Berlusconi a Berlino per il G20:
«Il risparmio degli italiani ci farà uscire dalla crisi»
Per l'Italia sarà più facile uscire dalla crisi economica, grazie alla «propensione degli italiani al risparmio».
Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prima del vertice dei Paesi europei del G20 sulla crisi a Berlino, in un'intervista al quotidiano tedesco Bild in edicola lunedì.
In altre parole, più che gli interventi finanziari necessari, più che le misure di tutela da adottare per la famiglie, chieste anche ieri dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, per il presidente del Consiglio è la parsimonia degli italiani a fare la differenza.
«L'Italia, notoriamente, ha un elevato debito pubblico, ma un debito privato più basso di quello di altri Paesi del G8, merito della propensione degli italiani al risparmio - ha spiegato il premier -.
Questa, oltre alla solidità del nostro sistema bancario, è una delle ragioni per le quali il Fondo monetario internazionale prevede per noi un'uscita dalla crisi più facile rispetto ad altri Paesi».
Poi parlando di come proprio gli altri paesi stanno affrontando la crisi economica, Berlusconi azzarda un paragone, tra la sua politica e quella del neo presidente Usa Barack Obama:
«Ci lega un tratto comune, siamo entrambi uomini tesi al fare».
Secondo Berlusconi «Obama è un leader carismatico, capace di infondere fiducia». Quindi, aggiunge nell'intervista, «la sua azione politica e i suoi provvedimenti saranno valutati sul campo».
«Ma intanto per quanto mi concerne sono fiducioso che la sua 'audacia della speranza' sia l'approccio giusto per risolvere i grandi problemi con cui si è trovato a confrontarsi», ha detto ancora a Bild.
Il premier ha anche sottolineato che il suo «rapporto di amicizia» con George W. Bush «non ha impedito di avere a volte idee diverse, ma sempre sulla base di una profonda e reciproca stima».
Infatti, secondo Berlusconi, «la forza del rapporto tra i leader sta nella solidità del rapporto tra i loro popoli».
«Sono certo che con Obama si instaurerà una relazione altrettanto forte», ha assicurato.
Una occasione per il confronto sarà il prossimo G8 in programma a La Maddalena: sarà la terza volta che Silvio Berlusconi presiederà un vertice del G8: «un primato che se da un lato mi dispiace, perché prova che sono troppo vecchio, dall'altro garantisce una leadership di saggezza e di esperienza nella nostra politica estera», ha detto lo stesso presidente.
Il G8 a guida italiana proporrà la 'Detax', «un meccanismo fiscale che destina ai Paesi in via di sviluppo una percentuale di gettito fiscale», annuncia il premier. «Dobbiamo contrastare la crisi e lavorare per la ripresa, ma anche preoccuparci di ridurre gli squilibri che ci sono nel mondo. Per fare ciò - ha spiegato il premier - l'Italia ha proposto l'apertura del G8 alle economie emergenti, perchè il G8 diventi più inclusivo e rappresentativo, senza perdere la sua efficacia».
«Intendiamo rafforzare il dialogo con Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa attraverso un partenariato stabile e strutturato, e intendiamo coinvolgere anche un Paese musulmano, arabo e africano come l'Egitto», ha poi concluso.
Da Unità.it di ieri.
«Il risparmio degli italiani ci farà uscire dalla crisi»
Per l'Italia sarà più facile uscire dalla crisi economica, grazie alla «propensione degli italiani al risparmio».
Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, prima del vertice dei Paesi europei del G20 sulla crisi a Berlino, in un'intervista al quotidiano tedesco Bild in edicola lunedì.
In altre parole, più che gli interventi finanziari necessari, più che le misure di tutela da adottare per la famiglie, chieste anche ieri dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, per il presidente del Consiglio è la parsimonia degli italiani a fare la differenza.
«L'Italia, notoriamente, ha un elevato debito pubblico, ma un debito privato più basso di quello di altri Paesi del G8, merito della propensione degli italiani al risparmio - ha spiegato il premier -.
Questa, oltre alla solidità del nostro sistema bancario, è una delle ragioni per le quali il Fondo monetario internazionale prevede per noi un'uscita dalla crisi più facile rispetto ad altri Paesi».
Poi parlando di come proprio gli altri paesi stanno affrontando la crisi economica, Berlusconi azzarda un paragone, tra la sua politica e quella del neo presidente Usa Barack Obama:
«Ci lega un tratto comune, siamo entrambi uomini tesi al fare».
Secondo Berlusconi «Obama è un leader carismatico, capace di infondere fiducia». Quindi, aggiunge nell'intervista, «la sua azione politica e i suoi provvedimenti saranno valutati sul campo».
«Ma intanto per quanto mi concerne sono fiducioso che la sua 'audacia della speranza' sia l'approccio giusto per risolvere i grandi problemi con cui si è trovato a confrontarsi», ha detto ancora a Bild.
Il premier ha anche sottolineato che il suo «rapporto di amicizia» con George W. Bush «non ha impedito di avere a volte idee diverse, ma sempre sulla base di una profonda e reciproca stima».
Infatti, secondo Berlusconi, «la forza del rapporto tra i leader sta nella solidità del rapporto tra i loro popoli».
«Sono certo che con Obama si instaurerà una relazione altrettanto forte», ha assicurato.
Una occasione per il confronto sarà il prossimo G8 in programma a La Maddalena: sarà la terza volta che Silvio Berlusconi presiederà un vertice del G8: «un primato che se da un lato mi dispiace, perché prova che sono troppo vecchio, dall'altro garantisce una leadership di saggezza e di esperienza nella nostra politica estera», ha detto lo stesso presidente.
