sabato, aprile 04, 2009

E' nato un nuovo partito - 3

E’ NATO UN NUOVO PARTITO ?


Si scrive


PDL


ma si legge


P.N.F.
con benedizione massonico - piduista


- 3 –
ritorniamo al Congresso, ripartendo dalle elucubrazioni della Meloni.
"...e la dizione Pdl "può e deve significare anche Popolo della Legalità, perchè noi siamo tutti figli di Paolo Borsellino".
Una millantata parentela moralmente impossibile sebbene benedetta dal quell’eroe a nome Mangano, assurto all’alto della cupola, secondo il rito mafioso vigente in Sicilia con il placet dellutriano.
Ma, a parte questa sparata che potremmo definire come barzelletta se non si trattasse di un personaggio come Borsellino, vittima di quella mafia molto vicina ad individui ancora allocati all’interno di questo nuovo (?) partito ce n’è un’altra che ha già fatto il giro di tutto il mondo che, fortunatamente, non è sotto
“tutela berlusconiana”.
Eccovi, testualmente, le frasi sproloquiate con una tale veemenza tanto da far pensare ad un suo temporaneo (?) cedimento mentale procurato da uno dei tanti virus tipo “troyan”, per esempio il GirlFriend, che infestano i pc eliminando il loro contenuto sino, alle volte, a bloccarli.

“…io rimango sempre abbastanza basita quando mi trovo di fronte ad una sinistra italiana che si spella le mani per applaudire quelli che da fuori senza conoscere l’Italia, i suoi problemi, le sue necessità, si permettono di darci sempre lezioni di civiltà….”.

Parole insulse che si commentano da sole e che, nonostante il pulito da cui vengono lanciate non riescono a scalfire l’intelligenza di coloro le cui menti hanno immagazzinato da anni potenti ed infallibili antivirus; costoro non ci cascano non perché siano più intelligenti degli altri ma perché, avendone viste e passate tante nel corso della loro vita, sanno ben trovare il campo in cui si colloca il seme della verità e dove la malerba della menzogna, tanto più se quest’ultima viene, con metodica prassi, somministrata, goccia dopo goccia, in maniera reiterata.
Il primo appunto che mi sento di muovere alla Meloni è quello dell’uso improprio delle parole, anche se i soliti barbari della nostra stupenda lingua italiana, erede del dolce stil novo, stanno stravolgendo grammatica e sintassi sino ad arrivare anche a sovvertire il significato stesso di alcune parole.
Mi riferisco in particolare al termine “basito” sia nell’accezione maschile che femminile, participio passato del verbo basire che, secondo il senso letterale della parola, significa il
“venir meno per mancanze di forze, svenire, cadere in deliquio”.
Dato quanto sopra vien facile intuire come una qualsiasi persona non possa mai essere “abbastanza svenuta o caduta in deliquio”; o lo è del tutto o non lo è.
L’imbarbarimento di questo termine è l’averlo considerato sinonimo di “attonito” o “sbalordito” che, in realtà corrispondono meglio al pensiero della Meloni perché altrimenti non si comprenderebbe lo “abbastanza” accoppiato con il participio passato del verbo basire.
Se poi così non fosse allora dovremmo capire che in quel momento la Meloni fosse, com’è sembrata a molti dal libero pensiero, “caduta in deliquio”.
Tanto più appare più consona questa collocazione del momento oratorio della nostra Meloni in quanto, sembrerebbe che :
- l’Italia, la nostra Italia e non la loro, non si trova sulla Luna ma sulla terra;
- nonostante la censura delle notizie che da tempo vige in quasi tutti i canali dell’informazione nostrana, il continuo sciorinare di notizie monche ed a volte addirittura false;
- la libera circolazione dei giornalisti stranieri che, lungi dall’essere influenzati dalla propaganda di regime o degli avversari di quest’ultimo, dicono e scrivono, come si usa nei loro Paesi, solamente le loro impressioni sulla base di prove inconfutabili,
aiutati in ciò dalle frequenti ed esilaranti uscite dalla stessa bocca del premier e dai suoi ministri di corte.
Il vero problema per l’Italia è solo uno, quello di avere l’attuale premier.
E questo in ogni altra parte del mondo l’hanno da tempo compreso tutti, solo da noi l’han capito in pochi che, poi, a ben vedere, tanto pochi non sono se il leader ha ritenuto di tenersi caro Bossi ed ha annesso An e satelliti vari minoritari.
Già, proprio così, perché altrimenti, senza di loro, Berlusconi non avrebbe mai avuto il potere che anche altri gli hanno concesso.
Ma adesso è arrivato il momento di rammentare alla Meloni, la cui memoria appare abbastanza corta, anzi talmente corta da somigliare alle gambe delle bugie,
alcuni giudizi di giornali che conoscono molto bene l’Italia e Berlusconi.
Non è un caso che ciò avvenga perché è lui stesso a crearsi, con il suo dire e fare, la sua aureola non propriamente celestiale; caso unico in tutto il mondo democratico nel quale risulterebbe intollerabile sotto ogni punto di vista, che con leggi a comando si possa riuscire a scansare serie conseguenze relative ad alcune sue iniziative poco trasparenti.
Chiedo, per esempio, se oggi ci sia ancora qualcuno che creda che Previti abbia corrotto alcuni giudici per avere un suo personale tornaconto ovvero che abbia agito in nome e per conto di qualcun altro ?
Deputatessa Meloni, faccia lei e poi non si lamenti se su alcuni giornali esteri si legge, partendo solo dallo scorso anno per non farla più lunga di quello che questa storia meriti:
“Per il rilancio di Alitalia il governo esige un altro tributo dagli italiani e impensabili concessioni da Bruxelles.
Il costoso salvataggio va avanti sotto il motto:“salvate il soldato Berlusconi”
e potrebbe causare danni devastanti.
Sueddeutsche Zeitung
01 settembre 2008
4miliardi di euro tolti dalle tasche degli italiani; di quegli italiani che non evadono il fisco, naturalmente.
Quando la Ue cresce, l’Italia cresce meno e quando le altre economie si contraggono l’Italia si contrae di più.
Un Paese un tempo ammirato per il suo dinamismo e la sua inventiva sta diventando più povero dei suoi vicini".
Economist
20 novembre 2008

