Trilussa
pseudonimo di Carlo Alberto Salustri
da
“ROBA VECCHIA”
Io so’ er padrone di casa e avrebbe er diritto
de comannà: ma invece nossignora;
ma da ‘sto giorno in poi, per dinanora,
a l’inquilini illustri nu’ j’affitto.
Quanto viè er municipio zitto zitto,
me te schiaffa una lapida de fora
perché da me c’è stata una pittora,
e indovinece un po’ quer che cià scritto ?
“Qui ci abitò la gloria delle glorie,
la pittora Guazzetti, brava assai,
onesta donna …” co’ tant’artre storie.
nun cianno messo quanno la citai
perché non me pagava la piggione.
da un lato la sua pungente ironia contro le istituzioni,
viste come “il potere”che non ammette dialoghi,
e dall’altro la miserrima vita degli artisti
che acquistano notorietà e gloria solo dopo morti.
Credo proprio che Carlo Alberto Salustri
non avrebbe mai convenuto in giudizio
un inquilino moroso.
BUON INIZIO DI PRIMAVERA A TUTTI
Meno
UNO
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