In molti si sono chiesti, così come me lo sono domandato anch’io, se sia lecito da un punto di vista morale scherzare su un tale problema di ampia portata, peraltro generato dal suo governo e dalla sua maggioranza con l’approvazione della Legge 30, che ha causato un vero e proprio terremoto sociale nel futuro dei nostri giovani; e non solo a loro ma a tutti coloro, uomini e, maggiormente, donne che si sono da poco tempo affacciati sul mondo del lavoro.
Per di più a pochissimi giorni di distanza dal suicidio per la disperazione di un giovane padre di famiglia cui non era stato rinnovato il contratto di lavoro da precario.
Lui ride, scherza e si dà a battute improvvide e di tale stupidità che neanche un comico di terz’ordine avrebbe acconsentito di fare, nemmeno a pagamento.
Ma lui può, vero ? Ma perché può ?
Perché ha rincoglionito milioni di persone, compresi anche coloro che la legge 30 ha messo in ginocchio.
Ma vediamo nei dettagli cosa è avvenuto.
Il precedente
CAMPAGNA ELETTORALE
PRECARIE DI TUTTA ITALIA, SE NON VOLETE MORIRE DI FAME, SPOSATEVI UN MILIARDARIO
E NON ROMPETEMI LE PALLE !
Sembrerebbe, a prima vista, che questa frase sia una di quelle che gli anziani usavano scrivere scherzosamente, sia pure in termini alquanto scurrili, sui famosi papiri che rifilavano alle matricole universitarie dietro pagamento di vari beveraggi.
Invece no; m’ero perso la diretta della scena e credevo che mia moglie, quando me l’ha raccontata, scherzasse; tanto il suo resoconto mi appariva inverosimile, anche se debbo onestamente ammettere che oramai, quest’ometto, ci ha abituati a tutto, anche al “ peggior peggio” di ogni umana immaginazione.
Ma mi sono dovuto ricredere allorché sono riuscito a vederla nottetempo in replay.
A coloro che il giorno dopo gli contestavano aspramente la frase, che troverete qui di seguito nella sua versione originale, lui ha affermato e riaffermato, ridendosela di gusto, che scherzava.
Ma, che il cavaliere mi consenta, appare pleonastico chiedergli se, almeno una sola volta nella vita, si sia mai chiesto ad
Ma lui, da quel grande altruista che è, se ne frega,
pensa solo per sé, altro che popolo di qua e popolo di là, e se ne va per la sua strada, quella che lo porta alla tutela dei suoi interessi attaccati, a suo dire, dai quei comunisti che, invece, glielo hanno consentito non per deferenza nei suoi confronti ma perché, volere o volare, rappresentava la metà dell’Italia, anche se in gran parte turlupinata.
In qualsiasi altra nazione sarebbe già in galera da molto tempo, anche negli USA da lui tanto decantati.
Il problema dei problemi incombente su generazioni di giovani eccolo bello e risolto con una sua battutaccia che non è la prima e, purtroppo non sarà nemmeno l’ultima; l’ho girata ad alcuni amici stranieri conosciuti durante la mia attività lavorativa che l’avevano già sentita dai loro telegiornali, ed hanno tentato di tirarmi su il morale.
Il duetto tenuto a Roma, in TV, da Berlusconi è finito in farsa, a causa di una delle sue più stupide e volgari battute che sanno di tutto meno che di un briciolo di spiritosaggine.
Calato il sipario, gli addetti alle pulizie dello studio televisivo hanno il loro bel da fare.In particolare coloro cui è stato affidato il delicato compito di “risanare” l’intera sala e, soprattutto, quello di portare subito fuori tutte le palle che sono uscite dalla bocca dell’oratore, ospite di turno.
Alla fine il leader del PDL appare più che felice perché ogni sua battuta era stata accolta da un boato d’entusiasmo e da una pioggia di applausi scroscianti; ma che bravo il tecnico del suono !Però il nostro personaggio, più giullare che statista, di ciò che aveva detto non ricordava più nulla, nonostante che le sue fossero state, nel loro complesso, tranne la frase più sotto riportata in rosso, le solite esternazioni che sentiamo da anni, frammezzate da insulti contro i suoi avversari, nessuno escluso.