Non mi sembra che parli male dell’Italia di sempre bensì di quell’Italia di oggi, rappresentata da un governo di assai dubbie qualità.

Sarkosy ha dato prova di un nuovo stile di Presidente dell’Unione, magari non perfetto ma di qualità.
Berlusconi è invece un arruffapopolo, imprevedibile ed egoista”.
La Tribune
11 dicembre 2008

Una giuria aveva da poco valutato i 27 leader europei inserendo Berlusconi al 25° posto; terz’ultimo per chi avesse ancora difficoltà a comprenderlo.
Berlusconi, intervenendo al Consiglio europeo, aveva dato del “kapò” al capodelegazione della SPD, il tedesco Shultz, che alla provocazione, rispose testualmente:
"Il mio rispetto per le vittime del fascismo mi impedisce di rispondere, ma è difficile accettare che un Presidente del consiglio usi questi toni quando si trova al centro di un dibattito".
Siamo nel 2003.
Allorchè fu il turno dell’Italia a presiedere l’UE più volte ebbe ad affermare che aveva pronto il testo della Costituzione europea; tutti attesero invano che Berlusconi riuscisse ad avere il consenso di tutti, ma invano.
A pochi giorni della fine della sua presidenza disse che avrebbe tirato fuori dalla manica l’asso convincente.
Stanno tutti ancora aspettando che lo tiri fuori.

