venerdì, marzo 14, 2008

Chi non vuole intendere dovrebbe meditare seriamente

ATTENZIONE

“….Eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un origine di carattere politico, costituiscono un motivo sufficiente di esclusione dalle liste,
soprattutto per un partito come il nostro che ha sempre potuto vantare un’assoluta onestà da parte di tutti i suoi rappresentanti….”
Quella di cui sopra è una parte della
lettera inviata dal coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi ai coordinatori regionali
in data 21 febbraio 2008.

E' il preambolo di una regola che in un Paese civile nessuno, dico nessuno, si sognerebbe di introdurre in quanto già vigente nelle leggi di molte nazioni, compresa quella della non candidabilità di una persona che riceve dallo Stato alcunie concessioni, per esempio di alcuni servizi ovvero frequenze televisive.
E dove queste leggi non ci sono è normale che nessuno ha il coraggio di sfidare un tacito accordo etico.
Molti si stupiranno ma è così, l'Italia è incomprensibilmente fuori da ogni regola tanto che, non a caso, all'estero continuano a stupirsi ogni qual volta si presenta una tornata elettorale a livello nazionale.
Ma andiamo oltre.
Questa sortita del maggiordomo di casa d'Arcore è la risposta della destra berlusconiana alla formulazione da parte del PD del suo
CODICE ETICO
In mancanza di una norma giuridica ci pensiamo noi a darcela ha fortemente voluto il popolo, quanto meno i 3.500.000 fondatori del PD, ha voluto così.
Anche la nuova valletta di Berlusconi - così definito il suo ex camerata Gianfranco FINI la mal-destra Santachè- aveva dal canto suo proposto che sarebbe stato opportuno che
gli onorevoli (?) uscenti indagati od i condannati per reati gravi
stessero “fermi un giro”;
come si usa quando si è stanchi di ballare valtzer a catena !
Poi , ritengo io, potrebbero riprende il ballo come se nulla fosse mai accaduto perchè l'abbandonarli per sempre potrebbe risultare controproducente agli occhi dei loro seguaci.
Pierferdinando Calatgirone nei Casini, attivo complice nei due mal governi della CdL, in proposito sta zitto; la cannolata rancida di Cuffaro, capolista al Senato in Sicilia, non è stata ancora digerita.
Glissa ma non sta zitto in quanto preferisce, piuttosto che esplicitare il suo pensiero su questo tema etico, ironizzare su quanto detto dalla nuova valletta di corte:
“Forse ce l’aveva con Dell’Utri e con molti eletti in FI…guardava alla composizione delle liste di Berlusconi”.
Bondi, evidentemente richiamato dal suo datore di lavoro, abbozza che la lettera, pur già inviata, altro non era che una bozza su cui lavorare.
E Berlusconi ci ha lavorato sopra bene sull'abbozzo di bozza , raccattando - anche lui da una fogna, come ha più volte detto per l'aggancio politico di Fini, e Casini - il fascista
CIARRA
al secolo
GIUSEPPE CIARRAPICO
il quale, oltre ad aver mantenuto l’ideologia fascista come base della sua cultura anche successivamente alla fondazione della
Repubblica Italiana, ha oltre alla camicia nera sulla pelle un bel curriculum giudiziario sulle spalle.
Per lui, ancor oggi, è rimasto come avvinghiato a quella che fu la
REPUBBLICA SOLIALE ITALIANA
nel corso della quale vennero commessi un’infinità di crimini contro la popolazione italiana in quanto attiva collaborazionista con il regime nazista tedesco.
Questa faccia è la sua


e, nessuno ha colpa, perchè
“ dopo i quarant’anni ciascuno è responsabile della faccia che ha”
( Fedor Dostoevskij )
Ma c’è dell’altro perché oltre all’anima ha, come anticipato, in nero anche la fedina penale.
Un bel percorso costellato da una lunga serie di reti.
Risponde al vero il detto secondo il quale
“Dio crea gli uomini che poi tra di loro si accoppiano”.
Le affinità fungono da attrazione sino al punto che due o più persone si collegano in modo tale da identificarsi in uno stesso ed unico pensiero.
Come ciò può avvenire per alcuni personaggi altrettanto avviene per un popolo che, per sua natura, tende a seguire sempre chi riesce ad influenzarli con promesse, a volte anche irrealizzabili, ma ripetute migliaia di volte sino a farle credere realizzabili e necessarie nonchè utili a tutti.
Questo è il gregge che segue il cane pastore; va dove gli si intima di andare; ed ubbidiscono, essendo stato ridotto in uno stato di plagio.
Tale e quale l’influsso malefico con il quale migliaia di sette religiose riescono a circonvenire i propri adepti.
Ma non solo le sette religiose ma anche, per esempio, venditrici di fumo tipo Wanna Marchi.
E’ una questione seria che pochi hanno ritenuto di affrontare con l’impegno che necessiterebbe.

Ma, ideologie politiche a parte, pur deprecabili in uno Stato democratico, su questo personaggio c'è dell'altro alquanto preoccupante.
Questo è il “cursus honorum” di Ciarrapico in campo giudiziario così come trascritto da Marco Travaglio in un suo recentissimo articolo:
“Una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, reati dichiarati prescritti”
senza tralasciare alcuni carichi ancor oggi pendenti.
In breve sintesi:
1973 – Condanna per truffa aggravata e continuata a danno dell’INPS, INAIL e INAM per la mancata registrazione degli stipendi dei suoi dipendenti sui libri paga;
1974-Condanna per aver violato per ben quattro volte la legge tutelante il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti;
1993- aprile - Arresto per aver “versato” 250milioni di lire al segretario del PSDI su richiesta di Andreotti;
maggio dello stesso anno – Arresto per un presunto versamento di 1miliardo di lire alla corrente andreottiana della DC;
giugno del ’93- condanna in primo grado a 6 mesi di reclusione per diffamazione a causa di un manifesto contro un consigliere comunale di Fiuggi definito “Diffamatore, mentitore, mestatore”;
1995- Condannato per falso in bilancio con rito abbreviato;
1997- rinvio a giudizio per peculato, abuso e falso per non aver versato, nelle vesti di custode giudiziario dell’Ente Fiuggi,al comune di Fiuggi la somma di 20 miliardi di lire, pari alla percentuale in danaro spettante a quest’ultimo per la vendita delle bottiglie di acqua minerale ed inoltre per aver rinnovato il contratto ad una società che offriva un prezzo inferiore delle altre, con ciò causando un ulteriore danno all’Ente locale;
Tuttavia questi processi finirono nel nulla.
1998- Condanna definitiva a 4 anni e 6 mesi per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano (Calvi e P2) dalla quale aveva avuto prestiti sino a 39 miliardi ma restituendo poi solo piccole somme;
1999- Condanna definitiva a 3 anni di reclusione per il crac di 70 miliardi del Ristorante corrente nella Casina Valadier ed in più condannato per emissione di assegni a vuoto ma questo reato, essendo stato depenalizzato, si concluse con una ammenda amministrativa;
2000- Condannato per la violazione della legge sull’assunzione obbligatoria di invalidi ma il reato finisce in prescrizione;
2001-.Condanna in primo grado per abuso d’ufficio con il giudice fallimentare di Frosinone, caduto anch’esso in prescrizione;
2002- Condanna a 1 anno e 4 mesi emessa dal Tribunale di Roma per truffa e violazione delle norme sulle trasfusioni – per circa 50 parcelle gonfiate di 300-500mila lire;
Ultimi casi alquanto recenti:
2007 – mese di novembre- indagato a Roma per truffa ai danni del Governo.
L’imputazione riguarda la circostanza che nel periodo andante dal 2002 al 2005 il Ciarrapico avrebbe incassato dallo Stato il doppio di contributi governativi, attestando falsamente che le Società Editoriale Ciociaria Oggi e Nuova Editoriale Oggi avevano una gestione separata e, quindi, in quanto tali, avevano entrambe titolo ad incassare le sovvenzioni devolute all’editoria.
Un candidato così come farselo scappare?
Al diavolo l’etica e la moralità; a lui, Berlusconi, interessano solamente
i giornaletti locali per diffondere in modo capillare il suo verbo come se non bastassero i mezzi di comunicazione di già in suo possesso materiale anche per interposte persone da lui scelte per posti dirigenziali nella TV pubblica.
Si lamenta poi che la par condicio in tempi elettorali lo penalizza;con la logorrea che si ritrova certamente ma se dovessimo accendere contemporaneamente tutti i canali che l’Italia ha a disposizione non troveremmo altro che lo stesso personaggio e lo stesso lamento

E' proprio, in quanto a bugie e frttole, un incontinente .





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