per le condizioni di vita nel 2009
Fonte ISTAT
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di febbraio 2009, permette di indagare alcuni comportamenti e aspetti
della vita delle famiglie italiane quali la soddisfazione per le relazioni
familiari e amicali, la situazione economica e i principali problemi della
zona in cui vivono.
L’indagine è stata condotta su un campione di 19 mila famiglie per un
totale di 48 mila individui.
In allegato sono disponibili la nota
metodologica con la strategia di campionamento e il livello di precisione
dei risultati.
Essendo il resoconto alquanto lungo mi sono permesso di dividerlo in quattro parti:
1. LA SODDISFAZIONE DELLA VITA QUOTIDIANA;
2- LA SODDISFAZIONE PER LA SITUAZIONE ECONOMICO-FAMILIARE;
3- PROBLEMI DELLE FAMIGLIE NELLE ZONE IN CUI VIVONO:
AMBIENTE, TRAFFICO, CRIMINALITA’;
4- TABELLE STATISTICHE CON RAFFRONTI RELATIVI AD ALCUNI ANNI PRECEDENTI.
famiglia, amici, salute, lavoro, tempo libero
è tradizionalmente molto elevata nel nostro Paese.
Le persone di 14 anni e più che nel 2009 si dichiarano soddisfatte per le relazioni familiari
sono infatti il 90,1% (di cui ben il 35,6% si ritiene molto soddisfatto),
mentre soltanto l’1,3% giudica questo tipo di relazioni per niente soddisfacente.
I dati, sostanzialmente stabili negli anni, mostrano un livello di soddisfazione che non si raggiunge in nessuna altra dimensione della vita dei cittadini.
La soddisfazione per le relazioni familiari è analoga per uomini e donne
ed è più alta tra i 20-44 anni, con un picco tra i 25-34 anni, in
cui la quota di molto soddisfatti è pari al 39,4%.
La percentuale di persone molto soddisfatte per le relazioni familiari,
inoltre, decresce passando dal Nord (40,1%) al Centro (36,3%) e
quindi al Sud (29,4%).
In particolare, le quote maggiori di individui
che si definiscono molto soddisfatti si rilevano in Trentino-Alto Adige
(46%), Friuli-Venezia Giulia (42,9%) ed Emilia-Romagna (41%); le
più basse in Puglia (25,4%), Molise (26,3%) e Calabria (28,2%).
Anche per quanto riguarda le relazioni amicali la quota degli
individui soddisfatti è molto elevata e tocca l’82,4%, con il 56,9% di
abbastanza soddisfatti ed il 25,5% di molto soddisfatti.
La soddisfazione è più elevata nelle fasce giovanili e via via decresce
all’aumentare dell’età.
è un aspetto per il quale le differenze di genere sono piuttosto evidenti.
È soddisfatto per questo aspetto della vita l’84,5% degli uomini
rispetto all’80,4% delle donne.
In particolare, gli uomini che si definiscono molto soddisfatti, sono il
26,6% contro il 24,5% delle donne.
Anche riguardo le relazioni amicali, le persone molto soddisfatte risiedono soprattutto al Nord (28,5%),
seguite da quelle del Centro (26,8%) e poi del Mezzogiorno (20,9%).
In particolare, si definiscono molto
soddisfatti i residenti in Trentino-Alto Adige (34,4%), Piemonte (29,7%) e
Friuli-Venezia Giulia (29,4%), mentre la quota più bassa di molto soddisfatti
si rileva in Calabria (19,8%).
Relativamente al proprio stato di salute,
il 79,7% della popolazione di 14 anni e più esprime un
giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatto),
mentre il 13,1% è poco soddisfatto e le persone per nulla soddisfatte sono pari al 4,5%.
La soddisfazione per il proprio stato di salute diminuisce al crescere dell’età
e raggiunge il minimo tra gli ultrasettantacinquenni, anche se emerge
comunque un 45,3% di appartenenti a questa classe di età che si dichiara
abbastanza soddisfatto delle proprie condizioni di salute e un 3,9%
che si dichiara molto soddisfatto.
Le donne dichiarano una soddisfazione sempre minore degli uomini anche a parità di età,
con differenze maggiori nelle età anziane.
Nel Nord la soddisfazione è più diffusa che nelle altre ripartizioni:
l’81,9% della popolazione si dichiara molto o abbastanza soddisfatto
del proprio stato di salute rispetto al 77,5% del Mezzogiorno e ciò
nonostante il processo di invecchiamento sia più avanzato nell’Italia settentrionale. Rispetto al 2008 il dato è rimasto sostanzialmente stabile.
Le quote maggiori di persone soddisfatte del proprio stato di
salute si registrano nelle regioni del
Nord-est: Trentino-Alto Adige (86,8%), Friuli-Venezia Giulia (83,6%),
Emilia-Romagna (82,4%) e Veneto (81,7%);
quelle più basse nelle regioni del Mezzogiorno,
in particolare Sardegna (71,7%), Calabria (73,1%) e Sicilia (76,1%).
Nel 2009 il 75,3% degli occupati si dichiara molto od abbastanza soddisfatti del proprio lavoro, un dato che risulta in lieve rialzo rispetto al 2008 (74,6%)soprattutto per l’aumento della quota di molti soddisfatti tra le donne (dal 14,9% del 2008 al 16,6%).
(MIA NOTA AVENTE UNA CHIARA CONNOTAZIONE POLITICA:
Non è per caso che l’aumento vertiginoso della disoccupazione renda molto più contenti, anzi soddisfatti, di prima coloro che il posto, bene o male che sia, se lo tengono ancora ben stretto ? ).
Gli individui che riferiscono di essere per niente soddisfatti si attestano sul 3,5%.
Le donne presentano un livello di soddisfazione più alto degli uomini
(76,4% contro 74,4%).
A livello territoriale, si evidenzia un graduale aumento dell’insoddisfazione passando dal Nord al Sud:
gli occupati molto soddisfatti sono, infatti, il 18,6% nel Nord,
il 14,9% al Centro e il 13,2% nel Mezzogiorno.
Al contrario, la quota di occupati abbastanza soddisfatti del proprio lavoro non presenta nel 2009 particolari variazioni territoriali.
Se al Centro la quota di occupati soddisfatti è pressoché
uguale tra i due sessi, sia nel Nord sia nel Mezzogiorno
è leggermente superiore tra le donne.
Per quanto riguarda il tempo libero
a dichiararsi molto o abbastanza soddisfatto è il 63,9% della popolazione,
una porzione molto più bassa dei valori relativi alle relazioni familiari e con amici.
Al contrario di ciò che accade sul lavoro, le donne sono meno soddisfatte degli uomini per quanto riguarda il tempo libero (62,1% contro il 66% degli uomini), soprattutto se lavorano (56,1% contro 58,4%):
come noto, il carico di lavoro familiare per le donne italiane è particolarmente schiacciante e tale da comprimere la quantità di tempo libero.
Il dato della soddisfazione per il tempo libero è sostanzialmente stabile rispetto al 2008.
A livello territoriale, il 38,0% dei residenti nel Mezzogiorno afferma di essere poco o per niente soddisfatto del proprio tempo libero,
mentre nel Nord la quota scende al 30,8%.
In particolare le quote di persone insoddisfatte sono più elevate in Puglia (40,1%), Sicilia (39,9%) e Campania (38,8%),
mentre gli individui che si ritengono maggiormente soddisfatti del proprio tempo libero risiedono in Trentino-Alto Adige (73,4%), Valle d’Aosta (71,7%), Liguria e Toscana ( 68,9%).
PRIMA PARTE
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