I SONETTI DI TRILUSSA
-4-
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Trilussa
pseudonimo di Carlo Alberto Salustri
L’ASSASSINO MODERNO
II ^
Nella stanza del Delegato
Qual è stato il movente der delitto ?
Come sarebbe a di’ ? quale movente ?
Io, pe’ me tanto, nun movevo gnente
se l’ammazzato fosse stato zitto.
Domani, ne la lettera ch’ho scritto,
je spiego l’omicidio chiaramente,
e lei ch’è una persona intelligente
dirà se stavo o non ner mio diritto.
Perfino l’avvocato me consija
de confessà’ sinceramente er fatto
perchè me sarva un vizzio de famija:
Nonno beveva, nonna più de lui,
mi’ padre , poveretto, è morto matto,
mi’ madre era epilettica: per cui…
pseudonimo di Carlo Alberto Salustri
L’ASSASSINO MODERNO
II ^
Nella stanza del Delegato
Qual è stato il movente der delitto ?
Come sarebbe a di’ ? quale movente ?
Io, pe’ me tanto, nun movevo gnente
se l’ammazzato fosse stato zitto.
Domani, ne la lettera ch’ho scritto,
je spiego l’omicidio chiaramente,
e lei ch’è una persona intelligente
dirà se stavo o non ner mio diritto.
Perfino l’avvocato me consija
de confessà’ sinceramente er fatto
perchè me sarva un vizzio de famija:
Nonno beveva, nonna più de lui,
mi’ padre , poveretto, è morto matto,
mi’ madre era epilettica: per cui…
Nel terzo ed ultimo sonetto della serie farà la sua apparizione
anche la teoria del
LOMBROSO.
Il cerchio è così chiuso.
E l’omicida, pur reo confesso, l’avrà fatta franca.
Un tempo tutti i colpevoli di alcuni reati, considerati infermi o seminfermi di mente, venivano internati nei manicomi; oggi solamente in minima parte, soprattutto coloro che pur pericolosi, allignano in un ceto altolocato.
Il prof. Caio Mario Cattabeni, erede ed allievo del vecchio ed illustre Prof. Cazzaniga, che comunque continuava a fare gli esami, ci fece visitare a Reggio Emilia sia lo
ISTITUTO PSICHIATRO DI SAN LAZZARO
che il
MANICOMIO CRIMINALE.
Nel primo, casi che potrebbero ben collocarsi fuori dal mondo della realtà: persone tragicamente colpite da schizofrenie incurabili.
Schizofrenie passive che duravano anni ed anni che costringevano il corpo del malato affetto da “STUPORE CATATONICO” ad una immobilità totale: nutrizione con le sonde, svuotamento degli intestini e della vescica in maniera artificiale, assoluta indifferenza agli stimoli termici.
Distesi su un lettino, sollevavi loro un braccio e lo stesso rimaneva alzato sino al momento in cui l’acido lattico che intaccava l’arto lo faceva ricadere di botto.
Nel secondo, a parte casi inenarrabili, anche lestofanti professionali la cui intelligenza, se fosse stata dai soggetti in parola ben indirizzata verso traguardi del tutto diversi da quelli criminali, avrebbe dato un enorme contributo per lo sviluppo, nel bene, del nostro Paese.
Adesso si chiamano
OPG
OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI
Pur studiando legge mi appassionai alle vicende relative a questi casi e lo studio di questo settore della medicina mi servì poi per meglio capire il tipo di persona che avevo occasione di incontrare, anche per ragioni di lavoro, prima ancora che la stessa aprisse bocca.
Certamente sono più i ragionamenti che costituiscono la carta di identità di una persona ma i suoi gesti sono una componente essenziale che ti mettono di già sull’avviso senza essere ancora entrato nei preamboli di un colloquio.
Proprio i gesti ti aiutano ad indirizzare la discussione lungo un determinato binario piuttosto che su un altro.
L’occhio della persona che hai di fronte è un libro aperto che difficilmente un esperto rifugge dal leggerlo.
anche la teoria del
LOMBROSO.
Il cerchio è così chiuso.
E l’omicida, pur reo confesso, l’avrà fatta franca.
Un tempo tutti i colpevoli di alcuni reati, considerati infermi o seminfermi di mente, venivano internati nei manicomi; oggi solamente in minima parte, soprattutto coloro che pur pericolosi, allignano in un ceto altolocato.
Il prof. Caio Mario Cattabeni, erede ed allievo del vecchio ed illustre Prof. Cazzaniga, che comunque continuava a fare gli esami, ci fece visitare a Reggio Emilia sia lo
ISTITUTO PSICHIATRO DI SAN LAZZARO
che il
MANICOMIO CRIMINALE.
Nel primo, casi che potrebbero ben collocarsi fuori dal mondo della realtà: persone tragicamente colpite da schizofrenie incurabili.
Schizofrenie passive che duravano anni ed anni che costringevano il corpo del malato affetto da “STUPORE CATATONICO” ad una immobilità totale: nutrizione con le sonde, svuotamento degli intestini e della vescica in maniera artificiale, assoluta indifferenza agli stimoli termici.
Distesi su un lettino, sollevavi loro un braccio e lo stesso rimaneva alzato sino al momento in cui l’acido lattico che intaccava l’arto lo faceva ricadere di botto.
Nel secondo, a parte casi inenarrabili, anche lestofanti professionali la cui intelligenza, se fosse stata dai soggetti in parola ben indirizzata verso traguardi del tutto diversi da quelli criminali, avrebbe dato un enorme contributo per lo sviluppo, nel bene, del nostro Paese.
Adesso si chiamano
OPG
OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI
Pur studiando legge mi appassionai alle vicende relative a questi casi e lo studio di questo settore della medicina mi servì poi per meglio capire il tipo di persona che avevo occasione di incontrare, anche per ragioni di lavoro, prima ancora che la stessa aprisse bocca.
Certamente sono più i ragionamenti che costituiscono la carta di identità di una persona ma i suoi gesti sono una componente essenziale che ti mettono di già sull’avviso senza essere ancora entrato nei preamboli di un colloquio.
Proprio i gesti ti aiutano ad indirizzare la discussione lungo un determinato binario piuttosto che su un altro.
L’occhio della persona che hai di fronte è un libro aperto che difficilmente un esperto rifugge dal leggerlo.
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