CONVEGNO A ROMA ORGANIZZATO DA
RADIO RADICALE
“Verità e menzogne su eutanasia ed i casi
COSCIONI,WELBY ed ENGLARO”
Centrale l’intervento di Ignazio Marino, ex capo-gruppo nella Commissione Sanità al Senato – però vi rimane come membro, ed ora eletto Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale di cui, assieme al Gruppo del PD, ne aveva chiesto l’istituzione.
Il senatore Prof. Marino si è intrattenuto in particolare sul disegno di legge della maggioranza sul testamento biologico, preannunciando che se dovesse essere approvato così come è adesso formulato
"sarà necessario lanciare un referendum abrogativo".
Secondo Marino, se quel testo diventasse legge i tribunali sarebbero sommersi da centinaia di ricorsi e si arriverebbe fino alla Corte costituzionale: un iter molto lungo che però non ha tempi brevi.
"Ma sul tema dei nostri diritti civili che sono messi in discussione - ha chiarito - sarà necessario lanciare il referendum così si vedrà se valgono di più le parole di 400 parlamentari o del 90 per cento degli italiani. Credo che per molti sarà un brusco risveglio".
"Io mi fido dell'amore di mia figlia, non mi fido dell'amore di Gasparri", ha detto ricevendo gli applausi della platea il senatore del Pd.
"Faremo di tutto per cambiare il ddl Calabrò e se dovesse essere approvato, faremo di tutto perché quella legge venga cancellata al più presto", ha aggiunto, suscitando altri applausi. Non a caso i radicali sono pronti in caso di approvazione del ddl a procedere immediatamente con la raccolta delle firme per un referendum abrogativo.
"Se non c'è una mobilitazione del Paese questa battaglia si perde", ha aggiunto Emma Bonino, vice presidente del Senato.
"Se si approvasse il testo sul testamento biologico così come è - ha spiegato - sarebbe meglio non farlo per niente".
Bonino ha poi criticato la tempistica scelta dal Pd per sostituire Marino con Dorina Bianchi alla carica di capogruppo in commissione Sanità al Senato: "I tempi non sono dei più brillanti perché in un momento di battaglia politica dura come questo si poteva aspettare anche un mese in più".
Il timore dei radicali, ha sottolineato Marco Cappato, europarlamentare e segretario dell'Associazione Coscioni, è che Dorina Bianchi non sia in grado "di guidare la lotta che serve per impedire che passi una legge contro il testamento biologico".
A seguire il convegno, una sala affollata da almeno 1.000 persone: tra esponenti della maggioranza (Benedetto Della Vedova), dell'opposizione (Ignazio Marino, Luigi Manconi, Gianni Cuperlo, Paolo Concia tutti del Pd e Emma Bonino radicale eletta nelle liste del Pd) e della sinistra radicale, anche giuristi come Stefano Rodotà e soprattutto il neurologo Carlo Alberto Defanti che ha seguito Eluana per 17 anni.
"Di Eluana è stato detto di tutto: che avesse mestruazioni, che deglutisse, che potesse fare dei bambini.
Sono colossali falsità dette da persone che non l'hanno conosciuta, non l'hanno vista, né hanno mai letto la sua cartella clinica", ha spiegato Defanti.
"Sentire queste cose come responsabile di Eluana, come medico, mi hanno fatto un male terribile: Eluana - ha raccontato il neurologo - era tutta anchilosata, non assomigliava in nulla a quello che tutti ci immaginavamo, ci siamo persino chiesti se si dovessero fare delle fotografie per mostrarlo, poi tutto è precipitato ed è una bella cosa che non si sia fatto".
Il patto di sangue tra Beppino e sua figlia Eluana morta dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo permanente è stato rispettato fino in fondo.
"Nel 2008, diversi mesi fa - ha rivelato Defanti - Beppino mi ha raccontato che Oliviero Toscani aveva chiesto di fotografare Eluana, proponendo un'offerta allettante dal punto di vista finanziario.
Beppino ha poi rifiutato". "La mia non è una critica a Toscani, non lo voglio esporre al ludibrio pubblico. Lui ha fatto una domanda e ha ricevuto un diniego", ha poi precisato il neurologo.
"Beppino ed Eluana sono eroi civili, eroi nazionali, purtroppo infangati da cose terribili, da cose vergognose", ha scandito Marino tra l'approvazione generale.
"La nutrizione e l'idratazione artificiali - ha sottolineato - sono a tutti gli effetti trattamenti medici e come tali sono terapia medica in quanto non sono prescritte dal cuoco ma da un medico su una base di una diagnosi clinica".
Il principio da tenere fermo è "la libertà di ciascuna persona a scegliere e decidere delle cure mediche e relative terapie per cui nessuno può essere obbligato a certe terapie - ha precisato il senatore del Pd - e quindi all'idratazione e alla nutrizione artificiali".
Al convegno, tra gli altri, è intervenuto anche il deputato del Pdl, Benedetto Della Vedova: "Spero molto che Berlusconi recuperi presto quella sua posizione moderata, equilibrata e pluralista che so essere la sua sui temi etici e quindi sul testamento biologico - ha detto il parlamentare - ho apprezzato la posizione coraggiosa e lucida del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e quindi da 'berlusconiano' intendo continuare la mia battaglia, per un Pdl liberale, democratica e moderata".
PECCATO CHE NON VADA PROPRIO COSI’
poiché il governo, nascosto sotto una cappa somigliante ad una tonaca, sta decidendo una norma sulla base della quale sarà alquanto difficile far prevalere al soggetto interessato la propria volontà individuale.
Aria fritta, norme procedurali, anche quelle, inconcludenti, talmente controproducenti che giungono alla fin fine ad assoggettare la manifestazione di ogni volontà individuale a quella di Stato.
E questo in pieno contrasto con la nostra Costituzione.
Sembra di ritornare ai tempi della Santa Inquisizione pur trasformatasi oggi in Civile Inquisizione con in testa tanti novelli Tomàs de Torquemada.
Eppur si muove!
Oramai è assodato che sia la terra a girare attorno al sole e non viceversa.
Siamo ritornati al medioevo.
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