mercoledì, agosto 29, 2007

Il falso ed il vero

LE ILLUSIONI OTTICHE

Sto oramai concludendo la storia del reato di plagio, dei suoi due processi che ebbero una eco anche a livello internazionale, della sentenza della Corte Costituzionale che cancellò dal nostro ordinamento giuridico l'art. 603 C.P. che lo prevedeva e puniva - in quanto ritenuto contrario al principio costituzionale della tassatività della norma penale relativamente alla descrizione della condotta dell'agente -, delle istanze da parte di alcune associazioni per un suo ripristino attraverso una nuova norma, delle tre proposte di legge, riunite successivamente in una, dello stop avuto dalla proposta che avrebbe dovuto introdurre nel codice penale, con l'art. 613 bis, il reato di
“manipolazione mentale” .
Ogni uomo nel corso della sua quotidianità vive non solo di eventi reali ma anche di illusioni che possono essere sia delle speranze di poter raggiungere certi traguardi ovvero di possedere beni per lui difficilmente acquisibili.
Ma esiste anche un'illusione ottica, fenomeno della fata Morgana a parte, che consiste nel vedere cose che nella realtà non esistono.


Alle volte una farfalla che si avvicina ad una pianticella di fiori può determinare, come potrete osservare, che l'occhio umano veda, sia pure per pochi istanti, un viso di donna.
Una falsa realtà scambiata per verità.
Su questo stesso principio si basa il lavoro di coloro che intendono fregare il prossimo; chi ci casca si accorge poi troppo tardi dell'inganno che peserà su di lui per almeno cinque lunghi anni.
La visione ingannevole sparisce quasi subito ed ancor prima se ci si stropiccia gli occhi; la parola ingannevole, purtroppo, ha una enorme facilità di penetrare subito nella mente di molti e può essere invece cancellata solo uscendo dall'innaturale torpore che pervade la persona destinataria dell'inganno. L'unico mezzo è quello di far ritornare la propria mente a ragionare: solamente così si può riaccendere il lume dell'intelletto spento dalle menzogne.

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