Il G8 a guida italiana proporrà la 'Detax', «un meccanismo fiscale che destina ai Paesi in via di sviluppo una percentuale di gettito fiscale», annuncia il premier. «Dobbiamo contrastare la crisi e lavorare per la ripresa, ma anche preoccuparci di ridurre gli squilibri che ci sono nel mondo. Per fare ciò - ha spiegato il premier - l'Italia ha proposto l'apertura del G8 alle economie emergenti, perchè il G8 diventi più inclusivo e rappresentativo, senza perdere la sua efficacia».
«Intendiamo rafforzare il dialogo con Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa attraverso un partenariato stabile e strutturato, e intendiamo coinvolgere anche un Paese musulmano, arabo e africano come l'Egitto», ha poi concluso.
Da Unità.it di ieri.
Berlusconi continua a raccontare barzellette e, se così non fosse, dovremmo allora constatare nuovamente e definitivamente come su alcune tematiche molto importanti, tanto da essere decisive per la vita stessa di una nazione, una fra tutte quella attuale relativa alla crisi economica che investe tutto il mondo, abbia un patrimonio di idee chiare pari al numero dei suoi “veri” capelli, quelli che madre natura gli ha concesso per riprenderseli poi quasi del tutto ad ogni sua bricconata.
Risultato: poche o nulla del tutto di idee.
Ma se sino ad ieri continuava ad incitarci a spendere e spandere per far vivere le imprese onde far cresciere la domanda come fa oggi, di punto in bianco, ad esaltare la nostra “parsimonia” nello spendere ?
Una virtù degli italiani ha detto !!!
Non ha ancora compreso come questa presunta parsimonia sia dovuta alla carenza di denaro ed anche alla fondata prospettiva, sin da quest’anno, di un nero avvenire in quanto alle migliaia e migliaia di posti di lavoro già persi si profila, a detta del Governatore della Banca d’Italia, un ulteriore calo in quanto andranno a scadere ben 3milioni di contratti a termine la maggior parte dei quali non verrebbero più rinnovati.
A detta di Draghi occorrerebbe intervenire con risorse più corpose nei confronti delle fasce più deboli con ciò colpendo la suscettibilità del ministro interessato che ha piccatamente risposto, lui che proveniente dalle valli bergamasche, alla genovese:
AVEMO GIA’ DATO.
Draghi, che smemorato, si è dimenticato della social card, emessa in milioni di copie ma moltissime “vuote”, senza gli strombazzati 40 euro.
Chi l’ha ricevuta con i fondi sai che scialate: una michetta in più al giorno assieme ad un pugno di pasta o di riso, una fettina trasparente di carne alla settimana per chi ha ancora i denti per masticarla, accompagnata dal contorno di una foglia di lattuga.
Nemmeno aria e sole per la salute perché l’inquinamento fa più danni di una pestilenza.
Quello che a fine mese hanno accumulato ?
Solo tanta fame ed una debilitazione da far piegare le gambe.
Guardate che non è una esagerazione.
A lui sfugge la percezione che molti hanno la casa pignorata per non essere riusciti a pagare da qualche anno le rate del mutuo residuo, che ancora molti non riescono a pagare il canone d’affitto trovandosi di fronte al dilemma esistenziale se pagare al padrone di casa quanto stabilito in contratto o morire di fame ?
Le tasse, la cui diminuzione è stata sempre la promessa base delle sue campagne elettorali, non solo non si sono viste ma, anzi, molti servizi essenziali sono passati a totale carico dei fruitori: il tempo pieno nelle scuole dell’obbligo è uno degli esempi clamorosi dell’aggravio di spese; sono stati tagliati fondi al comparto Istruzione pubblica però per quella privata più di qualche miliardo è stato dirottato subito, prendendolo altrove, per tappare la bocca a qualche cardinale che si era lamentato del taglio per le loro scuole.
I rapporti con gli altri leader politici sono, a suo dire, ottime anche se il suo capogruppo al Senato, quello della legge che, in odio ad una sentenza della Corte Costituzionale, ha legittimato che Rete 4 rimanesse sull’analogico e non andasse sul satellite assieme al suo Fede, ad elezione avvenuta di Obama, ebbe ad affermare che la vittoria di quest’ultimo avrebbe reso contento Bin Laden.
Rimane la “Detax”; proprio lui si fa paladino di questa iniziativa per coprirsi la faccia atteso che, così come rimproveratogli da Kofi Annan, Presidente dell'Africa Progress Panel ed ex Segretario Generale delle Nazioni Unite, gli ha ricordato che proprio l’Italia in tema di aiuti all’Africa non aveva ottemperato a quanto promesso.
Ma lui ha ottimi rapporti con tutti solo che Gheddafi continua a chiudere gli occhi sulle continue partenze dalle spiagge libiche di tanti e tanti sventurati i quali non sanno ancora che con le ronde maroniane andranno incontro a guai seri.
Intanto stanno avvenendo risse tra queste ronde ed i contro-ronde; interviene la Polizia a sedare i tafferugli sì che d’ora in poi avrà un altro compito in più, quello di evitare scontri tra ronde di cacciatori e ronde di colombe.
Così distraendosi da compiti ben più importanti.
Dal Brasile è stata negata la estradizione di Battisti richiesta da noi per poterlo tradurre, come merita, nelle patrie galere.
Pare che abbiano pensato che qui in Italia, così come più volte confessato, non ha avuto un processo serio, normale, come si converrebbe da parte di magistrati di un Paese democratico.
Perché lì se la sono bevuta ?
Avranno pensato che se lo stesso pluripremier italiano è da anni che dice che i giudici sono persone fuori di testa, come non credere al Battisti quando afferma che è stato sottoposto ad un processo burla ?
C’è da meditare o no su queste cosucce tipicamente italiane ?
Fate voi.
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