venerdì, dicembre 25, 2009

La X^ MAS

Rigurgito di nostalgia?

 La Mussolini: "Non c'è più la coda di paglia a destra"
Diliberto, Pdci: "Perde il pelo, non il vizio...".

Di Pietro: "Il suo cuore resta nero"


La gaffe di La Russa
"X Mas corpo di eroi"

di
GIOVANNA CASADIO




Un manifesto che inneggia alla X Mas

 Ignazio La Russa sostiene di non avere fatto nessuna gaffe.
A Livorno, alla caserma Vannucci, il ministro della Difesa ha elogiato i corpi militari speciali ricordando la Decima Mas:
 "Siete eredi della non dimenticata Decima Mas".

Un rigurgito di nostalgia, il ricordo rivolto a Junio Valerio Borghese, alla Repubblica sociale e agli ultimi colpi di coda del fascismo? 
La Russa nega.

Assicura di avere voluto solo riferirsi all'eroismo riconosciuto di quel corpo speciale.
"Come per El Alamein...".
Ma si accende la polemica.
Antonio Di Pietro gli dà del "cuore nero":
"La lingua batte dove il dente duole; ci si nasce..."
 E La Russa - militante nero sin da ragazzino, missino che ha condiviso la svolta di Fiuggi con Gianfranco Fini e ora l'approdo nel Pdl di cui è coordinatore - per il leader di Idv ed ex pm è

"un nostalgico". 
"È l'unico ministro della Difesa che negli ultimi trent'anni abbia ricordato la Decima Mas - si sfoga Ettore Rosato, del Pd - ed è una cosa che non fa onore neppure agli uomini del Comsubin", i militari incursori della Marina ai quali il ministro direttamente si rivolgeva.


"Non era necessaria questa lode in quel contesto, in nessun contesto". 
Duro il commento di Filippo Penati, coordinatore della segreteria del Pd:

"Davvero un elogio di cui non si sentiva il bisogno soprattutto da parte di un ministro della Difesa.
Avremmo preferito ascoltare parole che riguardassero un accenno ai nostri militari come presidio di democrazia piuttosto che frasi che portano a un passato che alla coscienza democratico di quei cittadini che amano la libertà - a cui si è rivolto recentemente lo stesso Berlusconi - non suscita alcuna nostalgia".
E Roberta Pinotti, ex presidente della commissione Difesa della Camera, democratica, rincara:
 "Ricordando che non è la prima volta e che poi, La Russa deve sempre precisare e chiarire, gli consiglierei di lasciare da parte le emozioni per un passato che l´Italia repubblicana ha combattuto e di concentrarsi sui messaggi da dare alle nostre Forze armate che rispondono alla Costituzione nata dalla lotta di Liberazione".

 "La Russa perde il pelo ma non il vizio...", rimarca il Pdci di Diliberto. 
"Macché nostalgie - ne prende le difese Alessandra Mussolini –

Ormai non c'è più la coda di paglia a destra.
I militanti ex An hanno fatto passi in avanti stabili:
 se c'è un riferimento è alla storia e lo si può fare.
 Fini ha fatto fare un percorso sostanziale.
E se una volta, molti della destra stavano attenti anche alla battuta, non io ma per me è stata anche una questione familiare - ribadisce la nipote del Duce - ora ci si può permettere una considerazione come chiunque, senza sospetti di nostalgie".
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Ma la migliore risposta data al ministro ed alla Mussolini in questa occasione non sono le   parole pronunciate dai politici di cui sopra, parole comunque condivisibili al 100 % ,ma da alcuni fatti realmente accaduti di cui non si fa più cenno alcuno.
Una delle “imprese”, ed altre, della X^ MAS ce le  ricorda  la







