LA MODERNA EVERSIONE
una storia di tutti i giorni
La mente degli italiani di una certa età, continuamente bombardata da notizie false o di mero comodo per chi le diffonde con ogni mezzo, è divenuta talmente condizionata che è andata via via perdendo la memoria di fatti accaduti non in ere lontane ma solamente alcuni anni addietro.
La voce del padrone ha prodotto da qualche ventennio a questa parte brillanti risultati.
Parlando del passato, mi riferisco agli anni andanti dal 1968 al 1977 allorchè nacquero alcuni gruppi chiamati extraparlamentari:
DEMOCRAZIA PROLETARIA
LOTTA CONTINUA
POTERE OPERAIO
e, col loro dissolvimento, nel 1977 nasce
AUTONOMIA OPERAIA.
Formati da gruppi di giovani, molti di loro erano operai e studenti, i quali,
oltre a predicare la lotta di classe e l'abbattimento di ogni ordine precostituito di allora, avevano coniato alcuni slogan contro il pagamento delle tasse e soprattutto
“l'autoriduzione delle bollette”.
Il loro dire e l'incitamento al fare venne ritenuto allora dai più un vero e proprio atto eversivo.
Acqua passata, direte voi; non proprio perchè oggi alcuni personaggi di spicco ripetono gli stessi concetti, le stesse idee con la differenza che, rispetto a quei tempi, vengono oggi considerati non come spinte eversive atte a sovvertire l'ordine democratico ma solo dei programmi politici preparati da persone degne della massima fede, acclamate e seguite da milioni di persone.
Ecco i risultati prodotti dalla voce del padrone dell'informazione:
Caso n. 1 – più volte da me ricordato è quello di un tizio, Premier pro tempore, che davanti ad uno schieramento in alta uniforme della Guardia di Finanza dichiara con piena soddisfazione che quando le aliquote sono alte è lecito evadere il fisco;
Caso n. 2 – molto recente in quanto il concetto è stato espresso in data 02 agosto u.s. ad un giornalista de La Stampa da don Gianni Baget Bozzo, padre spirituale e nume tutelare del più sopra richiamato Premier, oggi ex e speriamo per sempre: amen.
L'intervista al prelato in parola prende lo spunto da una dichiarazione di Prodi secondo la quale evadere il fisco è oltre che immorale un peccato e che la Chiesa non dice nulla in proposito.
Domanda dell'intervistatore:
“Ma evadere le tasse, allora, è peccato per un cristiano o no ?”
Risposta:
“ No che non lo è. Non infrange nessun precetto – ma il saccente monsignore non sa che secondo la grammatica italiana due negazioni affermano ?. E' giusto che la Chiesa inviti a pagare i tributi, ma resta la libertà di arbitrio dei cristiani – una specie di fisco fai da te, ma solamente per i cristiani, agnostici e fedeli di altre religioni esclusi- E' il cattolico a dire quanto è giusto, secondo lui, pagare per aiutare la comunità. Lo Stato non può imporre niente”.
Caspita, al grido abbasso lo Stato che chiede ma non può, da domani quasi tutti gli italiani diverranno dei ferventi “cristiani”; ecco bello e trovato il rimedio per riempire nuovamente le chiese oggi semideserte !
Caso n. 3- Ma vi pareva che in un simile consesso potesse mancare il leghista Calderoli ? No di certo; ed ecco la sua “minaccia” così come riportata dalle più note Agenzie di stampa:
“MILANO, 4 AGO -
Roberto Calderoli minaccia la 'secessione fiscale' se nella prossima Finanziaria arrivera' l'ennesima stangata per i contribuenti padani'.
In un'intervista alla Padania in edicola domani, l'esponente leghista riprende il tema lanciato ieri sera a Brescia: 'il Nord non potra' continuare a subire, a farsi spremere - afferma Calderoli - ma occorrera' reagire, scendendo in piazza e manifestando, certamente, ma anche dando un segnale fortissimo con la secessione fiscale”.
Evasione ed eversione secessionista: il loro tam tam di sempre.
Mi viene in mente ancora il caso di quella discoteca vicino Treviso che raddoppiava gli incassi proprio nelle serate in cui era presente per i dovuti controlli la Guardia di Finanza.
Quando non c'era gli incassi si dimezzavano, forse era il caso, visto che portava fortuna, che i gestori la facessero intervenire tutte le sere.
