IL SETTEMBRE NERO
in cui scoppiò la
SECONDA GUERRA MONDIALE
dal 20 al 26 settembre
nulla di rilevante ma, a far tempo dal
27 settembre
Assediata, bombardata dal cielo e da terra, Varsavia è costretta alla resa.
Vengono fatti prigionieri 160.000 uomini.
Hitler fa conoscere ai principali capi della Wehrmacht la sua intenzione di attaccare la Francia, ma i generali tedeschi si rifiutano, per adesso, di prendere sul serio un programma che ritengono sproporzionato ai mezzi che hanno a disposizione.
28 settembre
Uno degli ultimi nuclei di resistenza dei polacchi, composto da 4 divisioni accerchiate dal 10 settembre nella città di Modlin e nella zona di Kutno, cede le armi dopo essersi battuto con strenuo valore.
A Mosca, von Ribbentrop e Molotov ridiscutono la spartizione della Polonia e ridefiniscono le sfere d’influenza di Germania e URSS.
A quest’ultima viene data mano libera anche in Lituania, che secondo i precedenti accordi sarebbe dovuta invece finire sotto l’influenza tedesca.
In cambio la linea di demarcazione russo-tedesca viene spostata a oriente
(i sovietici infatti arretreranno fino alla linea Narew-Bug-San) e la regione compresa tra la Vistola e il Bug occidentale va alla Germania.
Il territorio occupato dai tedeschi è la regione più ricca della Polonia, con 22 milioni di abitanti e la quasi totalità delle industrie.
I russi si annettono circa 200.000 kmq di territorio polacco, per lo più atto allo sfruttamento agricolo, con 13 milioni di abitanti.
Viene firmato un trattato di mutua assistenza tra l’URSS e l’Estonia: i sovietici acquisiscono il diritto di occupare le principali basi militari del piccolo paese.
29 e 30 settembre
Si costituisce a Parigi un governo polacco in esilio presieduto dal gen. Wladyslaw Sikorski. La corazzata tascabile tedesca Admiral Graf Spee affonda il piroscafo inglese Clement.
Finisce così il settembre nero che diede i natali alla seconda guerra mondiale.
Questa maledettissima guerra continuerà ancora per alcuni anni che definirli catastrofici per il mondo intero è dir poco.
Sconvolse l'intera umanità ma pose fine al dominio nazi-fascista e del Sol Levante in Europa, ed in altre parti della terra.
Andare oltre nella sua narrazione per uno come me che parte di questo crimine contro l’umanità l’ha subito direttamente, pur facendola franca, è cosa molto penosa.
Continuare a parlarne rinnoverebbe in me dolori ed angosce, pensando che molte persone a me vicine non ebberola fortuna di sopravvivere a questo disastro.
FINE
1 commento:
Spesso viene quasi dimenticato che il vantaggio territoriale della Lituania fu in valori percentuali rilevante. Infatti il governo di Kaunas si annetté Wilno, cacciò via la popolazione polacca, cambiò il nome della città in Vilnius e vi trasferì la capitale (grazie a Hitler).
A fine guerra la Lituania si prese Memel dalla Germania, cambiò il nome in Klaipeda ed ebbe il suo bel porto sul Mare Baltico (grazie a Stalin).
Saluti.
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