sabato, marzo 21, 2009

La fine di un Partito

LA FINE DI UN PARTITO

E quel gran politicone

che, per rima, è berluscone

si mangiò in un solo boccone

tra il dolore nazionale

Alleanza Nazionale.

Preparò un bel funerale

di rilievo eccezionale.

E così cantò la fine

di un partito color nero

per formare un grande impero.

Le note del silenzio sfumano dolcemente sino a che l’ultima nota del finale sfuma come il respiro uscito da un corpo giunto alla fine dell’agonia.    

Ma come mai il MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - MSI ritenne ad un certo punto di dover cambiare il nome in

ALLEANZA NAZIONALE ?



Vi racconto la storia, vecchia ma ancora da molti del tutto sconosciuta.

Ringalluzzito dalla sonora batosta subita da Fini nel ballottaggio per l'elezione del sindaco

 di Roma, il 22 gennaio 1994 il MSI-destra Nazionale ebbe ad avviare una Assemblea Costituente per la costituzione di una nuova formazione politica che ricomprendesse tutta

 l'intera gamma delle forze del centro - destra, una coalizione che confluì poi nelle liste sotto il nome di Alleanza Nazionale.


Questa determinazione venne poi approvata nel corso dell'Assemblea Congressuale dello MSI-DN tenutasi a Roma presso l'Hotel Ergife nei giorni 29, 30 e 31 del gennaio 1994; così nacque

 ALLEANZA NAZIONALE.
Anche se la circostanza non è di particolare rilevanza, parrebbe che la suddetta denominazione sia stata proposta dall'on. Publio Fiore, ma guardate un po' che stranissima coincidenza !
Il caso vuole che tale Lauro De Bosis, antifascista sin dalla marcia su Roma, noto anche per la traduzione del 1927 dell' Antigone di Sofocle, ritornato per le vacanze in Italia nel 1928 dagli Stati Uniti, dove insegnava lingua e letteratura italiana presso la prestigiosa Università di Harvard, iniziò il lavoro di propaganda clandestina con un'associazione che venne denominata proprio 

ALLEANZA NAZIONALE.
Ogni commento appare inutile tanto paradossale appare questa coincidenza; stranezze del destino o sottocultura della nostra storia ?
Ognuno la potrà pensare come meglio crede ma è indubbio come i dirigenti di questo partito pecchino di buon gusto e fantasia.
Ma vuoi vedere che accanto ai pianisti, mi riferisco a quegli onorevoli che con acrobatiche torsioni votano alle Camere anche per i colleghi assenti, stia emergendo un'altra categoria, quella dei plagisti ?

 

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