giovedì, dicembre 10, 2009

Natale si avvicina

IL TEMA DECEMBRINO
I regali di Natale


In tempi di crisi ci si arrangia, ricorrendo ai meno costosi e, spesso, anche alcuni di questi sono irraggiungibili non solamente da parte dei due milioni e passa di disoccupati ma anche da chi, con una famiglia con più figli, non riesce ad arrivare, con tutto quello che deve pagare, nemmeno alla fine della terza settimana del mese.
C’era la proposta di detassare la 13^ mensilità; qualcuno ha fatto finta di niente e, come dice il proverbio
NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI  NON VUOL SENTIRE.
Era quella richiesta in perfetta sintonia sia con l’attuale stato di disagio di milioni di famiglie che col clima natalizio  per molti avvertito solo con il luccicare delle lampadine colorate poste sui balconi, sugli alberi condominiali, sulle facciate di molti palazzi.
Per molti con le tasche vuote rimane così, per un perverso volere di stampo satanico da parte di chi oggi conta nelle proprie tasche soldi a palate, un dolore che spacca il cuore a causa dell’oramai consolidata consapevolezza di essere un inutile scarto umano.
Ma c’è chi regali li riceve !
E che regali !
Ce lo racconta in un suo editoriale
Concita De Gregorio
Direttore
De
L’UNITA’

Vi raccontiamo oggi, lo fa Claudia Fusani, la strana storia di un bizzarro regalo di Natale: un nastro, il file con le intercettazioni delle conversazioni fra Fassino e Consorte del luglio 2005 a proposito della scalata di Unipol a Bnl (saranno ricordate come quelle di "abbiamo una banca", anche se il contenuto testuale non è esattamente questo).
 È la vigilia di Natale del 2005.
In quel momento il nastro in un'unica copia è custodito dalla Procura di Milano in un luogo segreto, un archivio sigillato.
 Un imprenditore di alterne fortune, tuttavia, entra in possesso del file grazie ad un dirigente della Rcs, la Research control system, società di cui la Procura si serve per effettuare tecnicamente le intercettazioni:
 il dirigente chiede all'amico, che sa essere in contatto con la famiglia Berlusconi, di stabilire un contatto per recapitare il dono.
Il 24 dicembre si organizza l'incontro.
Stando a quel che finora ha chiarito la Procura di Milano, che ha aperto a fine ottobre un'inchiesta sulla fuga di notizie, il file sarebbe stato portato ad Arcore.
C'è una testimonianza, ci sono le celle telefoniche che confermano le chiamate dai telefoni dei protagonisti quel giorno a quell'ora in quel luogo.
Un regalo di Natale, appunto.
La procura ora indaga sul dirigente della Rcs che avrebbe materialmente messo a disposizione il file coperto da segreto.
Da chiarire anche chi lo abbia preso in consegna, quella sera, dagli ospiti che si sono dati convegno ai cancelli della villa.
 Qualche giorno dopo, il 31 dicembre, il contenuto di quel file fu divulgato dal Giornale con enormi risonanza e conseguenze.
Agli atti dell'indagine risultano anche alcune conversazioni tra l'imprenditore e un avvocato dello staff di Ghedini, conversazioni in cui si parla del «regalo».
Proprio la scorsa settimana alcuni nastri sono stati sottratti da una cassaforte della Procura.
Le «fughe» di materiali e di notizie, evidentemente, continuano.
Bianca Di Giovanni racconta oggi i preoccupanti intrecci tra due norme contenute nella Finanziaria blindata da voto di fiducia: il rientro dei capitali dall'estero coperto dallo scudo fiscale, denari di cui non si conosce la provenienza, e la vendita all'asta dei beni della mafia.
La legittima preoccupazione di chi segue la materia è che parte di quei capitali di ignota provenienza abbiano natura illecita e possano essere utilizzati a ricomprare i beni sequestrati alla criminalità attraverso dei prestanome.
 A questo abbiamo dedicato molte pagine, diverse volte la copertina.
Della storia della mafia racconta il nostro Dizionario arrivato oggi alla quinta voce: Sicilia.
Non smettiamo di ripeterlo: i soldi e la terra, il business passa da lì.
La Finanziaria che serve a fare cassa (che entrino soldi: non importa da dove vengono, non importa chi paga) non si preoccupa di investire su lavoro, famiglia, precari, scuola.
All'Aquila ci sarà oggi un consiglio comunale straordinario: neppure la promessa di sospendere il pagamento delle tasse da parte dei terremotati è stata mantenuta. Saranno più care, invece, e per tutti le bollette del gas.
Un altro Natale, quattro anni dopo, è vicino.

Nessun commento: