Come accadeva a Napoli anche a Palermo le "montagne" di immondizia sui marciapiedi sono diventate una attrazione per i turisti che fotografano il degrado in cui si trova la città.
Lo sciopero dei netturbini di Amia Essemme e la crisi finanziaria del Coinres, il consorzio che si occupa del servizio nei comuni della provincia, hanno determinato l'accumulo di rifiuti con situazioni igienico-sanitarie al limite.
A Palermo in ogni strada, anche in pieno centro, i cassonetti sono stracolmi di spazzatura con la gente costretta a lasciare i sacchetti nei marciapiedi perché l'immondizia non viene raccolta da alcuni giorni. Anche la scorsa notte nei quartieri di periferia alcuni cittadini esasperati hanno bruciato i rifiuti che ormai vengono abbandonati anche di fronte alle scuole ed agli ospedali.
PROBLEMI ANCHE IN PROVINCIA.
La situazione non è migliore in molti comuni della provincia, dove la raccolta della spazzatura è ferma per i problemi del Consorzio che la gestisce, a cui l'Amia impedisce di conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo per un contenzioso economico.
C'è un clima di tensione tra gli stessi operatori; due giorni fa a Palermo alcuni lavoratori di Amia Essemme hanno aggredito gli operatori della capogruppo Amia, sollevando l'indignazione del sindaco Diego Cammarata e del Prefetto Giancarlo Trevisone.
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Come ebbi a scrivere in un mio post più di un mese fa,
è dalla fine di settembre, la situazione rifiuti è allarmante.
Posso affermarlo tranquillamente avendo visti con i miei occhi situazioni analoghe a quelle di cui alla foto, se non peggiori, mentre mi dirigevo verso il porto per imbarcarmi.
E le “petit bell'umett”
(bilinguismo poetico)
la tira giò anca mo’ col suo ponte !
Per far vedere le strade delle maggiori città siciliane lastricate con la monnezza.
E poi si lamenta che ci trattano a pesci in faccia; a lui non ancora ma a noi, poveri mortali, si in diretta non televisiva testa a testa !
Mi vengono da fare alcune riflessioni sulle recenti polemiche che non passa giorno scoppiano da noi ma le posterò domani.
Si può rimanere insensibili davanti a simili spettacoli ?
Se noi diciamo di no, figuriamoci cosa possono dire i turisti stranieri.
Le loro foto faranno poi il giro del mondo a ludibrio universale.
E diranno:
“Quanno u pisci fete d’a capa…..”
fete tutto.
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