PARAFRASI DI UN PENSIERO
di
Omraam Mikhaël Aïvanhov
CHE MI PERDONI !
Immaginate un giovane che sin dalla più tenera età sia
stato affidato a dei contadini per imparare le difficoltà della
vita.
Non sa di essere un predestinato al trono, e ogni giorno va al
lavoro vestito di stracci e con appena il necessario per
nutrirsi.
Anni dopo, il padre, giudicando terminata la
sua educazione, invia una delegazione per cercarlo e ricondurlo
a palazzo.
Il giovane non capisce cosa stia accadendo,
crede che si tratti di un errore.
Ma non è così; gli viene spiegato che è stato mandato
presso quei contadini per imparare
cosa fossero il lavoro, la sobrietà, la modestia.
Ed ora, eccolo mentre arriva a palazzo:
gli viene chiesto cosa desideri a pranzo
e lui non chiede che un po’ di pane, una cipolla e un po’
d’acqua.
Non sa che il cuoco di corte ha preparato un grande
banchetto.
Potete immaginare il seguito della storia.
E se vi dicessi che anche voi tutti siete interiormente dei
principi e delle principesse?
Sì, perché siete tutti figli e figlie di Dio, e un giorno,
il vostro Padre Celeste che vi ha
affidati a dei contadini per essere educati, eh sì, questo è,
simbolicamente, la vita sulla Terra e manderà a cercarvi
solennemente.
Ovviamente, però, solo a condizione che abbiate
lavorato bene, altrimenti quell’apprendistato presso i contadini
finirà nella polvere del disonore.
CREDO CHE BERLUSCONI ABBIA DISIMPARATO TUTTO APPENA AVVERTITO L’ODORE DEI SOLDI PIOVUTIGLI NON CERTO DAL CIELO.
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