Flavio Soriga
scrittore
Diavoli di Nuraiò (Il Maestrale , 2000, Premio Calvino),
Neropioggia (Garzanti, 2002 Premio Deledda Giovani),
Sardinia Blues (Bompiani, 2008, Premio Mondello Città di Palermo).
Un suo racconto, Il Nero , è presente nell’antologia di scrittori italiani e statunitensi
“Il lato oscuro” ,
pubblicato da Einaudi e curata da Roberto Santachiara.
Un suo racconto è anche presente nel numero della rivista Panta
dedicata al cinema:
da quattro anni organizza, con alcuni amici, il festival Settembre dei Poeti di Seneghe.
QUANDO SCOMPARE L’ODIO
Lui afferma che scrive tra una trasfusione e l’altra.
Non mollare, caro Flavio, perché verrà anche il momento che il sole apparirà ancora su di noi per illuminare i nostri pensieri per il bene di tutti-
“Qualche giorno fa, a Roma, sono andato a piedi da Termini al Pigneto, era una bella mattina ed avevo pensato di comprare una bicicletta ma poi, non ce n’erano di usate, ed allora niente.
Ho perso due ore, ma non le ho perse: ho camminato sotto il sole, e la città era bellissima, i colori forti di maggio e le donne e gli uomini nei mercato rionali facevano la spesa e molti sorridevano, e io cercavo di immaginare la loro vita, i loro sogni e le loro paure, e questo è una parte del mio lavoro, che è il più bello del mondo: inventare le storie, cercare di raccontare la realtà anche con l’invenzione, e, se è possibile, scovare un po’ di poesia in un lunedì qualunque.
IO NON INVIDIO NESSUNO. IO NON INVIDIO E NON ODIO I POTENTI,
soprattutto, e vorrei scriverlo qui, nel caso qualcuno di loro leggesse queste righe, o chi pensa per loro i comunicati stampa:
IO HO IL CORAGGIO DI INVIDIARE
chi ha il coraggio di stare bene con niente,
chi ha la saggezza di offrire il poco che possiede a chi possiede ancora meno;
io invidio qualche attore e qualche cantante e qualche regista, anche, certo, perché fanno lavori da sogno, ma non quelli tra loro che si avvelenano perché vorrebbero ancora di più, e non stanno mai bene;
io invidio alcuni anziani del mio paese felici d’aver passato una guerra ed essere ancora qui;
io invidio chi ha una salute di ferro;
chi è amato dalle donne per qualche misterioso motivo ma non per i suoi soldi, o il suo potere, mai soltanto per questo;
io invidio i donatori di sangue che fanno quello che fanno senza chiedere niente, e chi aiuta i figli dei migranti a scuola, ogni giorno,a sentirsi parte di questo Paese nonostante tutto, a non sentire sulle proprie spalle di studente nemmeno un grammo di pregiudizio e diffidenza;
io invidio i perdigiorno, forse, un po’.
Ma no, davvero:
NON ODIO E NON INVIDIO NESSUNO.
www.flaviosoriga.it
110, lode e pubblicazioni !
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