Berlusconi vuole cantare....a San Remo

SENSAZIONALE
Alcuni spioni prezzolati dalle opposizioni al regime
hanno intercettato un colloquio telefonico
nel corso del quale il nostro beneamato Premier ha chiesto ad Apicella di preparare una canzone che vorrebbe cantare assieme a lui al prossimo Festival di Rocca Dirocca-ta
in anteprima mondiale.
Il fedele Apicella, nonostante la iniziale A negativa, ha detto di si, si può fare; tanto basta cambiare poche parole di una vecchia, ma non tanto, canzone lanciata nel 1966 da Caterina Caselli.
Però va cantata a San Remo
Nel corso del quale faremo ascoltare, col permesso dell’oramai ancor più nostro di prima canale RAITV 1, un nostro CD.

Con un colpo di mano qualcuno che vuol tenere l’anonimato, onde evitare sicure rappresaglie dai
“cacatua”

del Cavaliere con qualche new entry, è riuscito ad impossessarsi del testo che è stato così modificato.

LA VERITA’ MI FA MALE

La verità` mi fa male, lo so...

La verità` mi fa male, lo sapete.

Nessuno mi può giudicare, nemmen Gesù

Lo so che ho sbagliato una volta ma non mi fregate più

Dovreste pensare a me e stare più attenti a voi

C'è già tanta gente chece la su con me, chi lo sa perché?

Ognuno ha il diritto di comandare come vuol

Per questo una cosa mi piace ma Santoro no

Se sono tornato a Voi,
Vi basti sapere che ho visto la differenza che c'è

tra Prodi e me: perché io sono un re.

Se ho sbagliato un giorno ora capisco che

l'ho pagata cara la verità,

io Vi chiedo scusa, e sapete perché?

Sta di casa qui la ricchezza mia e la felicità.

Molto, molto più di prima io Vi amerò

in confronto all'altro sono meglio io

e d'ora in avanti prometto che quel che ho fatto un dì non farò mai più.
Ma se mi pigliate in giro farò di più,

tantonessuno mi potrà mai giudicare, nemmeno Dio!

Berlusconi, a questo punto, ringalluzzito più che mai dalle sue figuracce che hanno di già fatto il giro di tutto il mondo, pur tentennando, data la sua proverbiale modestia, sull’opportunità di prolungare la sua presenza sul palcoscenico di San Remo, avrebbe espresso il desiderio di cantare da solo, un’altra canzone da lasciare in eredità ai suoi posteri.
Questa canzone ha un titolo modesto, a dimostrazione della sua riottosità ad apparire il “number one” della politica:
NESSUNO AL MONDO….
Ma Apicella, pur essendo un caro amico del Berlusconi, qualcosa di musica se ne intende e scuotendo lentamente il capo come userebbe fare il cane fedele al suo padrone, fa presente:
“Moderazione, carissimo Silvio, il troppo storpia; questa canzone l’ha lanciata Peppino di Capri e riguardava tutt’altra faccenda che con la politica non aveva nulla a che fare.
Anche se, poi, tu al Congresso PDL hai avuto l’onore di affermare:
"A nessun leader del mondo e' stato dato un consenso cosi' lungo da consentirgli di presiedere per tre volte il G8. E di questo ringrazio gli italiani".
Ma si potrebbe anche qui cambiare il nome, per esempio in
MAI PIU’ NESSUNO AL MONDO
Lasciamo perdere fa Apicella; lasciamola per l’anno venturo.
Guarda che la parola “laeder” in Italia molti la pronunciano “lader”.
Ti consiglio prudenza ma poi fai tu come meglio credi.
Chissà come finirà ! Poveretti noi.