NOTIZIE IMPORTANTI
Spesso leggendo giornali o riviste ci lasciamo sfuggire alcune notizie molto più importanti dei resoconti politici o su fatti di cronaca più o meno sul noir.
Ve ne sono, invece, molti altri che, pur nella difficoltà di comprende il loro senso pratico, le tralasciamo, ritenendo che le stesse non ci interessino.
Invece, e la notizia che desidero proporvi oggi né è la pratica dimostrazione, a ben pensarci non è proprio così.
L’articolo verte su un determinato campo che, a prima vista, parrebbe interessare solamente a dei medici.
Invece il metodo seguito nel caso in questione è applicabile in ogni altro campo ed in particolare in ogni rapporto non solo con noi stessi ma soprattutto con gli altri nostri simili, con gli animali domestici e non.
Stiamo entrando nel campo delle illusioni, dell’illusionismo.
Un vasto mondo che insegna su come influire sulla psiche altrui sino a far apparire a terzi l’irreale come il reale.
Metodi che se rivolti a fin di bene, come nel caso de quo, possono essere ben accolti ma, diversamente, vanno decisamente condannati in tutti quei casi allorchè vengano utilizzati per assoggettare la mente altrui a quella dello “illusionista”.
Ne parleremo in maniera approfondita in seguito.
Per adesso accontentiamoci di questa meravigliosa notizia:
la realtà virtuale a fin di bene.
PSICOLOGIA e MEDICINA
La scoperta arriva da una ricerca dell’Universita’ degli studi di Milano Bicocca e dell’Universita’ di Oxford e potra’ avere un ruolo importante nei disturbi che riguardano la consapevolezza di se’ e il senso del proprio corpo, come quelli causati da danni cerebrali, schizofrenia, autismo o disturbi alimentari.
L’illusione, spiegano i ricercatori, si produce posizionando un arto finto, ad esempio un braccio, davanti al soggetto preso in esame, in una posizione compatibile con quello reale, che viene invece nascosto alla vista, dietro una barriera.
Dopodiche’ la mano reale visibile e quella finta vengono toccate o accarezzate contemporaneamente allo stesso modo e allo stesso tempo. A questo punto la sorpresa: in molti soggetti si verifica come uno spostamento sulla percezione della posizione della propria mano, coordinando cio’ che vedono con cio’ che sentono.
Cosi’, spiega Alberto Gallace del dipartimento di Psicologia dell’Universita’ Bicocca,
“molti soggetti iniziano ad avere la sensazione che l’arto di gomma appartenga a loro”.
Allo stesso tempo, nell’arto reale si verifica invece un abbassamento della temperatura.
Secondo Gallace i risultati della ricerca “aprono interessanti prospettive nella conoscenza dei meccanismi attraverso i quali si forma la consapevolezza del proprio corpo.
Questo e’ importante sia per il trattamento dei disturbi dove questa consapevolezza viene meno, sia per lo sviluppo di nuove tecnologie di realta’ virtuale”.
Già, proprio così, c’è anche una delle tante vituperate università italiane in questa scoperta; peggio per loro, dimezziamole i fondi !?!?!
e giriamoli all’italianità dell’Alitalia!
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