E’ la donna più rifatta del mondo
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Cinquanta operazioni di chirurgia estetica per conservare intatta la bellezza dei vent'anni, anzi, per migliorarla.
A sottoporsi a tutti questi interventi, che l'hanno resa la donna più rifatta al mondo, è stata la 54enne americana Cindy Jackson, intervistata dal Sun.
Cindy racconta alla rivista inglese il suo percorso:
«A scuola i miei amici ridevano del mio grosso naso, e molte persone mi evitavano preferendo parlare con mia sorella, che era più bella di me.
All'epoca però non mi importava, ero un maschiaccio e in più non avevo difficoltà a trovare ragazzi che uscissero con me.
L'unica cosa che mi seccava era che l'Ohio era una realtà troppo piccola per me, ogni volta che vedevo un aereo passare pensavo:
"Dove sta andando? Dovrei esserci io su quell'aereo".
Volevo fare qualcosa di diverso».
La voglia di cambiare aspetto arriva nel 1976, a 21 anni, quando Cindy si trasferisce a Londra:
«Dopo qualche mese, diventai una cantante in un gruppo punk, in quel periodo vivevo di musica.
Arrivata ai trent'anni, però, tutte le mie insicurezze dovute al mio aspetto fisico vennero fuori prepotentemente.
Le persone belle hanno sempre il meglio dalla vita, solo perché quando sono nate hanno avuto il biglietto vincente nella lotteria genetica.
Io avevo 30 anni ma ne dimostravo 40, avevo le borse sotto gli occhi e i miei amici pensavano sempre che fossi stanca».
Nel 1988, dopo aver ereditato molto denaro dal padre, Cindy decide di sottoporsi alla prima operazione: occhi, gambe, addome e naso.
Da questo momento le operazioni si susseguono fino a raggiungere il numero record: 50.
«Sono stata ispirata da donne splendide come Joan Collins e Sharon Osbourne - ha detto Cindy - in una trasmissione televisiva ho incontrato Sofia Loren, e mi ha colpito la sua bellezza nonostante abbia ormai settant'anni.
La gente dice che si dovrebbe essere fieri di invecchiare, ma io non voglio invecchiare.
Non sono mai stata così felice - continua - ora ho una relazione con un musicista che ho conosciuto ad una festa a casa di un mio amico.
Viaggio spesso e amo la mia vita.
Spesso i ventenni mi fermano e flirtano con me credendo che io abbia la loro età».
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Vien da chiedersi:
come mai il nostro Premier, nonostante Scapagnini, Don Verzè col loro San Raffaele, medici americani e specialisti provenienti da tutto il mondo, è rimasto, direbbe se fosse ancora in vita ,
Fred Buscaglione
“ piccolo, piccolo, così….”
e così è rimasto, mal per noi.
Avrebbe potuto, una volta allungato, continuare a cantare o sulle navi o nei trani a gogo'.
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