L'evasione in Italia, specialmente in alcune zone, è altissima e non sono certo i meno abbienti ad evadere le tasse.La loro proporzionalità rispetto al reddito è stabilito dalla Costituzione e se tutti le pagassero si potrebbe in parte tagliarle ed in parte abolire certi balzelli.
La voce del padrone ha prodotto da qualche ventennio a questa parte brillanti risultati.
Parlando del passato, mi riferisco agli anni andanti dal 1968 al 1977 allorchè nacquero alcuni gruppi chiamati extraparlamentari:
DEMOCRAZIA PROLETARIA
LOTTA CONTINUA
POTERE OPERAIO
e, col loro dissolvimento, nel 1977 nasce
AUTONOMIA OPERAIA.
Formati da gruppi di giovani, molti di loro erano operai e studenti, i quali,
oltre a predicare la lotta di classe e l'abbattimento di ogni ordine precostituito di allora, avevano coniato alcuni slogan contro il pagamento delle tasse e soprattutto
“l'autoriduzione delle bollette”.
Il loro dire e l'incitamento al fare venne ritenuto allora dai più un vero e proprio atto eversivo.
Acqua passata, direte voi; non proprio perchè oggi alcuni personaggi di spicco ripetono gli stessi concetti, le stesse idee con la differenza che, rispetto a quei tempi, vengono oggi considerati non come spinte eversive atte a sovvertire l'ordine democratico ma solo dei programmi politici preparati da persone degne della massima fede, acclamate e seguite da milioni di persone.
Ecco i risultati prodotti dalla voce del padrone dell'informazione:
Caso n. 1 – più volte da me ricordato è quello di un tizio, Premier pro tempore, che davanti ad uno schieramento in alta uniforme della Guardia di Finanza dichiara con piena soddisfazione che quando le aliquote sono alte è lecito evadere il fisco;
Caso n. 2 – molto recente in quanto il concetto è stato espresso in data 02 agosto u.s. ad un giornalista de La Stampa da don Gianni Baget Bozzo, padre spirituale e nume tutelare del più sopra richiamato Premier, oggi ex e speriamo per sempre: amen.
L'intervista al prelato in parola prende lo spunto da una dichiarazione di Prodi secondo la quale evadere il fisco è oltre che immorale un peccato e che la Chiesa non dice nulla in proposito.
Domanda dell'intervistatore:
“Ma evadere le tasse, allora, è peccato per un cristiano o no ?”
Risposta:
“ No che non lo è. Non infrange nessun precetto – ma il saccente monsignore non sa che secondo la grammatica italiana due negazioni affermano ?. E' giusto che la Chiesa inviti a pagare i tributi, ma resta la libertà di arbitrio dei cristiani – una specie di fisco fai da te, ma solamente per i cristiani, agnostici e fedeli di altre religioni esclusi- E' il cattolico a dire quanto è giusto, secondo lui, pagare per aiutare la comunità. Lo Stato non può imporre niente”.
Caspita, al grido abbasso lo Stato che chiede ma non può, da domani quasi tutti gli italiani diverranno dei ferventi “cristiani”; ecco bello e trovato il rimedio per riempire nuovamente le chiese oggi semideserte !
Caso n. 3- Ma vi pareva che in un simile consesso potesse mancare il leghista Calderoli ? No di certo; ed ecco la sua “minaccia” così come riportata dalle più note Agenzie di stampa:
“MILANO, 4 AGO -
Roberto Calderoli minaccia la 'secessione fiscale' se nella prossima Finanziaria arrivera' l'ennesima stangata per i contribuenti padani'.
In un'intervista alla Padania in edicola domani, l'esponente leghista riprende il tema lanciato ieri sera a Brescia: 'il Nord non potra' continuare a subire, a farsi spremere - afferma Calderoli - ma occorrera' reagire, scendendo in piazza e manifestando, certamente, ma anche dando un segnale fortissimo con la secessione fiscale”.
Evasione ed eversione secessionista: il loro tam tam di sempre.
Mi viene in mente ancora il caso di quella discoteca vicino Treviso che raddoppiava gli incassi proprio nelle serate in cui era presente per i dovuti controlli la Guardia di Finanza.
Quando non c'era gli incassi si dimezzavano, forse era il caso, visto che portava fortuna, che i gestori la facessero intervenire tutte le sere.
L'evasione in Italia, specialmente in alcune zone, è altissima e non sono certo i meno abbienti ad evadere le tasse.La loro proporzionalità rispetto al reddito è stabilito dalla Costituzione e se tutti le pagassero si potrebbe in parte tagliarle ed in parte abolire certi balzelli.
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