INTERNET
Sorpresa al parlamento francese.
Bocciata la legge anti-pirateria di Sarkozy
Un gruppo di deputati socialisti arrivati all'ultimo momento, solo per votare, ha decretato la morte del controverso testo di legge sulla protezione del diritto d'autore su Internet, che prevedeva, fra l'altro, la sospensione dell'accesso al web per chi scarica illegalmente musica e film.
Il governo cerca ora di minimizzare la sconfitta, e assicura che il testo «verrà sicuramente votato» dal Parlamento entro la fine del mese.
Ma l'opposizione di sinistra esulta:
«Il testo è morto politicamente, è una sconfitta di Nicolas Sarkozy».
Al momento del voto finale sulla legge, che era passata più volte fra Assemblea e Senato, oggi erano assenti molti deputati (in tutto sono 577), della maggioranza di destra.
Inoltre due di loro hanno votato con l'opposizione di sinistra, contribuendo alla bocciatura del testo per 21 voti contro 15.
«Il no dell'Assemblea ritarda l'adozione del testo, non lo blocca»,
ha detto subito il segretario di Stato ai rapporti con il Parlamento, Roger Karoutchi, denunciando 'atti di pirateria' della sinistra che ha giocato «a nascondere alcuni parlamentari e li ha fatti entrare in aula al momento del voto».
«Una triste commedia» e «una manovra cinica» dei socialisti, ha aggiunto la ministra della Cultura Christine Albanel.
La sinistra parla invece di «una sconfitta politica per Nicolas Sarkozy in prima persona».
Il presidente aveva infatti «fortemente voluto questa legge», ha detto il deputato socialista Patrick Bloche per il quale ormai «il testo è morto politicamente».
I socialisti si sono sempre detti contrari sia al taglio di Internet, sia alla multa per chi scarica illegalmente, sostenendo invece la misura di un "contributo creativo" da prelevare sugli abbonamenti Internet.
Anche gli artisti - non solo i politici - nei mesi scorsi si sono mostrati divisi su questo progetto di legge: favorevole tra gli altri, il regista Costa-Gavras e i cantanti Hallyday e Aznavour; contrarie le attrici Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni che avevano denunciano «sanzioni troppo dure».
È in particolare la modifica del testo di legge da parte del Senato con l'aggiunta di un'ulteriore sanzione che ha portato alla sua rilettura oggi in Assemblea e alla sua bocciatura.
Si tratta dell'obbligo per il 'pirata' di Internet di continuare a pagare il suo abbonamento durante il periodo in cui gli viene tagliato l'accesso.
Il governo di Sarkozy era orgoglioso di questo testo di legge che avrebbe fatto della Francia il primo paese a fare adottare attraverso una legge una «risposta graduata» - una mail prima e una lettera raccomandata al domicilio poi come misure di avvertimento - fino alla sospensione dell'accesso a Internet da due a 12 mesi.
Non esiste infatti una legislazione europea specifica in materia di lotta contro la pirateria in Internet, c'è solo un obbligo da parte degli Stati membri di assicurare la protezione del diritto d'autore.
Sorpresa al parlamento francese.
Bocciata la legge anti-pirateria di Sarkozy
Un gruppo di deputati socialisti arrivati all'ultimo momento, solo per votare, ha decretato la morte del controverso testo di legge sulla protezione del diritto d'autore su Internet, che prevedeva, fra l'altro, la sospensione dell'accesso al web per chi scarica illegalmente musica e film.
Il governo cerca ora di minimizzare la sconfitta, e assicura che il testo «verrà sicuramente votato» dal Parlamento entro la fine del mese.
Ma l'opposizione di sinistra esulta:
«Il testo è morto politicamente, è una sconfitta di Nicolas Sarkozy».
Al momento del voto finale sulla legge, che era passata più volte fra Assemblea e Senato, oggi erano assenti molti deputati (in tutto sono 577), della maggioranza di destra.
Inoltre due di loro hanno votato con l'opposizione di sinistra, contribuendo alla bocciatura del testo per 21 voti contro 15.
«Il no dell'Assemblea ritarda l'adozione del testo, non lo blocca»,
ha detto subito il segretario di Stato ai rapporti con il Parlamento, Roger Karoutchi, denunciando 'atti di pirateria' della sinistra che ha giocato «a nascondere alcuni parlamentari e li ha fatti entrare in aula al momento del voto».
«Una triste commedia» e «una manovra cinica» dei socialisti, ha aggiunto la ministra della Cultura Christine Albanel.
La sinistra parla invece di «una sconfitta politica per Nicolas Sarkozy in prima persona».
Il presidente aveva infatti «fortemente voluto questa legge», ha detto il deputato socialista Patrick Bloche per il quale ormai «il testo è morto politicamente».
I socialisti si sono sempre detti contrari sia al taglio di Internet, sia alla multa per chi scarica illegalmente, sostenendo invece la misura di un "contributo creativo" da prelevare sugli abbonamenti Internet.
Anche gli artisti - non solo i politici - nei mesi scorsi si sono mostrati divisi su questo progetto di legge: favorevole tra gli altri, il regista Costa-Gavras e i cantanti Hallyday e Aznavour; contrarie le attrici Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni che avevano denunciano «sanzioni troppo dure».
È in particolare la modifica del testo di legge da parte del Senato con l'aggiunta di un'ulteriore sanzione che ha portato alla sua rilettura oggi in Assemblea e alla sua bocciatura.
Si tratta dell'obbligo per il 'pirata' di Internet di continuare a pagare il suo abbonamento durante il periodo in cui gli viene tagliato l'accesso.
Il governo di Sarkozy era orgoglioso di questo testo di legge che avrebbe fatto della Francia il primo paese a fare adottare attraverso una legge una «risposta graduata» - una mail prima e una lettera raccomandata al domicilio poi come misure di avvertimento - fino alla sospensione dell'accesso a Internet da due a 12 mesi.
Non esiste infatti una legislazione europea specifica in materia di lotta contro la pirateria in Internet, c'è solo un obbligo da parte degli Stati membri di assicurare la protezione del diritto d'autore.
da L'Unità.it
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