Berlusconi
Papà di Noemi al Mattino:
Ecco la mia verità
Nel 2001 ho perso un figlio e allora ci è stato molto vicino
Elio Letizia, il papà di Noemi, rompe il silenzio e decide di raccontare quando e perché ha conosciuto il presidente Berlusconi.
Lo fa in un'intervista a Il Mattino.
Una decisione, dice, presa "per difendere la mia famiglia e fermare questo fiume di falsità che da un mese ha travolto l'esistenza di una ragazza che ha appena compiuto 18 anni".
"Dico chiaro e tondo che mia figlia è illibata - continua Letizia - il resto sono solo illazioni.
(...)
Nessuno può smentire questo, da Veronica Lario in giù".
E sulle tante voci che si sono rincorse in questi giorni precisa:
"Se vogliono si può fare la prova del Dna".
(se sua figlia Noemi ci sta, essendo oramai maggiorenne)
La prima volta che Letizia ha incontrato Berlusconi fu nel 1990 in un'occasione pubblica in qualità di pre
sidente del Milan.
Poi, nel maggio 2001, in piazza Plebiscito a Napoli, si avvicinò a Berlusconi dopo un comizio elettorale e "gli chiesi se potevo portargli in dono delle cartoline antiche.
Mi disse - ricorda - di prendere contatti con la segreteria attraverso una guardia del corpo per sapere dove portare il regalo, così feci".
Poi, il 28 luglio del 2001, Yuri, il figlio 19enne di Letizia, morì in un incidente stradale schiantandosi con la sua auto sulla Salaria mentre rientrava al distaccamento dell'aeronautica militare del Monte Terminillo dove svolgeva il servizio di leva.
"Feci arrivare la notizia al presidente e due giorni dopo mi viene recapitata una lettera scritta a mano da Berlusconi - aggiunge - una lettera accorata, toccante.
Credo sia nato quel giorno il mio rapporto con lui".
A Natale, poi, Letizia in compagnia della moglie e della figlia si recarono a Roma per delle compere e fu allora che presentò loro il Cavaliere.
"Lui disse a Noemi, che allora aveva dieci anni, 'Considerami come il tuo nonnino'.
Allora intervenni e dissi:
'Nonno mi sembra ingeneroso, meglio che lo chiami papi".
(ma non aveva dichiarato, credo se mal non ricordo al Messaggero, che Noemi chiamava tutti papy ?)
E in merito alle cena a Villa Madama, Letizia precisa che la figlia "aveva espresso il desiderio di vedere una sfilata di moda dal vivo e avevo chiesto al presidente se poteva accontentarla.
Fummo invitati a Roma.
Noemi andò a Villa Madama e io rimasi a Palazzo Grazioli con Alfredo, il maggiordomo, a vedere la partita dell'Italia".
E la festa del Milan?
"Era il giorno in cui Noemi era stata convocata per il provino a Retequattro con Emilio Fede al quale era stato inviato un book di foto insieme ad altre decine di ragazze per diventare 'meteorine'.
Erano partite in aereo Noemi e sua madre.
Dopo il provino furono invitate alla festa. (...)
Qual è lo scandalo?".
Anche il lettore più sprovveduto, leggendo questa nuova versione dei fatti, non può che porsi una domanda semplicissima.
Perché, se le cose fossero andate proprio così, questa ennesima versione sia venuta fuori oggi e non subito ?
Una storia tanto semplice e plausibile che avrebbe sin sul nascere smorzato ogni congettura maliziosa ma si è preferito far “montare” un caso: ma perché ed a che pro ?
Ricerca di una gratuita pubblicità per la figlia?
Incapacità degli attori di questa vicenda di imbastire da subito una favola credibile sino a che è saltato fuori un novello Andersen capace di scrivere un toccante racconto ?
Lo scandalo sig. Letizia sta anche qui.
E poi le domande la Repubblica erano state poste a Berlusconi e non a Lei, papà Letizia, come mai si è deciso a parlare a distanza di un certo tempo nello scorrere del quale se ne sono state dette tante da ogni parte interessata, l’una contrastante con l’altra.
E poi c’è dell’altro che le è sfuggito o che, volutamente, lo ha volontariamente sottaciuto.
Le smentite di una delle parti interessate lasciano il tempo che trovano senza il becco di una prova credibile.
La visita in Sardegna assieme ad una moltitudine di altre ragazze nell’area sarda di proprietà del premier ?
A che pro ?
Guardi che a me, come a tanti altri, non gliene frega proprio nulla né di lei né della sua famiglia.
E’ il premier, o meglio, è la sua figura morale quello che ci interessa.
Perché nei Paesi civili chi ricopre incarichi politici di comando deve avere comportamenti cristallini e di una moralità assoluta.
La vita privata, a certi livelli, diviene di interesse pubblico e non ci si può difendere dagli attacchi solamente insultando i cittadini che chiedono spiegazioni, come è solito fare il vostro papy.
E poi quel book di foto lasciate sul tavolo del cavaliere !
Una colpevole dimenticanza.
A quando la prossima versione ?
Si è reso conto di essersi trovato invischiato in una storia più grande di lei e della sua famigliola ?
Voi siete liberi di vivere come meglio vi aggrada ma Berlusconi, lasci perdere, deve per la carica che ricopre rendere conto non solo a noi italiani ma a tutto il mondo delle spiegazioni verosimili e non con le sue solite bugie da Pierino la peste.
Nessun commento:
Posta un commento