martedì, settembre 23, 2008

Tra il piangere ed il ridere, così va l'Italia di oggi

ALLEGRIA! ALLEGRIA !
Il riso fa buon sangue
ed a chi non ride diventa invece guasto
e noi che figli siamo ridiamo ridiamo
(nel senso di ridere non di dare indietro quello che nella generalità dei casi non abbiamo mai avuto).
E con questo governo da ridere ce n’è tanto, ma anche da piangere, purtroppo.
Sembrerebbe che lo facciano apposta per distarci dai veri problemi che affliggono l’Italia ma che non riescono a risolvere per incapacità congenita o perchè non li intendono risolvere in quanto a loro va bene così.
Problemi irrisolti sui quali tutto tace:
- incidenti sul lavoro, una strage continua;
- lotta alla criminalità organizzata;
- lotta alla povertà che investe un terzo delle famiglie italiane;
- caccia agli evasori;
- lotta al razzismo ed ai movimenti eversivi;
e chi più ne ha più ne metta.
Oggi Maroni in TV ha fatto la sua bella figura, per dirla alla padana, da p…...
Ho fatto qua ho fatto là, manderò qui manderò lì, le solite sparate elettoralistiche in tempo di non elezioni, come volesse giustificarsi delle sue mancanze.
Le Forze dell’Ordine inviate nel casalese le ha tolte da due piazze poco quiete: Roma e Napoli, bella impresa !
Che differenza il Maroni di oggi da quello ministro dell’Interno nel Berlusconi I°; ma è ovvio, lui è un padano, non un italiano, e quindi chi se ne…..pardon.
Manderà giù l’esercito, ma quando ? A che fare ?
E poi La Russa lo sa ? Parrebbe di no, cavoli loro.
La fu operazione “Vespri siciliani”di alcuni anni or sono aveva come obiettivo la tutela di bersagli fissi da eventuali attentati: per esempio una sede giudiziaria, un palazzo comunale, una Prefettura, alcuni monumenti o palazzi artistici, ecc.. Due o tre militari, a seconda della zona, erano poi anche presenti nei posti di blocco presidiati dai Carabinieri e dalla Polizia; stavano, armi in pugno, a sorvegliare in modo da poter intervenire in caso di necessità.
Poi gli attentati ci furono ma da parte degli amici di cosa nostra, di certi esponenti politici: ma questa è un'altra storia.
Oggi il pericolo si annida in ogni dove e certamente non è facile prevenirlo; nemmeno con migliaia e migliaia di uomini, che poi non ci sono nemmeno, per far fronte e debellare questo grosso problema.
E’ certo necessario rafforzare i presidi delle Forze dell’ordine già presenti nel territorio; io ho avuto modo di avere rapporti d’ufficio con molti degli operatori locali , magistrati compresi, e debbo dire che sono tutti molto preparati e più che attivi.
Ma del tutto risolutivo è il fornire loro mezzi nonché l’aggregazione di esperti d’intelligence.
Ora anche un bambino conosce, per quanto se ne parla e si scrive da anni – l’ultimo libro GOMORRA di Saviano da cui è stato tratto un film - sa come sia ad alto rischio il territorio dell’agro aversano e dei comuni vesuviani; Giugliano dista pochi chilometri da Casal di Principe, comuni questi due regno esclusivo di importanti e pericolosi clan.
Invece di aspettare una strage per muoversi avrebbe dovuto parlare chiaro e tondo ai suoi colleghi di governo sin dall'inizio della legislatura: o mi date quanto necessario come uomini e mezzi o il ministro dell’Interno ve lo fate voi.
Nulla di tutto ciò perchè per lui ed i padani il pericolo pubblico numero UNO erano e sono i ROM, i NERI e tutti gli extracomunitari clandestini.
Poi magari si scopre che tale Roberto Zanetti, assessore della Lega alle Attività produttive e presidente degli artigiani di Cartigliano, comune in provincia di Vicenza, teneva in un capannone di sua proprietà un laboratorio di confezionamento di abbigliamento con nove cinesi costretti a lavorare in condizioni pietose.
Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Bassano del Grappa.
In ogni famiglia può esserci una “pecora nera” ma questo tizio era un assessore che per primo avrebbe dovuto dare il buon esempio.
Beh questi sono i risultati.
Mi auguro che Maroni, dopo lo sconcerto provocatogli dalla richiesta di Veltroni fatta al Governo del perché l’arrestato, in quanto indiziato d’aver partecipato alla strage di questi giorni, fosse agli arresti domiciliari e non in carcere, smetta di dire cavolate; lo sanno anche gli asini che siffatte decisioni spettano alla magistratura- anche se il premier vorrebbe decidere lui certe cosucce di carattere giudiziario - ma sanno anche che in seno al Governo esiste un ministro della Giustizia che potrebbe indagare e dare una risposta, ammesso che non sia in tutt’altre cose affaccendato come è avvenuto sino ad oggi.
Lui, Veltroni non avrebbe avuto alcun titolo a richiederlo direttamente al magistrato che ebbe ad emettere quel provvedimento.
Forse, caro Maroni, sarebbe stato più disgustoso che Veltroni avesse indirizzato questa sua domanda al farmacista del paese.
O no, si vede proprio che siete tutti in pieno marasma mentale.

Ed ora ridiamo,
ce ne dà motivo un certo provvedimento della
CARFAGNA
subito oggetto di battute pesanti e di vignette molto appropriate

- il capitalismo sta andando a puttane !
- con il rischio di pagare sino a 200 euro di multa !

Ma insorgono problemi anche in
una nota trattoria romana


Vignette tratte da




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