No, non andrò all’insediamento di Obama; non sono andato a quello di Bush e poi sono un protagonista non una comparsa”.
Silvio Berlusconi
Notizia Ansa
13 gennaio 2009
Però adesso sbraita in reggia per fare una foto assieme a lui !
Dalle mie parti si tramanda da secoli il seguente detto:
“quando il diavolo liscia vuol dire che vuole l’anima”.
Messo all’angolo dalla pressione dei cattolici più integralisti il governo Berlusconi ha scritto ieri un decreto per impedire l’esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Milano: un piccolo colpo di Stato”.
El Pais
06 febbraio 2009
Si riferisce al caso della povera Eluana; sappiamo come è andata a finire nonostante vergognose invettive, anche da parte di esimi prelati e parlamentari.
Uno Stato laico ed indipendente ridotto dal governo a stato satellite di quello del Vaticano.
Allora fammi capire – ha scritto un mio collega giornalista americano – viene condannato per corruzione il coimputato del primo ministro ma si dimette il capo dell’opposizione.
Che strano Paese l’Italia”.
Alexander Stille
19 febbraio 2009
Si allude alla sentenza di condanna comminata ad un ex legale di Berlusconi, l’avvocato inglese Mills e alle quasi contemporanee dimissioni del Segretario del PD Veltroni.
Cose italiane, inconcepibili in un mondo civile e democratico.
Non si tratta di una battuta innocente: in quella frase c’è tutta l’ideologia di Berlusconi che faceva parte della Loggia P2 come Licio Gelli e l’ammiraglio Emilio Massera, capo della Marina Militare durante la dittatura argentina”.
Lita Boitano
Madre di due “desparecidos”
19 febbraio 2009
Si riferisce a quella demenziale barzelletta raccontata in Sardegna, mi sembra, da Berlusconi, su uno dei metodi dell’eliminazione degli oppositori alla dittatura argentina.
Se le va trovando lui senza che stranieri le vadano cercando; le offre spontaneamente come si addice ad un capo di governo che in quanto a serietà vale poco, anche se qualche ministro ha tutte le carte in regola per poter rivestire la carica con competenza; ma, qualora dovesse procedere su una linea diversa da quella imposta dal premier si ritroverebbe subito fuori dalla stanza dei bottoni.
“Gli sforzi compiuti da Berlusconi per cambiare il sistema giudiziario sono circondati da molti dubbi: lo sta facendo per migliorare i bassi standard della giustizia italiana o sta solo tentando di proteggere i suoi interessi ?
The Economist
12 marzo 2009
Qui da noi l’informazione, a parte rare eccezioni che non fanno la regola generale, sono inquinate ma dove non lo è appare di tutta evidenza come, da quindici anni a questa parte, abbiamo assistito ad una serie di leggi “canaglia” il cui fine, compresa una delle ultime, il Lodo Alfano, volte a tutela del leader e di altri legati mani e piedi a lui.
Solo un fesso decotto come un lesso non se ne accorge; o per convenienza ovvero perché non riesce più a ragionare con la propria testa ma solo attraverso gli slogan pubblicitari proiettate dalle TV pubbliche e private a reti unificate.
Il timore è che la Libertà nel nome del nuovo partito, altro non sia che quella di Berlusconi di fare tutto quello che vuole”
The Economist
26 marzo 2009
A parlar male del prossimo spesso ci si azzecca.
E’ scioccante pensare che tra i leader al G20 ci sarà un capo di governo che ha appena ricostruito la sua base politica su fondamenta preparate da fascisti”.
The Guardian
Editoriale dal titolo
“Italia, l’ombra del fascismo”
30 marzo 2009
Sbaglia forse ?
Uno dei tanti esempi è l’intervento della stessa Meloni al Congresso e poi dalle esilaranti affermazioni del capo-gruppo Gasparri in ogni occasione.
I tre mandati di Berlusconi come premier sono stati punteggiati da battute sessiste, doppi sensi e scherzi da liceale che ci si potrebbe aspettare da un uomodi spettacolo che lavora sulle navi da crociera ma non da un leader nazionale”.
Daily Telegraph
02 aprile 2009
E’ una analisi errata ?
E’ lui stesso che presta i fianchi alle frecciate da parte di chi concepisce il governo di una nazione in maniera del tutto diverso da quella del nostro premier.
Da un lato lo Stato laico e democratico dall’altro l’Italia è cosa mia.
Ne deriva da ciò anche una diversità di comportamenti nella maniera di governare e dei rapporti tra i capi di altre nazioni.
Stiamo retrocedendo su tutti i fronti ed i sani principi trasmessici dai nostri padri costituenti sono scomparsi dalla faccia della nostra terra devastata da speculatori di ogni risma.
Noi non battiamo le mani a chicchessia, sia a coloro che parlano male dell’Italia di oggi così come viene governata ma non le batteremo mai in favore di chi ne parla bene più per cortesia che per convincimento.
Potrei continuare all’infinito nel segnalare pensieri altrui in proposito a questo tema-
Ma la serie continua, soprattutto per merito di un altro intervento che, provenendo da una persona che forse non sa nemmeno quel che ha detto, non mi impedisce di replicare; una ministra per caso, senza che abbia in passato raccolto meriti specifici in politica ma in un altro campo.
continua


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