MA C’E’ DELL’ALTRO
in quanto appare del tutto legittimo chiedersi come e da chi uno dei quotidiani di famiglia,
LIBERO,
abbia saputo, per poi pubblicarla immediatamente. la notizia secondo la quale
Berlusconi e Dell’Utri
risultavano iscritti nel registro degli imputati della
Procura della Repubblica di Firenze.
QUALCHE SPIFFERO
o
semplice
IMMAGINAZIONE ?
Anche se sin dalla prima elementare gli scolaretti sanno bene che
2 + 2 fa 4.
Proprio oggi il Corriere della Sera pubblica un’intervista avuta con l’ex Procuratore Nazionale Antimafia dr. Pieluigi Vigna, già Procuratore Capo a Firenze, il quale puntualmente precisa che:
“ se c’è di mezzo un reato di mafia l’indagato non può sapere di essere indagato per tutelare la segretezza delle indagini...”
Infatti, spiega il dr. Vigna, l’inchiesta sui mandanti occulti - archiviata nel 1998 – costoro vennero indicati con i nomi di
Autore Uno ed Autore Due.
Spiega Vigna che se si tratta di un reato qualsiasi, anche grave, si procede all’iscrizione nell’apposito registro delle generalità dell’indagato mentre, a norma del Codice di Procedura Penale, il nome dell’indagato per reati di mafia non compare.
Per la qual norma se qualcuno dovesse per ipotesi chiedere chi sia l’indagato in questi tipi di reati non potrà mai avere una risposta positiva.
Con ciò dovrebbe spiegarsi anche la risposta negativa del Procuratore della Repubblica di Firenze.
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