Ha dovuto cambiare per necessità solamente alcuni nomi, perché questi passano ed in futuro passerà anche il suo- molto presto spero - ma per il resto è stata sempre la solita solfa, trita e ritrita, anche se il trascorrere del tempo, con il relativo ingresso dell’oratore nel periodo della senilità, con annessi e connessi ad essa collegati, incomincia a far intravedere alcuni segnali poco confortanti relativamente alle molte “crepe”che si intravedono sulla sua tonda faccia “inceronata” nonchè sulle sue facoltà non solo mnemoniche.Devo riconoscere, però, e tanto va a suo esclusivo merito, che stavolta, dopo un iniziale smarrimento, mi sono divertito, sia pure nel ritardo del replay, allorché è andato in scena sul palco quel “siparietto”del tutto diverso dal solito spettacolo; il botta e risposta intercorso tra l’auto-proclamatosi – precisamente sul predellino di un’auto - leader maximux di un nuovo partito di cui ancora non ne conosceva bene il nome – Partito della Libertà o Popolo della Libertà?- e la giovane ragazza di professione precaria, recente razza lavoratrice creata tempo addietro dallo stesso Berlusconi.
Una sua creatura, in definitiva, e questo l’ha fatto sentire oltre che padrone anche padre:
quello che poi è di fatto nella vita di tutti i giorni, un
PADRE PADRONE.
Ipse dixit:
“ Lei mi dice dei problemi delle giovani coppie di precari.Io, da padre le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere”.
Viene accertato che Berlusconi aveva conosciuto la giovane sua interlocutrice Perla Pavoncello, in uno alla sua famiglia benestante, nel corso di una sua visita ad una comunità ebraica romana per cui appare del tutto lecito pensare che il duetto sia stato preparato prima della trasmissione televisiva sin nei minimi particolari.
Se tale ipotesi rispondesse al vero il fatto assumerebbe dei contorni più disgustosi atteso che il padrone del PDL con quella battuta aveva offeso non la sua partner bensì tutte le precarie da lui stesso create.
Cornute e mazziate !
Inoltre la Pavoncello è stata presentata nella lista Alemanno che concorre per l’elezione del sindaco di Roma; dopo le polemiche suscitate dall’indegno duetto aveva deciso di non candidarsi più ma le liste erano già state presentate e lei figurava al 47° posto.
Ma tanto, replica il fascista candidato sindaco e con lui tutto il PDL in coro, la ragazza, studentessa universitaria nella facoltà di Scienza della Comunicazione, è troppo in basso per essere eletta, un nome riempitivo e basta; però nelle elezioni comunali non è stato ancora scippato il voto di preferenza per cui il nome della Pavoncello potrebbe ottenere, mi auguro di no, tutte le preferenze necessarie per essere eletta consigliera comunale.
La politica avanspettacolo da burini finisce qui.
Ma altre ragazze molto più intelligenti della “precaria” per modo di dire, si muovono;appartengono al Ministero dell’Ambiente e, guarda il caso, stavano compilando 581 domande di stabilizzazione di altrettanti precari che lavorano presso questo ministero.
Il fac-simile della domanda presentata da questi precari ebbe così ad essere la base della seguente
ISTANZA di MATRIMONIO
Incurante di ogni norma di legge salvo che non appartenga ad una di quelle volute fortemente da lui; e guai a chi tenta di toccagliele.
Anche questo è fascismo !
MENO MALE CHE C’E’ BERLUSCONI
gracchiano i suoi camper in giro per l’Italia;
hanno proprio ragione perché, se proprio lo volete sapere,
è una persona unica al mondo.
FINI
spedito in una fogna e poi ripescato per interessi propri del capo
lo aveva definito settimane fa come un comico che non fa neanche ridere.
Aveva ragione, perché fa piangere milioni di persone.
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