sabato, gennaio 23, 2010

Favara, la città dell'agnello pasquale

 fratello si è salvato.
A Favara in provincia di Agrigento, soccorritori all'opera

"Il bambino ce l'ha fatta. Le sue sorelline, invece no".
Così spiegano i carabinieri del comando provinciale di Agrigento, rispetto alle operazioni di soccorso che hanno interessato il centro di Favara, dopo il crollo di una abitazione, avvenuto stamane.
Secondo quanto riferito dai militari Giovanni Bellavia, 11 anni, che è stato portato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita. Marianna di 14 anni e Chiara, di 3, invece sono decedute.
 "Per la più piccola, che pure era stata ritrovata ancora viva, a nulla è servita la rianimazione",
hanno spiegato con commozione i carabinieri.
Il comandante Mario Di Iulio, su Skytg24, aveva raccontato le operazioni in diretta, che avevano fatto sperare per il bene della bimba.
 I genitori dei tre, Giuseppe e Giuseppina Bellavia, sono rimasti feriti nel disastro,
ma le loro condizioni non desterebbero preoccupazione.
"Hanno assistito all'intervento dei soccorsi",
ha detto l'ufficiale dell'Arma.
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Tanto per avere conferma di quanto il cervello mi portava a pensare ho voluto vedere a quale formazione politica appartenesse la Giunta di Favara.
Ho avuto conferma come la mia sensazione fosse esatta:
leggo:
Partito: Centro Destra (Liste civiche).
Le cronache parlano che a causare il crollo è stata la vetustà dell’immobile che insisteva in pieno centro cittadino - quartiere chiamato “calvario” da tempo ad alto rischio.
 La zona in cui è avvenuto il crollo, detta «del calvario», è da tempo ad alto rischio.
 Erano già cadute le case adiacenti a quella crollata sabato.
La palazzina della famiglia Bellavia era composta da un magazzino sotterraneo, un pianterreno e due piani superiori.
 Maurizio Cimino, della protezione civile regionale, che è sul luogo del crollo, sostiene che la casa era inagibile e che alcune opere di consolidamento effettuate sui piani superiori hanno reso ancora più critica la situazione.
 «Le fondamenta marce - dice - non hanno più retto e la casa si è accartocciata su se stessa».
Pare che la famiglia avesse da tempo fatto richiesta di assegnazione di una casa popolare che non gli è stata assegnata perché non erano, a detta del sindaco, in graduatoria !
Adesso sono entrate nella graduatoria in Paradiso due anime innocenti.
Ma credo che questo disastro non basti in quanto per averla, a quanto pare, doveva morire nel crollo tutta la famiglia !
Scusate l’ironia ma, io ancora bambino, ho visto estrarre dalle macerie tanti corpi inanimati di bambini come me ed alcuni ancor più piccoli !
L’inchiesta giudiziaria che si è subito incardinata accerterà quanto è doveroso conoscere per risalire ad eventuali responsabilità di natura penale.
Soldi ed energie sprecate, tanto col processo breve cadranno in prescrizione anche ogni responsabilità per la morte delle due bambine.
E gli altri, i responsabili, vissero felici e contenti.


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