"Aveva tentato  con le armi di colpire la Decima":
questo il macabro cartello imposto al collo del partigiano biellese Ferruccio Nazionale, impiccato dagli uomini di Borghese sulla piazza del municipio di Ivrea il 9 luglio 1944.
 Il corpo di Nazionale fu lasciato sulla piazza a lungo, a scopo terroristico.
Il processo iniziato a Roma 1'8 febbraio 1948 contro Junio Valerio Borghese portò a conoscenza dell'opinione pubblica alcuni dei servizi più significativi resi dalla "Decima MAS" agli invasori tedeschi.
Nella sentenza di rinvio a giudizio le imputazioni erano, tra l'altro, di aver compiuto "continue e feroci azioni di rastrellamento di partigiani e di elementi antifascisti in genere, talvolta in stretta collaborazione con le forze armate germaniche, azioni che di solito si concludevano con la cattura, le sevizie particolarmente efferate, la deportazione e la uccisione degli arrestati, e tutto ciò sempre allo scopo di contribuire a rendere tranquille le retrovie del nemico, in modo che questi più agevolmente potesse contrastare il passo agli eserciti liberatori".
Diversi gli episodi di violenza criminale addebitati alla formazione di Junio Valerio Borghese.
Tra questi quelli di Valmozzola, con uccisione di dodici partigiani in combattimento ed esecuzione sommaria di altri otto partigiani catturati;
di Crocetta del Montello, con uccisione di sei partigiani e sevizie efferate di altri arrestati;
di Castelletto Ticino, con l'uccisione di cinque ostaggi;
 di Borgo Ticino, con l'uccisione di dodici ostaggi, oltre a "ingiustificate azioni di saccheggio ed asportazione violenta ed arbitraria di averi di ogni genere, ciò che il più delle volte si risolveva in un ingiusto profitto personale di chi partecipava a queste operazioni".
Condannato a una pena più che mite, Borghese poté riprendere, dopo un breve soggiorno in carcere, le sue attività contro la Repubblica.
QUESTA ERA LA X^ MAS.
Promossa dal ministro “cum laude”.
Credo che questi attuali ministri, perché non è il solo, rapiti ed ossessionati da un delirio di onnipotenza, alle volte, anzi spesse volte, perdono il senso della realtà in cui oggi viviamo:
UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA NATA DALLA RESISTENZA.
Comunque
BUON NATALE ANCHE A LORO
nella speranza che si ravvedano e lavorino per il bene di tutti.
E’ questo che desiderano i veri democratici !


2 commenti:

alberto biraghi ha detto...

La Russa è un fascista, quindi parla da fascista. la Russa non è il male, è un sintomo. Il male è un governo che mette un fascista al ministero della difesa. E un governo che condanna Facebook dove si "inneggia all'odio" e lascia che La Russa inneggi alla Decima Mas, che l'odio la praticato ammazzando la gente.

Quanto a Penati, la sua reazione è tutt'altro che dura. Io l'ho trovata indecente. Che il centrosinistra commenti una simile porcheria nostalgica dicendo "non si sentiva il bisogno" mi fa pensare che nel Piddì sia rimasto ben poco della tradizione partigiana. Chiedere le immediate dimissioni di la Russa sarebbe stato il minimo. Ma Penati, si sa, ha sempre trovato difficile schierarsi, soprattutto a sinistra. E' più facile prendersela coi Rom e i clandestini.

Anonimo ha detto...

la gaffe di la russa non poteva essere più inappropriata. che relazione c’è tra la decima mas e il comsubin? proprio nessuna! intanto la decima mas faceva parte della marina invece il comsubin non fa parte della marina. la decima era un corpo di incursori, invece il comsubin non sono un corpo di incursori. l’origine della decima fa parte della storia d’italia, invece l’origine del comsubin non fa parte della storia d’italia. La decima ha dichiarato di sé stessa di non essere né regia né repubblicana, né fascista né badogliana , il comsubin di sé non ha dichiarato proprio nulla. la russa insomma è davvero un ignorante! conclusione: cercate di non farlo parlare quell’uomo lì altrimenti continuerà a dirne delle grosse.