venerdì, ottobre 24, 2008

Il nostro Bel Paese

UNA DELLE TANTE FREGATURE
subite da noi poveri mortali ad opera dei
“poteri della finanza”

Ve la spiega un risparmiatore attraverso una mail, presa a caso tra le centinaia e centinai inviate a Giuseppe – Beppe per gli amici- Giulietti, deputato in quota IDV e portavoce di
Art. 21 Liberi di….
“Sono uno dei moltissimi risparmiatori che ha in portafoglio obbligazioni Lehman Brothers Holding Inc.
Come saprà queste obbligazioni fino al giorno stesso del crak venivano proposte e vendute dagli istituti di credito e dai consulenti finanziari come titoli solidi e sicuri, paragonati a bot dei quali avevano stesso rating (A+): inoltre erano inserite, fino al giorno stesso del crak 15 settembre, nell'elenco "Patti Chiari" nato esplicitamente (cito testualmente dal loro sito) "per proporre un elenco di obbligazioni a basso rischio e di conseguenza a basso rendimento, costantemente aggiornato, per orientare chi è privo di esperienza finanziaria e intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare".
Le cito inoltre testualmente il punto 13 di "Patti Chiari" rilevabile dal loro sito:
"La banca mi informa se un titolo esce dall' Elenco Obbligazioni a basso rischio?
Se l'aumento del rischio è modesto, sarai informato al primo estratto conto successivo o comunicazione periodica della tua banca.
Se l'aumento del rischio è rilevante, cioè il titolo passa direttamente dall'area del basso rischio a un livello di rischio significativo (ovvero subisce una variazione del prezzo superiore all' 1% su base settimanale, vedi punto 8 di Patti Chiari) verrai informato entro 2 giorni.”
Basta guardare l' andamento di molte obbligazioni Lehman inserite nell' elenco "Patti Chiari" per vedere che le oscillazioni di prezzo erano da diversi giorni superiori di gran lunga all'1% .
Come mai le banche non non hanno avvisato i clienti, ma anzi continuavano a proporre i titoli alla propria clientela?
Non mi dilungo oltre…..spero abbia avuto il tempo e la pazienza per leggermi fino a qui.
Ho ritenuto di scriverLe in quanto vedo che intorno all' ennesimo caso di “malafinanza”, non vedo alcun interesse a tutelare noi risparmiatori sia da parte delle banche, che
dell' ABI.
In un mondo dove prima di tutto si tutelano e si salvano, con soldi pubblici, le banche responsabili di averci venduto obbligazioni a rischio certificandole come sicure, lasciando al loro destino noi risparmiatori con le nostre famiglie, spero Lei possa dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del crack Lehman Brothers H.I. ed ai suoi negativi risvolti in particolare sui circa 70.000 risparmiatori che si trovano in difficoltà”.

E dopo il pianto greco dei poveri risparmiatori un po’ di buonumore.

Anche se il politico in questione, bersaglio preferito, in quanto a quoziente
d’intelligenza, di Maria Novella Oppo sul suo “Fronte del video”, pubblicato settimanalmente – meno il lunedì - su L’Unità, oramai non fa più ridere ma piangere.
E, purtroppo, ce lo dobbiamo subire quotidianamente, su tutte le TV.
Questa sua ultima “uscita”,che troverete qui di seguito, parrebbe il massimo della sua intelligenza ma non è così perchè ve ne sono altre di più “esilaranti”.
Comunque il “balilla” non si smentisce mai e questo è anche un suo gran merito.

Dopo le numerosissime fumate nere relative alla mancata nomina di Leoluca Orlando alla presidenza della Commissione di Vigilanza ad un certo punto qualcuno, per superare l’impasse, indicò come alternativa il nome di Giulietti.
Come saprete questa carica è divenuta appannaggio di un rappresentante dell’opposizione.
A Berlusconi, e quindi a tutti i suoi fedeli reggicoda, non va bene il nome di Orlando; vuole che gli venga presentata una lista di nomi dalla quale poi lui sceglierà il candidato che avrà i voti anche da parte della sua maggioranza.
Siamo alle comiche: il capo della maggioranza che sceglie di persona il nome che comunque è di spettanza della minoranza.
Come chiamereste una tale trovata del Premier ?
Ma qualcuno della maggioranza vigila giorno e notte e subito dice la sua:
Da Gasparri un nuovo veto per Giulietti
dalla redazione di

"Fa sempre piacere svegliarsi ascoltando qualcuno che ti mette di buon umore.
E' capitato anche a me questa mattina ascoltando a La7 l'amico Gasparri che ha voluto imitare il suo capo, ovviamente non riuscendoci, chiarendo che il sottoscritto non potrà diventare presidente della Commissione di Vigilanza; una cosa tra l'altro impraticabile visto che non faccio parte della suddetta Commissione".
Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
"Ma l'aspetto davvero esilarante - prosegue Giulietti - riguarda le motivazioni, poiché Gasparri si è spinto oltre lo stesso Berlusconi dichiarando che non potrei diventarlo perché mi trovo in una condizione di conflitto di interessi sulla base della mia qualifica di dipendente Rai in aspettativa".
"A questo punto - afferma ironicamente Giulietti - di fronte al conflitto di interessi non possiamo che alzare le mani, siamo stati colpiti e affondati e non possiamo non riconoscere le ragioni di Gasparri.
Siamo altresì convinti che nelle prossime ore Gasparri andrà avanti in questa meritoria e strenua lotta contro il conflitto di interessi arrivando a chiedere le dimissioni di tutti coloro che, eventualmente, anche dalla sua parte dovessero trovarsi in questa situazione".
"Vorrei rassicurare Gasparri comunque - conclude Giulietti - perché, dal momento che voglio essere assolutamente dialogante, parlerò direttamente col suo superiore, il premier Berlusconi, per chiedergli consigli su come superare il conflitto di interessi".
"Leggo una replica dell’amico Beppe Giulietti al balilla Gasparri, che dichiara la non eleggibilità del portavoce di Articolo 21 alla presidenza della Vigilanza per conflitto d’interessi, in quanto dipendente Rai in aspettativa.

" Scrive in una nota il presidente di Articolo21, Federico Orlando.
" Apprezzo la volontà di Beppe di rivolgersi al Duce in persona, per chiedergli consigli su come superare il conflitto d’interessi.
Ma mi domando se il balilla Gasparri e gli altri del manipolo meritino tanta attenzione."
NOTA FINALE
Gasparri ha querelato la Oppo per la lunga serie di
“CRETINO”
affibbiatagli nei sui corsivi.
Credo che la Oppo abbia buone possibilità di essere assolta dall’accusa rivoltale da Gasparri; quello che, invece, sarà difficoltoso è il compito di raccogliere in poco tempo tutte le tonnellate di carta o di audio relative all’attività svolta dal querelante in tutti questi anni di vita
politica e parlamentare.
Più prove di queste, anche se basterebbe la legge Gasparri - chissà chi gliela scritta ! - sull' assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI.

Definita come una

Legge tribale ed incostituzionale.

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