LO CHEF CONSIGLIA
Le domande su Papi, e intanto del PIL a meno 5,9 ci dimentichiamo.
SAVERIO LODATO
Camilleri, da noi il “cherchez la femme” è diventato un “cherchez le chauffeur” (nei panni di Elio Letizia).
Il mitico giornalismo anglosassone stava cambiando direzione, con il Times che faceva dire ad Anna Palumbo:
«Spero che Berlusconi possa fare per mia figlia ciò che non ha potuto fare per me».
Poiché la signora, in altra intervista, ha ricordato quando Noemi fu concepita («la notte fra il 2 e il 3 agosto.
Nove mesi dopo: una bimba bellissima di 3 chili e 250 grammi»), sembrava fatta.
Ma il Times ora dice che la sua fonte è un giornalista italiano, che si sono capiti male, e si scusa.
Tutto il giornalismo è paese, ma è pur vero che questo è un caso “a prova di giornalismo”.
ANDREA CAMILLERI
La frase, ispirata alla Sibilla cumana, che la signora avrebbe detto al Times era piuttosto ambigua.
Nel ’90 lei, già sposata, era una sorta di velina in una tv napoletana.
Può darsi che Berlusconi, ancora non sceso in campo, e tutto preso dal suo impero mediatico, le fece intravedere un radioso futuro a Mediaset, non mantenendo poi la promessa?
Che quindi la signora nutrisse la speranza che almeno sua figlia non fosse buggerata, come spesso accade a quelli cui Berlusconi promette qualcosa?
La signora ha dichiarato di ricordare la notte in cui Noemi fu concepita.
E poiché, fino a oggi, l’Arcangelo, quello di “Annunciazione, Annunciazione!”, non è stato ancora tirato in ballo, vuol dire che ebbe la necessità di una collaborazione maschile.
È proprio l’identità del collaboratore accertato che fa nascere molte illazioni.
Perché la signora ha un ricordo così netto?
Si trattò di qualcosa di eccezionale?
La ritrattazione del Times aggiunge domande a domande.
Che fanno dimenticare agli italiani che il Pil è calato a meno 5,9; che i nostri salari sono i più bassi d’Europa.
Le domande su Papi, e intanto del PIL a meno 5,9 ci dimentichiamo.
SAVERIO LODATO
Camilleri, da noi il “cherchez la femme” è diventato un “cherchez le chauffeur” (nei panni di Elio Letizia).
Il mitico giornalismo anglosassone stava cambiando direzione, con il Times che faceva dire ad Anna Palumbo:
«Spero che Berlusconi possa fare per mia figlia ciò che non ha potuto fare per me».
Poiché la signora, in altra intervista, ha ricordato quando Noemi fu concepita («la notte fra il 2 e il 3 agosto.
Nove mesi dopo: una bimba bellissima di 3 chili e 250 grammi»), sembrava fatta.
Ma il Times ora dice che la sua fonte è un giornalista italiano, che si sono capiti male, e si scusa.
Tutto il giornalismo è paese, ma è pur vero che questo è un caso “a prova di giornalismo”.
ANDREA CAMILLERI
La frase, ispirata alla Sibilla cumana, che la signora avrebbe detto al Times era piuttosto ambigua.
Nel ’90 lei, già sposata, era una sorta di velina in una tv napoletana.
Può darsi che Berlusconi, ancora non sceso in campo, e tutto preso dal suo impero mediatico, le fece intravedere un radioso futuro a Mediaset, non mantenendo poi la promessa?
Che quindi la signora nutrisse la speranza che almeno sua figlia non fosse buggerata, come spesso accade a quelli cui Berlusconi promette qualcosa?
La signora ha dichiarato di ricordare la notte in cui Noemi fu concepita.
E poiché, fino a oggi, l’Arcangelo, quello di “Annunciazione, Annunciazione!”, non è stato ancora tirato in ballo, vuol dire che ebbe la necessità di una collaborazione maschile.
È proprio l’identità del collaboratore accertato che fa nascere molte illazioni.
Perché la signora ha un ricordo così netto?
Si trattò di qualcosa di eccezionale?
La ritrattazione del Times aggiunge domande a domande.
Che fanno dimenticare agli italiani che il Pil è calato a meno 5,9; che i nostri salari sono i più bassi d’Europa.
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