mercoledì, febbraio 04, 2009

Parole vuote e parole indegne

PARLARE A VANVERA
(detto toscano risalente al 1500)

A parte le dispute sul suo reale significato, mi sembra che oggi sia divenuto la caratteristica che contraddistingue sia la maggior parte dei nostri politici che dei commentatori di notizie in TV; anche molti cittadini comuni non sono esenti da questa specie di epidemia che interessa ogni regione della nostra, salvo la Lega Nord che non la riconosce come tale, Italia.
Fanno da contro altare il Papa re, la sua Curia e le varie commissioni vaticane e qualche cardinale sparso un po’ qua ed un po’ là, che la considerano come una cosa loro, ed infine Berlusconi che la ritiene tutta sua.
Nel commentare la notizia relativa al rogo di un indiano innescato a Nettuno da tre giovani è stato detto che questi tre criminali appartenevano a delle brave famiglie.
La famiglia, credo, che sia composta oltre che dai due genitori anche dai loro figli.
Mi chiedo se queste tre sono delle brave famiglie, o perbene, che hanno creato e cresciuto tre giovani “belve” senza cervello e privi di ogni traccia morale sì da ritenere che fosse lecito dar fuoco ad una persona indifesa per solo divertimento, per essere cattive famiglie cosa avrebbero dovuto fare ?
Droga, alcool hanno devastato il loro cervello sino al punto da perdere di vista il valore di una vita umana.
Ma i genitori dov’erano ?
Possibile che non se ne siano mai accorti che stavano allevando tre bestie ?
E’ oggi l’insieme di tante cose che crea un clima irreale e criminale facente presa su individui cui fa comodo seguire questa ondata barbarica di odio e di sopraffazione del diverso fomentata proprio da chi avrebbe invece interesse a che ciò non accadesse mai.
Non è con la repressione che si può fare piazza pulita di tutto e di tutti, non è con l’attuale sistema carcerario che si strappa l’erba inquinata ma con opportuni interventi educativi che dovrebbero essere anche applicati su molti dei nostri governanti.
Oramai tutto sfugge loro di mano e non sanno porre alcun rimedio per far risorgere una vita serena senza più doversi guardare alle spalle.
Bisogna essere più cattivi contro l’immigrazione irregolare; già anche lui, il leghista meno peggio è divenuto il “più peggio”, dimostrando così, anche se non ce n’era più bisogno, anche la sua inadeguatezza al ruolo assegnatogli.
In risposta ad una lettera con la quale un lettore esternava, dopo aver letto le dichiarazioni dei tre giovani accusati di tentato omicidio - con una serie di aggravanti tra le quali quelle dei “futili motivi”- d’aver provato lo stesso raccapriccio alla vista della scena di Profondo Rosso quando una bambina aveva trafitto, uccidendola, una lucertola.
Gli risponde il Prof. Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica e sistemica, esperto altresì in problemi derivanti dal disagio giovanile:
“Parole indegne dette a distanza di poche ore da quando, nella stazione di Nettuno, tre poveri idioti hanno dato fuoco ad un indiano.
Loro però hanno rischiato in proprio e sono in galera, lui continua a fare il ministro e usa queste dichiarazioni per aumentare la sua popolarità.
Quello che viene da chiedersi, a questo punto, è il tipo di reazione che un Paese democratico dovrebbe avere di fronte a queste manifestazioni di irresponsabilità…..
Le punizioni corporali non sono più possibili , pentirsi o avere vergogna delle proprie azioni richiederebbe livelli di moralità che Maroni non ha.
Quello che qualcun altro dovrebbe avere un sussulto di dignità nei confronti di un ministro che si comporta con la crudele stupidità di quelli che uccidono. Gli indiani o le lucertole”.
Il culto della personalità, la sottovalutazione di un tipo di cultura s-fascista imperante, l’incapacità di dare a chi deve avere per diritto quel lavoro che secondo la nostra Costituzione dovrebbero essere quel bene su cui si fonda la nostra Repubblica.
La questione settentrionale ma di più quella meridionale è da risolvere con urgenza;
le associazioni mafiose oramai imperversano in tutto il territorio nazionale allungando le loro mani criminose in ogni anfratto.
Trovano adepti con pochi soldi, senza alcuno sforzo.
Solamente creando il lavoro per tutti le mafie possono essere sconfitte.
Altrimenti si posso tagliare alcune teste che rinascono raddoppiandosi, triplicandosi; come

l’Idra di Lerna.

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