sabato, novembre 24, 2007

Il vizietto

IL VIZIETTO
del
COPIA – INCOLLA

Accade spesso che, a risparmio di tempo, una qualsiasi persona che usi il pc si debba cimentare in questa operazione per riportare frasi ed alle volte interi pezzi scritti da altri, riportandoli quindi nel proprio lavoro virgolettandoli e citandone la fonte.
Questo è una specie di “plagio letterario” consentito se si tratta di una breve frase ed alle volte anche autorizzato dall’autore originario se si ha la correttezza di chiedere anticipatamente il benestare nel caso in cui venga inserito nel proprio scritto una parte alquanto corposa dell’opera altri.
In tutti gli altri casi è un plagio vero e proprio, quindi un reato penalmente perseguibile, se si fa intendere al lettore che trattasi di un proprio lavoro.
C’è chi del plagio abusa in continuazione mentre altri ricorrono a questo illegale comportamento una sola volta seppure in una occasione importante, come per esempio quella del discorso di insediamento di un Governatore di una nostra regione ovvero in un documento di enorme importanza quale può essere un Piano per la tutela dell’Ambiente.
Se ciò avviene tra colleghi che male c’è ?
Certo però……. appare strano che lo scippo delle idee avvenga tra colleghi del centrodestra senza che l’ultimo fruitore avverta l’autore genuino.
Siamo nel 2001 ed il forzista Mauro Pili viene eletto Presidente della regione Sardegna.
Ed ecco che nel leggere il suo discorso d’insediamento accenna alle 11 province regionali; brusio in aula, tutti credono, tranne l’opposizione, che si tratti di un refuso; infatti, all’epoca, la Sardegna contava solamente 4 province divenute poi 8 dal 2005.
Ma non era così perché il Pili avevo copiato di sana pianta il discorso che aveva fatto un altro forzista Roberto Formigoni in occasione del suo insediamento in Regione Lombardia!
A distanza di 6 anni un’altra copiatura, ma in altra occasione e di un altro diverso documento, è avvenuta in Sicilia; quella del Piano per la tutela dell’Ambiente, copiato integralmente da quello della Regione Veneto peraltro, nel frattempo, già clamorosamente bocciato dalla Unione Europea per la mancata indicazione delle fonti inquinanti.
Previsione di piste ciclabili lungo fiumi inesistenti in Sicilia, perché scorrono in Veneto, a parte chi ha redatto la copiatura di quel Piano non si è nemmeno peritato di correggere gli errori di scrittura né di cancellare lo stemma della Regione Veneto.
L’opposizione ironizza: perché non copiare dalla Svizzera il Piano dei Porti e quello della Sicurezza da quello della Striscia di Gaza ?
Ah questi forzisti ! Ma come dobbiamo chiamarli adesso dopo la “caduta” della Trimurti ?
Popolani,Populisti, Libertari, Libertini ?
Che dilemma amletico !
Ma forse, per risolvere il dubbio, potremmo chiamarli
“PLAGIANTI”.
Anche perché il loro capo, anche se gli ha cambiato nome ed alcune cosucce, ha inaugurato alla grande questo percorso con il famoso
CONTRATTO CON GLI ITALIANI”
che, secondo Alberto Mancinelli, è stato spacciato come frutto del suo ingegno mentre, in realtà, è stato scopiazzato da il
“CONTRATTO CON L’AMERICA”
approntato dal Partito Repubblicano per le elezioni americane del 1994.
Denominazione a parte, continua il giornalista, esiste una certa somiglianza di proposte quali quelle relative alle “agevolazioni fiscali per le famiglie” divenuto qui da noi “abbattimento della pressione fiscale”, “lotta alla criminalità” mutato in “piano di difesa dei cittadini e la prevenzione del crimine, ecc…
Debbo tuttavia riconoscere che quali “venditori di fumo” negli occhi della gente sono molto bravi.
Un giornalista inglese chiese a Mussolini se era difficile e problematico governare gli italiani;
il vecchio Duce rispose pronto:
Gli italiani non vanno governati ma solo comandati”.
Anche su questo il nuovo Duce, così come acclamato dai fascisti de La Destra di Storace al suo ingresso nella sala dove si celebrava la nascita del nuovo partito, ha copiato alla lettera il suo predecessore.




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