’informazione, ed abbattere la libertà di stampa.
Oh, lo so che adotto un linguaggio da boscaiolo della politica.
Ma d’altra parte, bisogna imbracciare l’accetta semantica per difendersi dalla rozzezza e dalle derive liberticide dei nostri governanti.
Non c’è più tempo.
Anzi, ho paura – come sostiene Bocca -che sia già tardi.
Spero, non troppo tardi.
E allora, perchè non provare a fare quello che stamani mi hanno suggerito? Berlusconi invita a boicottare Repubblica?
Rinviamogli la palla, come a tennis, quando si risponde al servizio dell’avversario, e capovolgiamo il suo appello:
boicottate Berlusconi.
Montanelli invitò gli elettori a votare la Dc, turandosi il naso.
Per boicottare Berlusconi, bisognerebbe tapparsi soprattutto le orecchie.
E smettere d’ascoltarlo.
Ps.: oggi va così, purtroppo.
Ricordo che questo governo italiano vuole imbavagliare anche Internet.
Ci sono ben tre disegni di legge (Alfano, Carlucci, Costa-Pecorella) in cui sono previste norme che mirano a soffocare la voce dei blog.
Perlomeno, in Russia, il presidente Medvedev – che ha un suo blog – dice che la voce dei blogger è indispensabile per captare e decifrare la voce della gente.
°°°
RIFLESSIONI MATTUTINE
Il che, aggiungo io e tutto dire !
Faremo in modo che anche le nostre voci divengano giorno dopo giorno sempre più flebili sino a tacere del tutto ?
Oramai siamo in mano ad personaggio che ha del tutto perso il lume della parte migliore dell’’intelletto, si, proprio quella che induce le persone a comportarsi in una certa maniera piuttosto che in un'altra, il più possibile aperta al dialogo, al confronto, senza che il confronto si tramuti in un dialogo accusatorio nei confronti dell’interlocutore di turno, chiunque esso sia.
Anche se per lui il dialogo è impostato sul seguente aut aut::
io ho deciso così, vi piaccia o no: prendere o lasciare.
Dialogo trasformato nell’ennesimo monologo !
Se così non fosse non avrebbe attaccato anche la stampa straniera che da ieri si sta sbizzarrendo contro di lui, ridicolizzandolo.
Leggete le testate dei loro giornali.
Ne ha combinate tante che c’è la possibilità di sbizzarrirsi contro di lui per alcuni anni !
Lui è lo zimbello ma noi che ce lo stiamo sopportando così per tanto tempo non siamo da meno.
Certamente in moltissimi ci marciano, arricchendosi anche loro, approfittando dei tanti scudi fiscali e di leggi, sia pur fatte su misura per lui, garantiscono un alto grado di immunità anche ai delinquenti abituali che, in questa Italia così ridotta, ci sguazzano !
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