venerdì, novembre 23, 2007

Sondaggi

IL PECCATO DI LESA MAESTA’

Così come avviene in ogni Paese normale anche in Italia, di tanto in tanto, vengono effettuati anche da parte dei quotidiani a tiratura nazionale, ma alle volte anche locale, dei sondaggi per tastare il “polso” dei propri lettori su varie situazioni che hanno attirato l’attenzione generale.
Sondaggi questi sia lanciati dalle pagine degli stessi giornali e/o riviste che commissionati alle Agenzie specializzate in materia.
Questi ultimi, qualora vengano effettuati su materie attinenti alla politica od a fini elettorali, debbono essere prima anticipate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria con l’indicazione dei tempi e dei criteri sul loro svolgimento; una volta elaborati i dati raccolti gli stessi vengono immediatamente comunicati al Dipartimento in parola che li pubblica poi su un apposito sito
www.sondaggipoliticoelettorali.it
perché possano essere consultati da tutti.
Cecchè se ne dica in giro, gran parte dell’informazione o di riffa, perché di proprietà di una nota famiglia, o di raffa, perché di tendenza destrorsa, è direttamente o per via indiretta sotto il controllo di una persona.
Si era tempo addietro sparsa la voce, i c.d.” rumors” secondo la quale, ciò non bastandogli, il nostro ex premier ha tentato attraverso suoi emissari, lui more solito non compare mai in prima persona, di intrufolarsi anche in altri giornali per avere la più grande unità di informazione mai esistita al mondo se non nei Paesi a regime totalitario.
Un giornale, con una testata di assoluto prestigio nazionale ed internazionale, ha però sempre resistito a tali tentativi di cambio di proprietà; parlo del Corriere della Sera che, assieme alla Gazzetta dello Sport, ha la maggior tiratura su tutto il territorio nazionale.
Nonostante i suoi negati tentativi di impadronirsene il quotidiano di via Solferino è rimasto sempre alla larga dalla sua sfera di influenza anche se alcuni giornalisti non disdegnano, con certe uscite, a simpatizzare fortemente con il nostro uomo.
Avviene adesso che nel periodo andante dal 11 al 14 ottobre 2007 il Corriere lanci attraverso l’ISPO S.r.l. un sondaggio sugli avvenimenti dell’ultimo mese, cioè dell’ottobre 2007.
967 è il numero degli intervistati i quali alla domanda relativa a chi aveva riscosso più consenso tra i protagonisti della politica italiana hanno così espresso in percentuale i loro giudizi positivi, pubblicati poi in data 12 novembre 2007

TABELLA

FINI
50,4 nel loro insieme
35,6 del centrosinistra
74,1 del centrodestra
47,2 indecisi
VELTRONI
50,8 nel loro insieme
81,1 del centrosinistra
37,5 del centrodestra
50,7 indecisi
BERLUSCONI
38,8 nel loro insieme
14,6 del centrosinistra
73,6 del centrodestra
30,5 indecisi
PRODI
31,3 nel loro insieme
68,3 del centrosinistra
9,0 del centrodestra
36,2 indecisi

Ne deriva che:
1- VELTRONI appare in assoluto il politico più positivo sia all’insieme
degli intervistati nonché a quelli del centrosinistra e tenuto in massima considerazione anche dai “nemici”
2- FINI lo segue a ruota, battendo in positività politica Berlusconi sia nell’insieme che tra i simpatizzanti del centrosinistra e di quelli del centrodestra.
Berlusconi e Prodi arrancano dietro di loro.
Morale.
Ho sempre detto e scritto anche su questo mio blog che in un Paese democratico può governare in alternanza sia una coalizione di centrodestra che di centrosinistra ma che oggi ciò sia impensabile per la presenza di una enorme “anomalia” rappresentata proprio da Berlusconi a causa del suo enorme conflitto di interessi.
Il Cavaliere non la perdona a nessuno ed ecco, nella veste di vendicatore


tirare fuori la carta secondo lui vincente per sbarazzarsi dell’incomodo “alleato” macchiatosi, per averlo superato nel sondaggio, del delitto di lesa maestà,

Ma la sua mossa sarà proprio quella vincente ?
I sondaggi sono solamente sondaggi che possono mutare anche da una settimana all’altra.
Però il fallimento di una serie di spallate ha lasciato il segno, soprattutto per lui che sa benissimo come, risanati al meglio i conti pubblici da lui devastati- vedasi OCSE sull’affondamento del PIL dell’Italia negli anni dal 2002 al 2005 passato dal 5% ad uno inferiore al 4% - si potranno porre in essere alcune misure importanti che possono ribaltare i giudizi pessimistici sulla bontà dell’attuale Governo.
Io, come la gran parte degli elettori del centrosinistra, sono scettico sulla volontà del Cavaliere di collaborazione – vedasi clamoroso fallimento della Bicamerale – e, d’altro canto adesso è stato sincero perché subordina il suo assenso ad una nuova legge elettorale solamente se gli si dà garanzia che subito dopo si andrà a nuove elezioni.
Non sarà una polpetta avvelenata, come affermato da Diliberto, ma una enorme perdita di tempo al fine di procrastinare alle calende greche l’approvazione della legge sul conflitto di interessi, della Gentiloni e quella di riforma del mercato del lavoro che dobbiamo ai nostri giovani.

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