L’EVASIONE CRESCE DEL 6 %
Percentuale pari alla crescita del consenso verso Berlusconi.
Questo è il c.d. “Popolo della Libertà” – settore evasori .
Il "vampiro" Visco, come lo chiamavano i maligni, non c’è più.
E i furbi hanno capito che ora possono stare un po’ più tranquilli.
Non è un caso, infatti, se l'Associazione Contribuenti Italiani dice che ormai solo un italiano su sei ha fiducia nel fisco.
È il risultato di un sondaggio effettuato dallo Sportello del Contribuente su un campione di quasi seimila italiani.
Solo un migliaio di loro ha dichiarato di aver fiducia e considerazione del fisco, il resto, l’81 per cento, sostanzialmente o è contrario alle tasse o, ancor peggio, se ne frega.Di contro, com’è logico, è ricominciata ad aumentare l’evasione fiscale.
A ottobre, sempre secondo Contribuenti.it, il numero di chi approfitta del “nero” è salito di più del 6 per cento.
Il problema, fa capire l’associazione, è proprio la fiducia: se hai paura di essere scoperto non evadi, se sai che lassù chiuderanno un occhio, ci provi.
La "reverenza" nei confronti del fisco, dalle nostre parti, è finita da un po’.
Ma il dato negativo che si registra a ottobre 2008, spiegano,
«è da attribuirsi alla percezione da parte dei contribuenti che sono state sottratte risorse a favore delle famiglie, come il bonus occupazione o i fondi per la scuola, per destinarli alle banche ed alle grandi imprese».
Insomma, è un effetto reale delle politiche economiche del governo Berlusconi:
«Bisogna da subito pensare alle famiglie ad ai consumatori – riflettono da Contribuenti.it – sostenendo i consumi, anzichè aiutare le grandi imprese.
È prioritario rifinanziare il bonus occupazione per tutte le famiglie e le piccole e medie imprese che hanno assunto in questi mesi personale contando sugli incentivi e che ora si vedono costretti a licenziare».
Pochi giorni fa l’Unione Europea ci ha già riconosciuto un triste primato:
siamo il paese che evade di più, quello dove non viene dichiarato il 48 per cento dei redditi.
Dietro di noi, ci sono la Romania, la Bulgaria, l’Estonia, la Slovacchia, tutti paesi dove si evade meno del 40 per cento.
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