«Il Partito Democratico è l'argine allo strapotere di Berlusconi»:
lo ha detto a Trieste il segretario del PD, Dario Franceschini.
Soffermandosi sul voto per le europee, Franceschini ha aggiunto che «bisogna vincere l'astensionismo e agli "esuli in patria", dico che questo non è il momento delle astensioni.
Bisogna andare al voto e votare PD che - ha concluso -
è l'argine allo strapotere di Berlusconi».
Per Dario Franceschini, segretario del PD, «la crisi è un dato di fatto reale e non soltanto una questione psicologica».
Il governo, ha spiegato,
«ha destinato solo lo 0,2% del Pil per fronteggiare la crisi.
Berlusconi dice che bisogna essere ottimisti e che la crisi è solo una questione psicologica. Lo vada a dire alle migliaia di persone che in questi mesi hanno perso il posto di lavoro e sono senza ammortizzatori sociali».
Secondo Franceschini, solo il PD parla all'Italia vera.
«In questi mesi - ha detto - il governo ha solo bocciato le nostre proposte.
Abbiamo presentato in Parlamento progetti a favore delle piccole e medie imprese, dei lavoratori in cassa integrazione e dei disoccupati. Hanno sempre risposto di no perchè erano proposte nostre.
Così non si governa il Paese.
E noi abbiamo il dovere di dirlo perchè essere riformisti - ha concluso - non significa non alzare mai la voce».
Franceschini è tornato anche sul discorso di Obama.
«Dal discorso del Presidente Obama al Cairo discende un nuovo ruolo anche per la politica estera europea».
Parlando con i giornalisti a Trieste, a margine di una manifestazione elettorale, Franceschini ha detto che
«Obama è un uomo straordinario, non solo per come è fatto lui, ma perchè ha rovesciato la gerarchia dei valori».
«Ha dimostrato - ha aggiunto - che si può vincere non proponendo soltanto correttivi alle politiche della destra, ma mettendo in campo u
na gerarchia di valori completamente nuova.
È una lezione per tutte le forze riformiste del mondo».
Franceschini ha fatto l'esempio della politica internazionale.
«Siamo passati dal parlare con il mondo islamico con i carri armati, a parlare con la qualità del messaggio e con parole che sono sentite positive in tutto il mondo.
È un cambiamento profondo.
E di questo cambiamento anche l'Europa dovrà essere parte».
A tutt’altre faccende affaccendato,
poveretto, cosa poteva fare
per tutti noi,
compresi anche quelli che l’hanno votato ?
Oramai contesta e querela chi osi contraddirlo.
Quelli veri sono solo i suoi dati fantasma e non quelli di Draghi.
Politicamente non sa rispondere tanto che da ben 16 anni deve usare per difendersi una vasta gamma di insulti e parole sconvenienti.
Ieri mia moglie ed io, sebbene fosse il 45° anniversario del nostro matrimonio, abbiamo collocato al primo posto il nostro dovere di cittadini e siamo andati a votare: europee, provinciali e comunali.
Festeggeremo oggi assieme ai figli e nipoti; giorno più giorno meno fa lo stesso ma non andare a votare sarebbe stato come agevolare il premier.
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