non li abbandonare
mi riferisco ai poveri deputati soli soletti
Il pezzo che sto inviandovi me l'ha indirizzato un amico senza però citarmi la fonte da cui ha tratto queste profonde riflessioni su questo tema venuto alla ribalta delle cronache in queste ultime ore.
L'ha scritto una donna e forse, dalla sua tipica e pungente ironia, ho intuito chi ne è l'autrice.
Ve la giro così come l'ho ricevuta senza fare commenti, del tutto inutili, tanto immensa appare la stupidità di questa uscita da parte di un parlamentare, segretario di un partito dell'opposizione.
Il poco onorevole Mele, in quota UDC, è divenuto per il caso in cui è incappato il più pratico e fulgido esempio del nostro modo di dire
PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE.
Il tenace e feroce paladino di tutto quanto è contro l'istituzione familiare così come concepita dalla destra conservatrice.
Ma ecco il pezzo.
“Ferma condanna dell'onorevole Cesa per il fenomeno dell'abbandono dei
deputati.
Dopo i fatti nei quali è rimasto coinvolto il suo compagno – pardon forse tra di loro si chiamano “amici” o non so come - di
partito Mele e che hanno portato alla luce le scandalose condizioni di
solitudine affettiva e sessuale nelle quali sono costretti ad operare i
nostri deputati in trasferta, l'onorevole Cesa trova infatti il coraggio
di squarciare quel velo di ipocrisia che troppo spesso ci impedisce di
vedere al di là delle nostre quattro piccole mura domestiche, di solito
per giunta, aggravate da un mutuo.
Dopo anni di campagna di sensibilizzazione contro l'incivile usanza di
abbandonare gli animali domestici in prossimità delle vacanze estive,
mai saremmo voluti venire a conoscenza di simili forme di crudeltà nei
confronti di altri esseri viventi che con devozione e serietà ben più
significative di quelle di un cane, sacrificano la loro esistenza
lavorando con passione per noi nel tentativo di rendere migliore il
paese nel quale viviamo.
Facile sceglie uno schieramento e sull'onda degli ideali legati alla
famiglia portarsi a casa un cucciolo di deputato, ma difficile poi
rendersi conto di quanto la sua indole di protettore della famiglia, lo
possa rendere triste e abbattuto per la forzata separazione da coloro
che rappresentano il suo ideale. E facile per noi, comodamente seduti
sul nostro divano comprato a rate, dimenticarsi della desolazione di un
deputato costretto a trascorre la sua serata in una suite pagata da altri.
Io non voglio con questo giustificare chi abbandona i cani in autostrada
condannando di fatto le povere bestie ad una morte atroce o una vita di
sofferenza, ma vorrei che prima di partire per le vostre vacanze, vi
soffermaste un attimo a pensare cosa sarebbe la vostra vita se invece di
incolonnarvi in autostrada sulla vostra nuova Cinquecento per andare in
campeggio con tutta la famiglia, foste costretti a trascorrere la notte
nella suite di un lussuoso hotel in compagnia di due squillo e un po' di
cocaina.
Ecco, soffermatevi a pensarlo ma non me lo dite che non sono affatto
sicura di voler sapere la risposta.
Tanto, mentre voi fate finta di pensarci, ricordatevi che adottare un
deputato non è un gioco, non può essere il capriccio di una legislatura,
non deve essere la pazzia di una matita nella cabina elettorale, perché
un deputato è per sempre e se lo abbandoni il bastardo sei tu.
Buone vacanze tutti”.
Anche da parte mia
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