giovedì, gennaio 07, 2010

Abbiamo un Premier sdoppiato



  
            LE VOCI DELL’ODIO

Abbiamo capito:
 “odio”
è non dire bene, bravo, bis!”
alle leggi ad personam.
E’ rifiutare la raffigurazione dei giudici, Corte Costituzionale e
Capo dello Stato
come strumenti eversivi della sinistra;
di più:
è non ravvisare in tale raffigurazione un esempio della
politica dell’amore.
E’ non gradire di essere definiti
“coglioni”, “farabutti” o “èlite  di merda”,
 ed è non ravvisare in tali definizioni altri esempi
di politica dell’amore, così come in quella di
“disturbati mentali”
per i giudici.
E’ sottrarsi al ruolo di odiatori assegnato nei talkshow.
E’ non accettare che a fare la morale contro la politica dell’odio
sia un partito che sommerge di insulti straniero, rom, e chi li difende.
E’ non accettare lezioni di politica dell’amore da quanti,
durante il governo Prodi,
coprivano di ingiurie e minacce , in Parlamento e fuori,
 i senatori a vita rei di votare per la maggioranza (tacciata di brogli).
E’, in breve,
NON PIEGARSI AD UNA AMOREVOLISSIMA TRACOTANZA.

Una lista di esempi che hanno deliziato in questo ventennio le sue opposizioni di turno.
Mi convinco sempre di  più che il premier attuale riesce benissimo a parlar male dei suoi avversari politici e delle stesse istituzioni dello Stato, descrivendoci  
puntualmente tutti i difetti presenti in lui stesso.
Una specie di autobiografia su quanto di pessimo c’è in lui e, per liberarsene, attribuisce il tutto ai suoi avversari.
Montanelli ebbe a dire che quest’uomo era ed è un mentitore incallito ed a forza di dire bugie finisce poi per crederle come vere.
Ma qui il suo “peggio” lo imputa ad altri, come dimostrano le precise puntualizzazioni dello scrittore
ENZO COSTA
  

Nessun commento: