Denunciati nove militanti di Forza Nuova
Mercoledì notte, ad una festa organizzata dal centro sociale Il Barattolo di Pavia, erano arrivati a picchiare ed aggredire.
Sono i militanti di forza Nuova che ora sono stati denunciati dalla Digos.
Armati di mazze e bastoni avevano accerchiato due ragazzi che stavano entrando alla festa e non hanno esitato a colpire anche gli amici che erano arrivati per i soccorsi.
In tutto, sette persone sono rimaste ferite.
Le indagini hanno portato alla denuncia di nove appartenenti a Forza Nuova, tra i 25 ed i 40 anni.
La Digos ha effettuato anche alcune perquisizioni domiciliari, e alla sede dell'organizzazione, sequestrando numerosi oggetti contundenti, armi improprie e materiale di estrema destra, attualmente al vaglio dell’autorità giudiziaria.
G8, picchiò un ragazzo.
Chiesti 2 anni e 3 mesi per l'ex vicecapo della Digos
Perugini - seminascosto- mentre affibbia un calcio al ragazzo
È il pomeriggio del 21 luglio del 2001, a Genova, quando all’altezza di piazza Rossetti si scatenano pesantissimi scontri tra la polizia e chi manifesta contro il G8. A farne le spese quel giorno c’è anche un ragazzo che non ha nemmeno sedici anni, M.M..
Lui, insieme a molti altri giovani, si è seduto per terra di fronte a uno schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa.
Ma a sorpresa, spuntano alcuni agenti in borghese.
Tra loro c’è anche il vicecapo della Digos Alessandro Perugini.
È lui che le immagini immortalano mentre dà un calcio a M.M..
Ed è per lui che il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha chiesto 2 anni e tre mesi.Perugini e gli altri suoi colleghi imputati, Antonio Del Giacco, Sebastiano Pinzone, Enzo Raschellà e Luca Mantovani – per i quali il pm ha chiesto condanne da 1 anno a 8 mesi fino ai 2 anni – si giustificano dicendo che ai loro occhi, in quel momento, quei ragazzi avrebbero potuto
«assaltare da un momento all’altro la questura».Perugini è anche imputato nel procedimento a carico di 25 tra dirigenti, funzionari di PS e Polizia Penitenziaria per le violenze nel carcere di Bolzaneto.
In quel caso lo stesso Pm Cardona Albini insieme al collega Enrico Zucca aveva chiesto per il dirigente della polizia due anni e quattro mesi di reclusione, ritenendo accertato le sue violazioni riguardo a violenze, arresti arbitrari e falso ideologico.
Viso, volutamente creata da me senza bocca, ome vorrebbe un tizio che oggi comanda qui da noi. L'ho composta con vari tipi di peperoncini cresciuti nel mio giardino di Noto- fraz. San Corrado FM
Ma cosa volete che siano queste due vicende.
Per il nostro governo solo ragazzate; le emergenze sono altre perché in Italia non c’è né razzismo né fascismo.
Quello che preoccupano sono altre vicende sebbene che…….
oggi l’emergenza sia oramai in ogni campo, tanto da diventare una
NORMALITA’
Per esempio la scuola, la cui riforma è stata strombazzata come una vera soluzione atta a risollevare di colpo la vita dei docenti e degli studenti.
A ben vedere la nostra scuola elementare era sino ad ieri una delle migliori in tutta Europa; la vera riforma consiste solo nei pesanti tagli di risorse che una volta effettuati potranno essere reinvestite non nella scuola ma altrove.
Le Università giacciono in un “profondo rosso” e di investimenti per le ricerche non se ne vede manco l’ombra.
Incominceranno a dover interrompere ogni attività mentre, in passato uno dei vari governi Berlusconi ebbe a “statalizzare”, con una certa forzatura, un superateneo, l’IMT di Lucca inventato dal sig. Pera, già presidente del Senato ed ora retto sino allo scorso aprile da Quagliarello, ora senatore del PDL.
E perché meravigliarci ?
Ce ne sarebbero altre di notizie peggiori di questa ma che vale insistere se quel plurinominato “popolo” dorme tranquillamente anche a fronte di simili “porcate”
Fondi che dovevano essere destinati a degli Atenei dirottati altrove, in c.d. “Centri di Eccellenza).
Ma cosa credete, ipse dixit, che un figlio di un operaio possa divenire un medico o lavorare accanto al figlio di un industriale.
Buoni i nostri industriali, classici esempi di…ma aspettiamo la conclusione dei processi che hanno a loro carico per il crack fraudolento delle loro imprese.
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