venerdì, marzo 27, 2009

Cliccate sul'URL e vi divertirete

http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc&feature=player_embedded
***
"Attenti alla Lega:
è quella che vi frega!"



Le immagini sono tanto eloquenti, didascalie tradotte in italiano comprese, che non meriterebbero alcun commento.


La segnalazione mi è pervenuta da un grande e carissimo amico, molto attento soprattutto sulle oramai molte manifestazioni di un rinnovato idealismo deleterio, in quanto totalitario, che ricordano a lui, come a me, altre vicende passate che si sperava, dopo una disastrosa grerra mondiale, che non si presentassero più sotto i nostri occhi.


Il merito di questo rigurgito è da addebitare a molti odierni personaggi politici e non i quali, chi molto di più chi meno, ma non molto, si stanno dimostrando completamente indifferenti a che ciò si verifichi e si radichi in tutta Europa.


Vanno uscendo da molte menti ottenebrate dall'odio di stampo razziale, dopo le prime sparute avvisaglie, alcune consistenti realtà che porteranno la civiltà ottenuta con il sangue di molti, ad una deriva senza ritorno.


Anche perchè chi oggi dovrebbe condannarle e correre subito ai ripari, elargisce sorrisi sin troppo compiaciuti ed accattivanti.


Il nostro "Fregoli" ha alcune fregole che non tenta nemmeno di nasconderle: il suo popolo è aperto a tutti coloro che vedono in lui il capo


UNICO.


A questo punto delle cose c'è poco da sperare se non vi sarà una pronta reazione civile e democratica; una barriera culturale che emargini subito, ponendoli nelle condizione di non nuocere, chi ancora speri di poter comandare il mondo attraverso sistemi già condannati in tutto il mondo.


E' la moda mi si è detto da qualcuno; bel modo di ragionare.


La libertà non è un indumento che appena stropicciato lo stiri e ritorna a posto.


Anche il nostro "re travicello" al comandate del battaglione che stazionava alle porte della città per bloccare i fascisti della "marcia su Roma" disse di lasciarli passare, tanto si trattava di una ragazzata.


E da qui agli orrori di una guerra e di un infausto regime, come tutte le dittaure, il passo fu breve .


Il Duce venne eletto dal popolo e folle oceaniche attendevano in piazza Venezia che si affacciasse dal suo balcone per pronunciare uno dei suoi tanti discorsi-


La storia ci insegna di diffidare da chi riesce a trascinare enormi folle attorno a sè; gurda caso succede sempre allorquando si vuole osannare un dittatore o per forza o per convincimento.


La vita, invece, ci insegna che una volta persa la libertà, e molti non si stanno accorgendo come la si stia perdendo giorno dopo giorno a poco a poco perdendo, senza scossoni importanti bensì attraverso un quasi impalpabile lavorio ai fianchi, sarà necessaria una dura battaglia per riconquistarla.


Di già le ultime elezioni politiche senza preferenze sono state le avvisaglie di una accelerazione verso un regime dispotico; un bel colpo assestato alla libertà di qualsiasi elettore, indipendentemente dalla sua collocazione politica, il quale non ha potuto scegliere il "suo" candidato, quello da lui ritenuto più vicino alle proprie idee ed alle sue speranze.


C'erano si più liste ma alcune di esse presentavano personaggi voluti ed indicati dello stesso candidato Premier o da chi per esso.


Costoro, anche chi si è ritrovato in lista come ricompensa di un suo particolare merito acquisito per un qualche atto particolarmente gradito a chi conta, non potevano che avere, in quanto ad idee, solamente quelle "amabilmente" imposte da chi aveva voluto la loro candidatura.


Cosa ce lo dimostra ?


In primis, il ricorso continuato da parte di Tizio ai decreti-legge per evitare dibattiti in Parlamento, poi Caio, sebbene l'abbia poi definito come un paradosso, di far votare solamente i Capi Gruppo, ancora Sempronio che, pubblicamente e senza possibilità di equivoci, dichiara che i parlamentari sono inutili prchè il loro lavoro si limita a schiacciare bottoni.


Infine, a giustificazione di questi sproloqui, interviene Nevio che dichiara d'essere stato, more solito, equivocato.


Siamo proprio così imbecilli da non capire quello che ci viene detto a voce e per iscritto ?


C'è però una precisazione da fare e cioè che Tizio, Caio, Sempronio e Mevio corrispondono al nome di una stessa ed unica persona: lo

UNICUM


per digerire ma poi si ricorre alla Cedrata

che poi altro non è che l'olio di ricino in forma meno disgutosa prescritto dal ministro competente per la salute di chi ha altri pensieri, del tutto diversi da quelli di Tizio, Caio, Sempronio e Mevio.

Vi chiederete che fine abbiano fatto Filano e Calpurnio; ma potevano mancare ? No di certo perchè sono i porta- cazzate dell'Unico.

Eccoveli:

i due"cocoriti" del premier.

Nessun commento: